Sono sicuro che mi abbiate già visto, prima. Ma sì. Mi avete visto, avete osservato i miei capelli grigi, forse vi siete persino riflessi nei miei occhi blu, anche se non ve ne siete accorti. Forse è stato a lavoro, in negozio o al ristorante; comunque sia non mi avete neanche notato, non consciamente. Mi avete visto… e poi mi avete dimenticato. Ovvio. Fanno tutti così. #incipit #storia
Ho sempre avuto un debole per l’alcol. Molti, compreso il mio caro padre, la reputavano una cosa sbagliata e pericolosa. Quando mi ubriacavo perdevo la calma, asserivano. Diventavo a tratti simpatico, chiacchierone e provavo felicità, sì… ma questo fintanto che nessuno mi rompeva le palle. Se succedeva, diventavo un toro che ha appena visto una bandiera rossa. #storia #incipit
Appresi che l'uomo che avrei dovuto uccidere si chiamava Phil Dugan, e che abitava al 114 di Dollis Street. «In quel covo di puttane?» chiesi. Era in effetti il quartiere peggiore dell'intera città. «Tu fa' il lavoro e basta» mi zittì Rufus, il topo che mi aveva assodato. In quel momento eravamo davanti casa sua, un cottage vecchio stile. «Uccidilo e fammi felice.» #incipit #storia
Dopo aver bevuto la sua birra, l’ispettore Andrew Durman uscì dal bar e si diresse verso la sua macchina, parcheggiata lì vicino. Era una notte buia, silenziosa, e l’unico rumore che sentiva era una canzone alla radio, segno che Nina l’aveva accesa. La vide seduta sul sedile dei passeggeri, a canticchiare insieme a Elvis. Picchiettò sul vetro. «Hai un futuro come cantante, sai?» #incipit #storia
Il ragazzo osservava la palla di neve che teneva in mano. Era piccola, e all'interno v'era un giardino in miniatura, con terreno bianchissimo e casetta rossa. L'aveva acquistata alcuni minuti prima in un negozietto, e già pensava di metterla in soggiorno, una volta tornato a casa. Improvvisamente, un'ombra lo coprì, e qualcuno chiese: «C'è posto, sulla panchina?» #incipit #storia
Aveva dormito per tutto l'inverno, e adesso che il ghiaccio si stava sciogliendo, adesso che il sole stava tornando, si svegliò nella sua tana, poco illuminata e dal terreno fangoso. Si trovava nel mezzo della foresta, in un luogo a cui i turisti non erano minimamente interessati. Un bel luogo in cui vivere... e cacciare. Niente lo rendeva più felice... #incipit #storia
Dal 1987 fino al 1991 – gli anni della mia adolescenza – feci parte, come molti altri miei coetanei, di una gang di finti criminali che pensavano di essere fighi a imbrattare di spray le mura della scuola o a fumare erba vicino alla discoteca. Non sono un tipo attaccabrighe, sia ben chiaro, ma anch’io ho gli ormoni, che cavolo. Naturalmente i miei non sapevano niente... #incipit #storia
L'esercito, composto perlopiù da adolescenti, s'era accampato su quella collinetta vicino alla cittadina, coperta di alberi e muschio. Erano tutti stanchi e tristi, eppure non volevano mollare; sapevano che se l'avessero fatto tutto sarebbe stato perduto. La guerra era iniziata molti anni prima, quando il Paese nemico aveva rapito la figlia del Sovrano... #incipit #storia
Le luci del bar illuminavano la strada, che di norma sarebbe dovuta essere buia. Geoffrey Douglas, scrittore che da un po' di tempo aveva preso ad annegare i suoi dispiaceri nell'alcool, osservava il viavai di persone dal suo tavolino. Fumava. Fumava e aspettava che qualcuno, qualcuno di cui gli avevano parlato, gli rivolgesse parola. #storia #incipit
Uomo di 18 anni
Il mago, ormai sul letto di morte, porse la bacchetta al giovane apprendista. "Questa è una bacchetta proveniente dalle terre di Yent. Ti aiuterà nel corso della tua vita, e capirai come sconfiggere il male." E poi morì. Il giovane impugnò la bacchetta e, in lacrime, disse: "Farò come desideri, maestro. Farò come desideri." #storia
Ricevetti il messaggio di Megan alle 15:45. Diceva: "Harold, ti prego: non venire al campo sportivo, oggi pomeriggio!" Cosa mai voleva dire? Giocavo a football! Decisi comunque di seguire la sua richiesta. Adesso so di aver fatto la cosa giusta. Se fossi andato al campo, sarei morto... insieme a tutte quelle altre cento persone sugli spalti, quando la bomba esplose. #storia
Anno 2031. Nessuno sa dove sia nato il virus informatico che, nell'anno 2026, ha letteralmente distrutto internet. Alcuni incolpano una cellula terroristica, altri un hacker che ha intenzionalmente deciso di fare tutto questo. la Fondazione ha lo scopo di ripristinare internet e scovare il colpevole. sarai dei nostri? #storia #fantascienza
"C'è il rischio di perdersi" mi disse l'addetta alle pulizie. Io la fissai stupito. Perdersi? In un corridoio? Doveva essere pazza! La ignorai e proseguii. Il corridoio iniziò a farsi più buio, i rumori cessarono e... Gesù, da quanto stavo camminando? Corsi, ma il corridoio non finiva mai. Mi ero perso. E udii di nuovo la voce: "C'è il rischio di perdersi". #storia
L'uomo in giubbotto estrasse la pistola dalla tasca e la puntò alla signora che stava attraversando la strada. "Mi dia la borsa!" La signora stette per dargliela, e fu in quel momento che il camion venuto da chissà dove travolse l'uomo. "Stronzo" disse la signora al rapinatore morente. "Sai che bisogna essere civili? Mettilo su, Steve: sarà un ottimo pasto." #storia
"Ho freddo, papà" disse il bambino. "Tranquillo, tesoro, andrà tutto bene." Eppure il bambino si sentiva strano: avvertiva un freddo pungente pervadergli il corpo e non riusciva a tenere le palpebre alzate. Il padre lo accarezzò in testa. "Andrà tutto bene." E, detto questo, finì di riseppellire suo figlio nella tomba da cui era tornato. #storia
C'erano dei lampioni accesi, ma la loro luce era così flebile che Mark riusciva comunque a vedere ben poco. Camminava a piedi scalzi, il sangue gli ricopriva la faccia e nella tasca aveva un crocifisso. Era andato a caccia di vampiri e gli avevano quasi strappato le palle. Ma era riuscito a ucciderli, e adesso si avviava a cacciare ancora. (Che ne pensate come storia /incipit?) #storia
"Sicura di volerlo fare, ragazzina?" Melanie fissò il vecchio e rise. Certo che ne era sicura! Sì trovavano in un vicolo buio, lontano dagli sguardi delle persone. Melanie allungò il dito e il vecchio, da patto, lo tranciò di netto. Se lo mise in bocca e lo mangiò. "Ecco, adesso avrai fortuna e felicità." Melanie rise ancora e se ne andò, soddisfatta. #storia