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09/04/2024 alle 18:16

I santi di oggi 9 aprile:

I santi di oggi 9 aprile:

nome San Demetrio di Tessalonica- titolo Martire- nascita III secolo- morte 306, Tessalonica- ricorrenza 9 aprile- Attributi armatura da soldato romano, cavalca un cavallo rosso- Patrono di Tessalonica, San Demetrio Corone, eparchia di Piana degli Albanesi, Morigerati, soldati, Crociati (solo per i cattolici)- Chiamato dai Greci "Megalomartire" è il più famoso dei soldati martirizzati d'Oriente dopo San Giorgio, la sua carriera militare sembra essere una leggenda. Si dice che avesse respinto i barbari che stavano assediando Tessalonica attuale Salonicco in Grecia. Probabilmente era un diacono morto a Sirmio di Dalmazia, durante la persecuzione di Diocleziano e Massimiano, dopo aver predicato in città, l'imperatore Diocleziano ordinò di imprigionarlo, ma prima del combattimento di alcuni gladiatori, uno di loro, San Nestore, chiese a Demetrio la sua benedizione, che gliela diede e vinse il combattimento, quando Nestore fu interrogato sulla sua vittoria, affermò che la doveva al Dio di Demetrio, questo sconvolse notevolmente l'imperatore, che desiderava l'altro gladiatore vincitore e ordinò di giustiziare Demetrio in prigione. Secondo una leggenda di Tessalonica, San Demetrio, originario di quella città, fu arrestato per aver predicato il Vangelo. Senza alcun processo, è stato assassinato nei bagni pubblici, dove era stato imprigionato. Demetrio, che probabilmente era un diacono, subì il martirio a Sirmio (l'attuale Mitrovic, in Serbia) in una data sconosciuta. Dopo la sua morte, molti miracoli furono compiuti per intercessione di Demetrio. Leonzio, prefetto dell'Illiria, costruì due chiese in onore di San Demetrio nel V secolo: una a Sirmio e l'altra a Salonicco. Intorno all'anno 418, le reliquie di San Demetrio furono depositate nella chiesa di Tessalonica, che da allora diventò il grande centro di culto del santo. I pellegrini accorrevano al santuario, perché dalle reliquie sgorgava un olio dalle proprietà meravigliose; per questo motivo al santo furono dati i nomi di taumaturgo, megalomartire ed è considerato un santo miroblita. La festa di San Demetrio viene celebrata con grande solennità in tutto l'Oriente il 26 ottobre, e il suo nome figura nella preparazione della liturgia eucaristica bizantina. MARTIROLOGIO ROMANO. Presso Srijem in Pannonia, nell’odierna Croazia, san Demetrio, martire, che ovunque in Oriente, e in particolar modo a Salonicco, gode di pia venerazione.

nome San Massimo- titolo Vescovo- nascita III secolo, Alessandria, Egitto- morte 282, Alessandria, Egitto- ricorrenza 9 aprile- Massimo di Alessandria fu il terzo Papa della Chiesa copta (massima carica del Patriarcato di Alessandria d'Egitto) ed è venerato come santo dalla Chiesa cattolica, da quella ortodossa e da quella copta. Già a capo della Chiesa alessandrina durante l'esilio di san Dionisio (257 - 260), occupò l'ufficio vescovile dal 265 fino alla sua morte, avvenuta nel 282. Durante il suo episcopato esiliò Paolo di Samosata dall'Egitto, dove si era rifugiato dopo la sua destituzione da vescovo di Antiochia. MARTIROLOGIO ROMANO. Ad Alessandria d'Egitto, san Massimo, vescovo, che durante il tempo del suo sacerdozio condivise l'esilio e la confessione di fede con il vescovo san Dionigi, al quale poi succedette.

