L’esistenza dell’uomo è certamente un «abbandono»: sarà una responsabilità di ciascuno, poi, scegliere il proprio abbandono come «condanna» o come «opportunità», a posteriori. Sicuramente, la realtà umana è contemporaneamente azione e passione, perché non può impedirsi d’essere (la possibilità di non essere è ancora scelta d’essere) eppure è completamente responsabile del proprio essere. #contingenza
07/07/2020 alle 02:23