@Kiwink

"Oggi è morta mamma. O forse ieri, non so. Ho ricevuto un telegramma dall'ospizio: "Madre deceduta. Funerali domani. Distinti saluti.". Non significa niente, forse è stato ieri".
Così inizia Lo Straniero, romanzo scritto e pubblicato nel 1942 dallo scrittore, giornalista, attivista politico anarchico e filosofo appartenente alla corrente assurdista Albert Camus. 
Il protagonista del romanzo è un tale Mersault, modesto impiegato di Algeri che ha una tale comprensione del mondo che ormai vive in uno stato di apatia e pura indifferenza verso tutto e tutti, che finisce per uccidere un arabo a colpi di pistola e per cui ne dovrà pagare le conseguenze. 
Il romanzo tratta dell'indifferenza e dell'alienazione dell'uomo dalla società, infatti Mersault fa amicizia con vari personaggi di dubbia moralità, che però lo stesso protagonista non osa giudicare perché, a detta sua, non sono affari suoi. Con la stessa indifferenza reagisce alla comunicazione della morte della madre, indifferenza per cui verrà giudicato verso la fine del romanzo durante il suo processo per omicidio. Durante il processo, il protagonista non verrà più giudicato per l'omicidio dell'arabo commesso, ma per la sua indifferenza nei confronti di tutto e di tutti, e in particolar modo alla sua indifferenza nei confronti della madre.
Il libro è abbastanza corto, sono circa 160 pagine se non ricordo male, molto scorrevole e interessante il tipo di scrittura, infatti tutte le frasi sono corte e non descrivono mai niente, si limitano a raccontare quello che percepisce il protagonista dal suo punto di vista. Voto in generale 8/10, consiglio a tutti.


&quot;Oggi è morta mamma. O forse ieri, non so. Ho ricevuto un telegramma dall&#039;ospizio: &quot;Madre deceduta. Funerali domani. Distinti saluti.&quot;. Non significa niente, forse è stato ieri&quot;.
Così inizia Lo Straniero, romanzo scritto e pubblicato nel 1942 dallo scrittore, giornalista, attivista politico anarchico e filosofo appartenente alla corrente assurdista Albert Camus. 
Il protagonista del romanzo è un tale Mersault, modesto impiegato di Algeri che ha una tale comprensione del mondo che ormai vive in uno stato di apatia e pura indifferenza verso tutto e tutti, che finisce per uccidere un arabo a colpi di pistola e per cui ne dovrà pagare le conseguenze. 
Il romanzo tratta dell&#039;indifferenza e dell&#039;alienazione dell&#039;uomo dalla società, infatti Mersault fa amicizia con vari personaggi di dubbia moralità, che però lo stesso protagonista non osa giudicare perché, a detta sua, non sono affari suoi. Con la stessa indifferenza reagisce alla comunicazione della morte della madre, indifferenza per cui verrà giudicato verso la fine del romanzo durante il suo processo per omicidio. Durante il processo, il protagonista non verrà più giudicato per l&#039;omicidio dell&#039;arabo commesso, ma per la sua indifferenza nei confronti di tutto e di tutti, e in particolar modo alla sua indifferenza nei confronti della madre.
Il libro è abbastanza corto, sono circa 160 pagine se non ricordo male, molto scorrevole e interessante il tipo di scrittura, infatti tutte le frasi sono corte e non descrivono mai niente, si limitano a raccontare quello che percepisce il protagonista dal suo punto di vista. Voto in generale 8/10, consiglio a tutti.
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"Oggi è morta mamma. O forse ieri, non so. Ho ricevuto un telegramma dall'ospizio: "Madre deceduta. Funerali domani. Distinti saluti.". Non significa niente, forse è stato ieri". 
Così inizia Lo Straniero, romanzo scritto e pubblicato nel 1942 dallo scrittore, giornalista, attivista politico anarchico e filosofo appartenente alla corrente assurdista Albert Camus. 
Il protagonista del romanzo è un tale Mersault, modesto impiegato di Algeri che ha una tale comprensione del mondo che ormai vive in uno stato di apatia e pura indifferenza verso tutto e tutti, che finisce per uccidere un arabo a colpi di pistola e per cui ne dovrà pagare le conseguenze. 
Il romanzo tratta dell'indifferenza e dell'alienazione dell'uomo dalla società, infatti Mersault fa amicizia con vari personaggi di dubbia moralità, che però lo stesso protagonista non osa giudicare perché, a detta sua, non sono affari suoi. Con la stessa indifferenza reagisce alla comunicazione della morte della madre, indifferenza per cui verrà giudicato verso la fine del romanzo durante il suo processo per omicidio. Durante il processo, il protagonista non verrà più giudicato per l'omicidio dell'arabo commesso, ma per la sua indifferenza nei confronti di tutto e di tutti, e in particolar modo alla sua indifferenza nei confronti della madre. 
Il libro è abbastanza corto, sono circa 160 pagine se non ricordo male, molto scorrevole e interessante il tipo di scrittura, infatti tutte le frasi sono corte e non descrivono mai niente, si limitano a raccontare quello che percepisce il protagonista dal suo punto di vista. Voto in generale 8/10, consiglio a tutti.