nome Santa Mariam Thresia Chiramel Mankidyan- titolo Religiosa e Fondatrice- nascita 26 aprile 1876, Puthenchira, India- morte 8 giugno 1926, Kuzhikkattussery, India- ricorrenza 9 aprile- Beatificazione 9 aprile 2000 da papa Giovanni Paolo II- Canonizzazione 13 ottobre 2019 da papa Francesco- Mariam Thresia Chiramel Mankidiyan nacque a Puthenchira il 26 aprile 1876. Cresciuta in una famiglia cattolica con cinque fratelli e sorelle – Mariam era la terza – ricevette fin dall’infanzia un’educazione cristiana. La piccola mostrò subito interesse verso la spiritualità ed infatti fece la sua Prima Comunione a soli nove anni, prima rispetto ai suoi coetanei. Ancora giovane, Mariam comunicò ai suoi genitori il desiderio di dedicare la sua esistenza al Signore e di abbandonare le sue abitudini per accogliere la vita eremitica. I suoi genitori non accolsero con entusiasmo questa notizia ed infatti si opposero. Mariam non si perse però d’animo e iniziò ad impegnarsi quotidianamente per aiutare i bisognosi, portando il suo amore ed il suo supporto a tutti quelli che ne potevano trarre beneficio, senza fare alcun tipo di discriminazione tra i destinatari del suo operato. Un ruolo importante nella vita di Mariam Thresia Chiramel Mankidiyan fu quello svolto dal vescovo John Menachery, perché fu proprio lui a notare il desiderio della ragazza di donare la sua vita al Signore e a concedere a Mariam l’opportunità di fondare un eremo. L’inaugurazione si tenne il 14 maggio 1914, data in cui nacque la Congregazione della Sacra Famiglia ed in cui la stessa Mariam fu nominata Madre Superiora. La fama della Madre Superiora fu fondamentale per il successo della Congregazione della Sacra Famiglia, che divenne nel giro di pochi anni in grado di attrarre un gran numero di giovani ragazze interessate ad aiutare i bisognosi e a donare la loro vita per testimoniare l’amore del Signore. Mariam Thresia Chiramel Mankidiyan lasciò la vita terrena l’8 giugno del 1926 dopo essersi ferita ad una gamba. Il diabete di cui soffriva rese la ferita alla gamba mortale. Il 9 aprile del 2000 San Giovanni Paolo II la rese Beata ed è ora invece tra i Santi della nostra religione. PRATICA Al pari di Santa Mariam Thresia Chiramel Mankidiyan, con il nostro operato dobbiamo aiutare le famiglie bisognose. PREGHIERA. Signore Gesù, fa che Santa Mariam Thresia Chiramel Mankidiyan possa aiutare le famiglie e le coppie che si trovano in un periodo di difficoltà.

nome Santa Casilda di Toledo- titolo Vergine- nascita XI Secolo, Toledo,Spagna- morte XII Secolo, Salinillas de Bureba, Spagna- ricorrenza 9 aprile- Santuario principale a Briviesca- Casilda, figlia dell'emiro di Toledo, fu educata nella religione musulmana, ma sin da giovane mostrò interesse verso il cristianesimo. Ammalatasi, si recò pellegrina al Santuario di San Vincenzo di Briviesca, celebre per le acque ritenute prodigiose. Guarita, Casilda si convertì al cristianesimo e decise di condurre una vita eremitica e penitente presso la fonte miracolosa. La vergine sarebbe morta centenaria, forse alla fine dell'undicesimo secolo, ed il suo corpo fu sepolto nella chiesa di San Vincenzo, da dove nel 1750 venne traslato in un nuovo santuario. MARTIROLOGIO ROMANO. In località San Vicente vicino a Briviesca nella Castiglia in Spagna, santa Casilde, vergine, che, nata nella religione musulmana, aiutò con misericordia i cristiani detenuti in carcere e in seguito visse cristianamente in un eremo.

