Appena salita in pullman, eravamo talmente stretti che ho dovuto dare le spalle ad un tizio. Avevo le cuffiette e, ad un certo punto, mi sono sentita fare *pat pat* su spalla. Era un ragazzo che, sottovoce, mi ha detto che si era accorto che il tizio si stava toccando. Mi sono girata, e ci siamo messi a parlare. Non conosco il suo nome e domani non ci sposiamo, ma non lo ringrazierò mai abbastanza #pullman
11/02/2020 alle 13:00