Lo Straniero: recensione

O anche no, in ogni caso farò recensioni 

O anche no, in ogni caso farò recensioni ...

Vorrei iniziare l'ennesima rubrica in cui recensisco libri che ho letto, se qualcuno é interessanti me lo scriva 

Non so se sia più triste stare male da single a San valentino o ignorarne proprio l'esistenza

Giorgio Gaber o Gaberscik, o anche solo "Il Signor G", oggi avrebbe compiuto 85 anni. Nato il 25 gennaio 1939, e morto l'1 gennaio 2003, il Signor G é stato un cantautore, teatrante a 360 gradi e inventore del teatro canzone. Giorgio Gaber inizia la sua carriera come semplice cantautore, ma col tempo si avvicina sempre più al teatro e alla politica, inventando così il teatro canzone assieme a Sandro Luporini ad inizio anni 70. Il Signor G é diventato famoso per i suoi spettacoli pungenti e profondi che passavano da temi come l'amore, alla critica vera e propria della politica italiana e persino alla critica e presa in giro direttamente di politici importanti del calibro di Bettino Craxi o Aldo Moro, quest'ultimo citato nella sua canzone "Io se fossi dio", canzone di quasi 15 minuti incisa su vinile che fu ritirato dal mercato durante gli anni 80 dallo stesso governo a causa della critica di tutti i politici italiani da parte di Gaber in cui afferma: 
"E se al mio Dio che ancora si accalora
Gli fa rabbia chi spara
Gli fa anche rabbia il fatto che un politicante qualunque
Se gli ha sparato un brigatista
Diventa l'unico statista
Io se fossi Dio
Quel Dio di cui ho bisogno come un miraggio
C'avrei ancora il coraggio di continuare a dire
Che Aldo Moro insieme a tutta la Democrazia cristiana é il responsabile maggiore
Di vent'anni di cancrena italiana"
Nel 2006, 3 anni dopo la morte del Signor G, viene fondata la Fondazione Gaber, organizzatrice di eventi in suo onore nonché archivio di tutti gli spettacoli e opere dell'artista.


