@FromSovietRussiaWithLove
direi che l'inverno è tornato, mi godo questi ultimi cieli stellati, con i lampi del temporale all'orizzonte
chissà, forse in quella tempesta sul mare ci sono navi o elicotteri, contrabbandieri o finanzieri, turisti o pescatori, in preda ai venti e alle onde. eppure da qui, da riva, è tutto così tranquillo. il cielo verso l'alto è limpido, c'è il grande carro, la stella polare, il cigno, perseo, cassiopea. e poi lei, la più luminosa, vega. una dea, una stella, forse l'idealizzazione di una persona. e poi d'un tratto l'orizzonte torna ad illuminarsi, i lampi impongono la loro presenza.
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l'inverno sta tornando, giornate vivibili senza l'asfisiante caldo, odiato per tutta l'estate ma che già manca nel profondo. torna a non esserci più il bisogno d'uscire, sostituito dal più contenuto letto caldo.
adesso ricomincia un nuovo anno, ed è ora di tirare le somme su quello appena passato. indubbiamente non è trascurabile la ferita data dalla solitudine, dalla mancanza di veri rapporti. qualche ferita di più di una persona importante che si è allontanata, silenziosamente, senza dare spiegazioni, sostituito da qualcuno di più importante. ogni tanto fantastico ancora e mi chiedo se, nella sua stanza a dublino, al momento di mettersi nel letto, ripensi a me e, in fondo, un po' le manchi.
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e poi i viaggi, l'anno scorso 9 nazioni estere in un mese, quest'anno nessuna, solo un paio di viaggetti in Italia di famiglia. solo perché non ho compagnia, ho soldi, ho tempo, ho forze, ma non amici veri con cui condividere.
mi sono tormentato abbastanza su come rapportarmi agli altri, sono una persona complessa e ambiziosa, e la normalità della gioventù mi sembra banale. io voglio prendermi il mondo a morsi, e circondato da persone il cui unico obbiettivo di vita al momento è passare un esame, non sto bene e scappo via, preferisco star da solo che circondato da persone che non mi capiscono.
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mi è appena passata sotto gli occhi una stella cadente, e il desiderio che esprimo è, ormai da anni, sempre lo stesso: l'amore. non so, so che arriva quando non te lo aspetti, che non lo si comanda e tutto, ma ho la sensazione che sia io a sabotarmi quando il rapporto con una ragazza si stringe e ad illudermi quando non c'è alcun rapporto. la situazione è ciclica: inizio ad invaghirmi di una ragazza qualsiasi, mi faccio molti film, ma dopo esserci entrata in contatto, ecco che mi passa tutto e vedo solo persone mediocri. ed effettivamente non so chi cerco, non so cosa voglio. se l'idea di un rapporto che non c'è più, o se una versione di me al femminile, o se una persona totalmente opposta a me all'unica condizione che mi ami. o se per il momento vorrei solo vivermi l'intimità con amiche e lasciare che l'amore faccia il suo corso. l'unica certezza è che ho forzato le cose fino ad adesso, e la situazione è sempre stata fallimentare. forse dovrei davvero smettere di pensarci e, chissà, se come 4 anni fa quando ci smisi di pensare, arriverà la persona giusta tutta d'un fiato.
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la verità è che non c'è più tempo, e la mia paura è di non sfruttarlo al massimo. di ritrovarmi da adulto a pensare a come non abbia vissuto al massimo la giovinezza per la mancanza di amici, amori e amanti. già porto il peso dell'adolescenza volata e non sfruttata, non voglio rifare lo stesso errore per la giovinezza.
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ma adesso ho davanti un altro anno, da 72 a 84 cfu da affrontare, un paio di concorsi per cui prepararsi, mezze maratone da correre, un corpo da curare, una personalità da creare, una reputazione professionale da solidificare.
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non so se ce la farò, ma almeno sono davvero felice di poterlo vivere, di poter provare queste sensazioni, seppur vorrei anche quelle dell'amore e del piacere fisico.
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ma la felicità è una scelta