@Pali
1987: 58º Gran Premio d'Italia - Piquet forza quattro
- Data: 06/09/1987 ☀️
- Circuito: Monza
- Percorso: 5,8 chilometri
- Distanza: 50 giri, 290 chilometri*
- Pole position: 🇧🇷 Nelson Piquet (Williams)
- Giro Veloce: 🇧🇷 Ayrton Senna (Lotus) in 1'26"796
- Vincitore: 🇧🇷 Nelson Piquet (Williams)
- Vettura: 🇬🇧 Williams FW11B
*La procedura di partenza viene annullata e alla distanza viene sottratto un giro.
Dopo una lunga sessione di test tenutasi a Imola, la Ferrari arriva al GP d’Italia col sorriso e molto ottimismo. Nei corridoi della gestione sportiva si vocifera che il vecchio, malandato da un età che inesorabilmente mostra tutti i suoi effetti, abbia strigliato tutti. A Monza il patriarca vuole tornare a vincere e i suoi ingegneri si sono detti ottimisti.
Ma in senso alla squadra non c’è armonia, Michele Alboreto è ormai sopportato da Barnard che non lo considera il pilota su cui puntare ma anche l’Ing. Ferrari mal sopporta i mal di pancia di Michele. In un clima non proprio idilliaco la scuderia arriva a Monza salutata da un immensa folla.
A Monza non tiene banco solo la Ferrari con le sue divisioni interne, ma anche l Honda, che in un’affollata conferenza stampa annuncia che per il 1988 non sarà più partner della Williams ma andrà a motorizzare la McLaren del suo Senna Prost.
I giapponesi avevano maturato la decisione addirittura nel 1986 quando Frank Williams ebbe l incidente che lo costringerà alla sedia a rotelle. Il campionato di quell’anno perso per mancanza di leadership all interno della squadra aveva maturato nel motorista giapponese la necessità di accasarsi con un team più professionale e disposto a trasformarsi da realtà artigianale a industria da corsa.
Appena inizia l’attività in pista i protagonisti sono subito Williams e Ferrari. La squadra inglese ha portato in Italia le monoposto dotate di rudimentali sospensioni attive, che fanno felice Piquet, subito il più veloce, mentre Mansell non riesce a sfruttarne le potenzialità.
Dietro le macchine inglesi, un lampo rosso, Berger è di poco più lento, il pubblico col tifo spinge la Ferrari n 28 ma c e del malumore per le prestazioni di Alboreto, più lento del tedesco e in chiara difficoltà con la propria macchina sui cordoli.
Alla fine delle qualifiche la prima fila è tutta Williams ma subito dietro appare un rosso che risveglia le speranze, Berger con un gran giro si mette dietro Senna e si candida a una posizione sul podio.
Il giorno della corsa, Piquet scatta benissimo davanti al compagno e Senna, Berger fa pattinare le gomme e si ritrova quarto, Alboreto, con un ottima partenza, si porta a ridosso dei primi.
Il milanese è negli scarichi della Lotus di Senna e da l idea di poterlo passare facilmente.
La bagarre col brasiliano esalta pubblico ma improvvisamente, durante un passaggio sul cordolo, la Ferrari n 27 perde una pancia condannandola a un mesto ritiro.
Fino al cambio di gomma la corsa è avvincente ma anche molto tattica, pochi sorpassi ma tutti impegnati in giri da qualifica per avvantaggiarsi al cambio gomme.
I pit stop a metà gara cambiano la fisionomia della corsa. Senna, sfrutta al meglio le proprie sospensioni attive, e prova a non cambiare le gomme.
Il brasiliano in testa sembra aver giocato la carta giusta per aggiudicarsi la gara, le due Williams in seconda e terza posizione provano ad avvicinarlo ma non abbastanza quando al 43 giro, durante il doppiaggio della Ligier di Ghinzani, il brasiliano esce alla parabolica. Dopo il rally della Lotus alla parabolica, il brasiliano riesce a riprendere la pista, ma in seconda posizione, Piquet era passato in prima posizione. Il pubblico assiste esaltato al duello tra brasiliani, Senna, tentò di recuperare la posizione ma un calo di prestazioni delle gomme non gli permisero di superare la Williams.
Nelson Piquet, con la Williams attiva, vinse il GP d’Italia 1987 agevolmente con due secondi di vantaggio sulla Lotus di Senna e 45 su Mansell, afflitto da un calo di motore.
Al quarto posto troviamo Berger con la Ferrari, il ferrarista è l unico a girare sui tempi della Williams di Mansell e da l impressione alla squadra e tifosi che il digiuno stia per finire.
🇬🇧 Williams FW11B - Progettista: Patrick Head; Telaio: Monoscocca in materiali compositi; Motore: Honda RA 166E biturbo; Potenza: 800 CV (1000 CV in qualifica); Trasmissione: Hewland manuale a 6 marce+retromarcia; trazione: posteriore; Lunghezza: - mm; Larghezza: - mm; Passo: 2.794 mm; Peso: 540 kg; Gomme: Goodyear; Carburante: Mobil; Risultato: 01 h 14'47".707