Giorgio Gaber o Gaberscik, o anche solo &quot;Il Signor G&quot;, oggi avrebbe compiuto 85 anni. Nato il 25 gennaio 1939, e morto l&#039;1 gennaio 2003, il Signor G é stato un cantautore, teatrante a 360 gradi e inventore del teatro canzone. Giorgio Gaber inizia la sua carriera come semplice cantautore, ma col tempo si avvicina sempre più al teatro e alla politica, inventando così il teatro canzone assieme a Sandro Luporini ad inizio anni 70. Il Signor G é diventato famoso per i suoi spettacoli pungenti e profondi che passavano da temi come l&#039;amore, alla critica vera e propria della politica italiana e persino alla critica e presa in giro direttamente di politici importanti del calibro di Bettino Craxi o Aldo Moro, quest&#039;ultimo citato nella sua canzone &quot;Io se fossi dio&quot;, canzone di quasi 15 minuti incisa su vinile che fu ritirato dal mercato durante gli anni 80 dallo stesso governo a causa della critica di tutti i politici italiani da parte di Gaber in cui afferma: 
&quot;E se al mio Dio che ancora si accalora
Gli fa rabbia chi spara
Gli fa anche rabbia il fatto che un politicante qualunque
Se gli ha sparato un brigatista
Diventa l&#039;unico statista
Io se fossi Dio
Quel Dio di cui ho bisogno come un miraggio
C&#039;avrei ancora il coraggio di continuare a dire
Che Aldo Moro insieme a tutta la Democrazia cristiana é il responsabile maggiore
Di vent&#039;anni di cancrena italiana&quot;
Nel 2006, 3 anni dopo la morte del Signor G, viene fondata la Fondazione Gaber, organizzatrice di eventi in suo onore nonché archivio di tutti gli spettacoli e opere dell&#039;artista.
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Giorgio Gaber o Gaberscik, o anche solo "Il Signor G", oggi avrebbe compiuto 85 anni. Nato il 25 gennaio 1939, e morto l'1 gennaio 2003, il Signor G é stato un cantautore, teatrante a 360 gradi e inventore del teatro canzone. Giorgio Gaber inizia la sua carriera come semplice cantautore, ma col tempo si avvicina sempre più al teatro e alla politica, inventando così il teatro canzone assieme a Sandro Luporini ad inizio anni 70. Il Signor G é diventato famoso per i suoi spettacoli pungenti e profondi che passavano da temi come l'amore, alla critica vera e propria della politica italiana e persino alla critica e presa in giro direttamente di politici importanti del calibro di Bettino Craxi o Aldo Moro, quest'ultimo citato nella sua canzone "Io se fossi dio", canzone di quasi 15 minuti incisa su vinile che fu ritirato dal mercato durante gli anni 80 dallo stesso governo a causa della critica di tutti i politici italiani da parte di Gaber in cui afferma: 
"E se al mio Dio che ancora si accalora 
Gli fa rabbia chi spara 
Gli fa anche rabbia il fatto che un politicante qualunque 
Se gli ha sparato un brigatista 
Diventa l'unico statista 
Io se fossi Dio 
Quel Dio di cui ho bisogno come un miraggio 
C'avrei ancora il coraggio di continuare a dire 
Che Aldo Moro insieme a tutta la Democrazia cristiana é il responsabile maggiore 
Di vent'anni di cancrena italiana" 
Nel 2006, 3 anni dopo la morte del Signor G, viene fondata la Fondazione Gaber, organizzatrice di eventi in suo onore nonché archivio di tutti gli spettacoli e opere dell'artista.

Auguroni a Giorgio Gaber

Sono stufo della politica, un giorno sparirò 

Se Pavese fosse nato nella mia generazione si sarebbe suicidato molto prima dei 41 anni

Se Pavese fosse nato nella mia generazione si sarebbe suicidato molto prima dei 41 anni...

Nato per provare l'amore Stilnovista, costretto a provare l'amore esistenzialista 

Sono stanco di essere solo 

Vorrei trovarmi una ragazza appassionata di cinema soltanto per non avere più scuse per rimandare la visione di alcuni film

É una serie fatta da dio, la regia e fotografia sono pazzesche, l'interpretazione di Marinelli e in generale di tutti gli attori é sublime. La gente che si lamenta del fatto che il duce sia stato fatto troppo macchiettistico non ha mai studiato, perché questo era Mussolini: una persona con decenti capacità oratorie e un minimo di carisma che ha sfruttato la rabbia e il malessere della gente, una persona piccola e ridicola nel privato.

É una serie fatta da dio, la regia e fotografia sono pazzesche, l&#039;interpretazione di Marinelli e in generale di tutti gli attori é sublime. La gente che si lamenta del fatto che il duce sia stato fatto troppo macchiettistico non ha mai studiato, perché questo era Mussolini: una persona con decenti capacità oratorie e un minimo di carisma che ha sfruttato la rabbia e il malessere della gente, una persona piccola e ridicola nel privato....

Sono alla seconda puntata di "M il figlio del secolo" e la sto adorando 

Non c'è nulla che possa quantificare l'odio che provo verso me stesso, ogni giorno continuo a ripensare a tutto quello che ho fatto in passato e questo alimenta il mio disprezzo verso la mia persona. Sono cambiato, e ammetto che già realizzare la gravità delle cose che si sono fatte in passato e comprendere il dolore provato da altri a causa propria sia un grande passo avanti, ma non riesco ad ignorare il fatto che tutte le cose che ho fatto, anche le peggiori, le ho fatte consapevolmente, ignorando o forse non sapendo la gravità di queste forse. Vorrei solo diventare una persona migliore e rimediare 

Non c&#039;è nulla che possa quantificare l&#039;odio che provo verso me stesso, ogni giorno continuo a ripensare a tutto quello che ho fatto in passato e questo alimenta il mio disprezzo verso la mia persona. Sono cambiato, e ammetto che già realizzare la gravità delle cose che si sono fatte in passato e comprendere il dolore provato da altri a causa propria sia un grande passo avanti, ma non riesco ad ignorare il fatto che tutte le cose che ho fatto, anche le peggiori, le ho fatte consapevolmente, ignorando o forse non sapendo la gravità di queste forse. Vorrei solo diventare una persona migliore e rimediare ...