Ho 20 anni, ho 20 anni, mi sembra di essere nato ieri. Il mio sogno è fare il fumettista, non so disegnare molto bene, ma per quello che mi esercito ho del potenziale, da quando sono piccolo adoro inventare storie, ma non le ho mai trascritte e non le ho mai raccontate a nessuno. Da quest'anno, dopo essermi preso un anno sabbatico(ho frequentato le industriali e mi sono pentito amaramente, ho scelto la scuola superiore pensando soltanto a trovare subito un lavoro e guadagnare), per decidere cosa farne della mia vita, ho deciso che avrei fatto l'accademia delle belle arti, fumetto e illustrazione, pregate per la mia riuscita.
Ho scelto proprio il fumetto per esprimermi perché fra tutte le arti è quella che considero più da innovatori, rivoluzionari e anche un po' ribelli. I fumetti e i manga mi sono sempre sembrati oggetti attraenti, ho sempre dato per scontato che piacessero a tutti, mi sbagliavo, il fumetto è ancora molto sottovalutato come arte nonostante i tempi, sembra infantile, con i suoi supereroi in calzamaglia scontatissimi, con le sue strisce umoristiche da 4 soldi, con quella noiosa satira, e quei disegni di cattivo gusto, io vorrei cambiare tutto questo, vorrei, come tutti i fumettisti tentano da sempre, riuscire a far capire al mondo che il fumetto può essere un arte completa, che può essere sia seria, che umoristica, può raccontare la storia di un cane buonissimo e allo stesso tempo parlare delle problematiche in Libia.
Il mio manga preferito è Tokyo Ghoul (considero superiore il fumettismo orientale, anche per i disegni super realistici come quelli di innocent, che adoro)
Il mio anime preferito è Ergo Proxy, è proprio qualcosa che avrei voluto creare io, è perfetto, è come se rappresentasse perennemente il mio stato d'animo e il mio essere
JoJo mi ha emozionato come poche cose, non credevo fosse così stupefacente, Hirohiko Araki è un uomo fuori dal comune, la sua ingegnosità nell'ispirarsi alla moda, ai dipinti di Gauguin, all'anatomia delle sculture italiane unita alle sue accortezze, (come le pose JoJo) e alla sua infinita creatività hanno portato alla creazione di un'opera perfetta che si autorinnova.
Voglio intrattenere, far ridere, far piangere, suscitare più emozioni allo stesso tempo, riuscire a far esprimere il proprio senso di giustizia, voglio portare chi legge a ragionare sulla verità e la vastità dell'universo, voglio che la gente ami i miei personaggi, che si riveda in loro, che gli sia d'aiuto, in una giornata troppo calda, troppo fredda, troppo triste, per evadere dalla realtà e al contempo contemplarla con diversi punti di vista.
I fumetti che vorrei scrivere sono ispirati a tutti i sogni che ho fatto da quando sono nato.
Teen spirit e Pleroma sono i fumetti che ho in mente di fare.
Teen spirit è ispirato anche a ciò che è successo a Bibbiano, racconta le difficoltà dell'adolescenza, da diverse ragazze e ragazzi, che hanno diversi ostacoli e diversi modi per superarli. La storia si svolge in un istituto situato al centro di una foresta che sembra espandersi all'infinito, sul retro dell'edificio c'è un infinita distesa di lapidi colorate e disegnate, l'unico adulto e docente è il preside jack o'lantern, un uomo sulla 50ina con un astuzia che non conosce pari, riesce a manipolare psicologicamente sia i ragazzi della sua scuola sia le loro famiglie. Una volta finito il ciclo di studi, per i diplomati viene eretta una lapide personalizzata, la cui personalizzazione è decisa dal momento dell'iscrizione. Tutti la considerano una stramba tradizione della scuola, in onore dei diplomati, purtroppo per loro non è così, e il preside dovrà tenere a bada la nuova studentessa troppo ribelle che va curiosando troppo, dovrà mettere un freno alla problematica relazione di due studenti molto popolari, la bella della scuola e il campione del club di baseball, dovrà trovare rimedio alla misteriosa donna che si è innamorata di un suo studente. Alla fine ne rimarrà solo una.
Pleroma è un opera a cui tengo molto, in poche parole parla di un percorso spirituale, (la religione secondo me è troppo sottovalutata) il cui protagonista vuole giungere alla verità che si cela dietro l'universo. Da raccontare tutta credo non mi bastino tutti i caratteri messi a disposizione per la bio, non so da quanto tempo è che ci sto pensando e che la sto rielaborando ed ampliando, probabilmente da quando sono nato, potenzialmente potrebbe durare più di One Piece
Vorrei anche disegnare un albo illustrato, il problema e che se già non sono una cima a disegnare, il mio tallone d'Achille è la colorazione, da piccolo quando coloravo lasciavo sempre un sacco di spazi bianchi e le maestre mi rimproveravano sempre, per me quindi dipingere è un problema, più che altro perché non ci ho provato seriamente. Comunque vorrei chiamare il mio albo "Mio figlio è morto" il titolo è ispirato a Nietzsche e al suo "Dio è morto". La tematica affrontata è pa tendenza umana di trarre conclusioni troppo affrettate su argomenti troppo importanti, tendenza che però è dovuta anche alla mortalità dell'uomo. la religione, troppo sottovalutata a mio dire; ci identifichiamo troppo velocemente nell'ateismo o nel cristianesimo (o qualunque altra religione) non credere assolutamente a nulla o credere fermamente a qualcosa, sono queste le due opzioni(anche se c'è sempre l'agnosticismo la nostra intera vita probabilmente non basta per raggiungere la certezza su quest argomento, ma vorrei che tutti ci pensassero molto attentamente, la religione e come la matematica, appena pensi di aver capito la formula, ti accorgi che in verità il risultato dell'esercizio non viene comunque.
La storia raccontata nell'albo è quella di un bambino che gioca con una palla rossa, la fa rimbalzare continuamente contro un muro ma ad un certo punto la palla vola fuori dalla finestra, dalla finestra si capisce che la casa è al secondo piano, ma il bambino prende una piccola sedia e si arrampica sulla finestra, per poi buttarsi; la madre, che accorgendosi tardi della caduta del figlio, ha visto la scena senza riuscire a reagire, scoppia in un pianto, e dirà: "Mio figlio è morto" ma appena finisce di dirlo, il bambino fa capolino dalla finestra, sorridendo, con in mano la sua palla rossa, che ora, è chiaro che sia in realtà una mela. Questa storia, è una grande metafora della vera verità
Ah poi vorrei narrare le gesta di kuloman, il misterioso uomo che affitta le camere al terzo piano situate nelle più famose piazze italiane per poi esporre il kulo dalla finestra e cagare sui passanti
Comunque, come disse Michelangelo a 87 anni:
"Sto ancora imparando"
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