@Raining

Devo assolutamente scrivere una canzone intitolata "La mia ragazza è molisana". Scommetto che in tanti ci si ritroverebbero

Questa credo sia all'incirca la trecentoquarantacinquemilaottocentottantottomilioniequattrocentottantasettemilatrecentotrentatreesima volta che mio padre o mia madre minacciano provvedimenti. Questa volta è per una nota di quella troia di fisica che su un mini-misfatto ci ha ricamato su di tutto. Ora, sai che è troia, sai che appena può mi rompe i coglioni: te la prendi lo stesso e te la prendi con me che l'ho fatta incazzare. Mi sembra giusto, anzi giustissimo.
Oggi non mi sono trattenuto e ho sfottuto un po' mia madre. Al suo messaggio di minacce ho risposto che poteva vedere "assente" anziché vedere la nota, promettendole che un giorno succederà. Ha risposto con le solite frasi da ameba "Vai un po' a cagare" "Ti togliamo il telefono" "Prenditi le tue responsabilità" (me le ripeti da tre anni e mezzo cacciandole nei discorsi a caso senza un filo logico e poi sono io quello idiota?). Al che ho risposto che va bene, lascio il telefono in classe allora, e mi dirigo alla stazione in direzione Bologna.
Poi è spuntato fuori dal cilindro quel grand'uomo, altissimo, intelligentissimo, sommo esempio di magnificenza, chiamato mio padre. Che con la solita frase da chico malo mi ha ribadito che Bisogna prendere provvedimenti . (addirittura il punto alla fine del messaggio! Quanto sei autoritario!). Ok papi, ormai conosco i tuoi metodi meglio di te: faccio da me, mi privo da solo di quello che mi fa male. Fidati che vivremo tutti meglio, o almeno vivremo. No perché io non ho ancora capito se respiro per vivere o respiro per svegliarmi al mattino e sapere che andrò comunque a dormire incazzato dopo averti sentito sparare le tue 24 cagate giornaliere.
In tutto ciò, la situazione professori qui al liceo è ormai compromessa e sappiamo tutti come andrà a finire. Divertente, esilarante, che spendano volentieri migliaia di euro in centinaia di vestiti brutti che non metterò mai, ma non gettino un centesimo per spostarmi al liceo privato, dove potrei lavorare quantomeno con più tranquillità e magari riuscirei a passare l'anno nonostante tutto. Il 15 marzo scade il tempo massimo, casualmente si sveglieranno il 16.

Questa credo sia all&#039;incirca la trecentoquarantacinquemilaottocentottantottomilioniequattrocentottantasettemilatrecentotrentatreesima volta che mio padre o mia madre minacciano provvedimenti. Questa volta è per una nota di quella troia di fisica che su un mini-misfatto ci ha ricamato su di tutto. Ora, sai che è troia, sai che appena può mi rompe i coglioni: te la prendi lo stesso e te la prendi con me che l&#039;ho fatta incazzare. Mi sembra giusto, anzi giustissimo.
Oggi non mi sono trattenuto e ho sfottuto un po&#039; mia madre. Al suo messaggio di minacce ho risposto che poteva vedere &quot;assente&quot; anziché vedere la nota, promettendole che un giorno succederà. Ha risposto con le solite frasi da ameba &quot;Vai un po&#039; a cagare&quot; &quot;Ti togliamo il telefono&quot; &quot;Prenditi le tue responsabilità&quot; (me le ripeti da tre anni e mezzo cacciandole nei discorsi a caso senza un filo logico e poi sono io quello idiota?). Al che ho risposto che va bene, lascio il telefono in classe allora, e mi dirigo alla stazione in direzione Bologna.
Poi è spuntato fuori dal cilindro quel grand&#039;uomo, altissimo, intelligentissimo, sommo esempio di magnificenza, chiamato mio padre. Che con la solita frase da chico malo mi ha ribadito che Bisogna prendere provvedimenti . (addirittura il punto alla fine del messaggio! Quanto sei autoritario!). Ok papi, ormai conosco i tuoi metodi meglio di te: faccio da me, mi privo da solo di quello che mi fa male. Fidati che vivremo tutti meglio, o almeno vivremo. No perché io non ho ancora capito se respiro per vivere o respiro per svegliarmi al mattino e sapere che andrò comunque a dormire incazzato dopo averti sentito sparare le tue 24 cagate giornaliere.
In tutto ciò, la situazione professori qui al liceo è ormai compromessa e sappiamo tutti come andrà a finire. Divertente, esilarante, che spendano volentieri migliaia di euro in centinaia di vestiti brutti che non metterò mai, ma non gettino un centesimo per spostarmi al liceo privato, dove potrei lavorare quantomeno con più tranquillità e magari riuscirei a passare l&#039;anno nonostante tutto. Il 15 marzo scade il tempo massimo, casualmente si sveglieranno il 16....

Questa credo sia all'incirca la trecentoquarantacinquemilaottocentottantottomilioniequattrocentottantasettemilatrecentotrentatreesima volta che mio padre o mia madre minacciano provvedimenti. Questa volta è per una nota di quella troia di fisica che su un mini-misfatto ci ha ricamato su di tutto. Ora, sai che è troia, sai che appena può mi rompe i coglioni: te la prendi lo stesso e te la prendi con me che l'ho fatta incazzare. Mi sembra giusto, anzi giustissimo.<br />
Oggi non mi sono trattenuto e ho sfottuto un po' mia madre. Al suo messaggio di minacce ho risposto che poteva vedere "assente" anziché vedere la nota, promettendole che un giorno succederà. Ha risposto con le solite frasi da ameba "Vai un po' a cagare" "Ti togliamo il telefono" "Prenditi le tue responsabilità" (me le ripeti da tre anni e mezzo cacciandole nei discorsi a caso senza un filo logico e poi sono io quello idiota?). Al che ho risposto che va bene, lascio il telefono in classe allora, e mi dirigo alla stazione in direzione Bologna.<br />
Poi è spuntato fuori dal cilindro quel grand'uomo, altissimo, intelligentissimo, sommo esempio di magnificenza, chiamato mio padre. Che con la solita frase da chico malo mi ha ribadito che Bisogna prendere provvedimenti . (addirittura il punto alla fine del messaggio! Quanto sei autoritario!). Ok papi, ormai conosco i tuoi metodi meglio di te: faccio da me, mi privo da solo di quello che mi fa male. Fidati che vivremo tutti meglio, o almeno vivremo. No perché io non ho ancora capito se respiro per vivere o respiro per svegliarmi al mattino e sapere che andrò comunque a dormire incazzato dopo averti sentito sparare le tue 24 cagate giornaliere.<br />
In tutto ciò, la situazione professori qui al liceo è ormai compromessa e sappiamo tutti come andrà a finire. Divertente, esilarante, che spendano volentieri migliaia di euro in centinaia di vestiti brutti che non metterò mai, ma non gettino un centesimo per spostarmi al liceo privato, dove potrei lavorare quantomeno con più tranquillità e magari riuscirei a passare l'anno nonostante tutto. Il 15 marzo scade il tempo massimo, casualmente si sveglieranno il 16.

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