E quanto amai le sue guance, morbide e leggiadre, d’una bellezza ca niuno pareggiava. I suoi capelli, semplici, e il sorriso dolce e armonioso. La sua mente, la più acuta ch’io mai ebbi l’onore di conoscere. Eppur ella scelse 'n altro, un giovine di bell'asspetto, ca l’avea rapita com’io non seppi fare. Allor il mio cor si spezzò, e sentii 'na fitta aspra, come mille vespe pungenti sul cor.

24/12/2024 alle 09:50
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3 commenti

@lluna_

2 mesi fa

oh

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@yoyothatsmeee

2 mesi fa

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