nome San Tommaso da Tolentino- titolo Missionario francescano- nascita 1250 circa, Tolentino, Macerata- morte 9 aprile 1321, Thana, India- ricorrenza 9 aprile- Tommaso di Tolentino entrò a far parte dell'Ordine dei Frati Minori in giovane età; fu un seguace di Angelo Clareno e dei francescani spirituali, le cui idee radicali sulla povertà furono condannate, e per questo Tommaso venne imprigionato. Al momento del suo rilascio, nel 1289, fu ispirato dallo stesso ardore missionario che aveva condotto i primi francescani a diffondere il Vangelo il più ampiamente possibile. La sua prima missione lo portò in Armenia, dove con altri quattro francescani operò con successo al rafforzamento della Chiesa e alla riconversione di molti che si erano allontanati a causa dello scisma; a quell'epoca il paese era minacciato dai musulmani turchi e Tommaso ritornò in Europa a cercare sostegno per una crociata contro di loro, ma senza successo. Andò nuovamente in Armenia per predicare, accompagnato questa volta da un gruppo di dodici confratelli e si trasferì poi più a oriente, in Persia, programmando una spedizione in India e Cina. Fu di nuovo in Europa durante il pontificato di Clemente V (1305-1314) che incontrò in Francia. Sentiti i suoi resoconti sulle missioni, il papa nominò un arcivescovo come legato pontificio per l'Oriente, con sette vescovi francescani suffraganei. Mancano notizie su di lui per il periodo che va dal 1308 al 1320, ed è probabile che Tommaso ne abbia trascorso una parte in India o in Cina. Certamente partì per quelle terre nel 1320 da Ormuz, nel Golfo Persico, con tre compagni, Giacomo di Padova, Pietro di Siena e Demetrio di Tiflis, un fratello laico che fungeva da interprete. La loro barca s'incagliò vicino a Bombay e trovarono rifugio nella città di Tana presso alcuni cristiani nestoriani, prima di essere arrestati dai governatori musulmani. Al processo, Tommaso non solo difese i propri princìpi cristiani ma attaccò anche l'islam e Maometto e fu per questo condannato; i quattro vennero fustigati, torturati e infine decapitati. Il B. Odorico da Pordenone (14 gen.) si fermò a Tana sulla via del ritorno dalla Cina nel 1326, recuperò il corpo del martire e lo trasferì poi a Xaitou in Cina; il capo fu infine riportato a Tolentino. Il suo culto fu approvato nel 1894 con un decreto che citava solo Tommaso, anche se tutti e quattro i martiri erano venerati e menzionati nei primi martirologi francescani. MARTIROLOGIO ROMANO. A Tana in India orientale, beato Tommaso da Tolentino, sacerdote dell’Ordine dei Minori e martire, che, spintosi fin verso l’impero cinese per annunciare il Vangelo, mentre era in viaggio attraverso le terre dei Tartari e degli Indi, coronò con un glorioso martirio la propria missione.

nome Santa Valdetrude- titolo Sposa, monaca- nascita 612 circa, Causolre, Francia- morte 688 circa, Mons, Belgio- ricorrenza 9 aprile- Santuario principale<br /> Collegiata di Santa Valdetrude- Attributi rappresentata con due giovani donne che protegge con il suo mantello- Patrona di Mons, Herentals- La famiglia di Valdetrude (in francese Waudru) è eccezionale per la santità: i suoi genitori furono infatti S. Valdeberto (2 mag.) e S. Bertilla, mentre sua sorella era S. Aldegonda; ella sposò S. Vincenzo Madelgario (20 set.) e i loro quattro figli furono tutti venerati come santi: S. Landerico, vescovo di Parigi, S. Dentelino, morto molto giovane, S. Aldetrude, badessa di Maubeuge, e S. Madelberta, anch'ella badessa dello stesso monastero. Dopo la nascita del loro ultimo figlio, il marito di Valdetrude si ritirò nell'abbazia che aveva fondato ad Haumont, assumendo il nome di Vincenzo. Due anni più tardi anche Valdetrude si ritirò dal mondo, andando a vivere in una piccola casa in parziale solitudine. Fu invitata dalla sorella a unirsi alla comunità di Maubeuge, ma ritenne di poter condurre una vita più austera al di fuori dell'abbazia; con il passare del tempo, però, venne talmente disturbata dai visitatori che ne richiedevano il consiglio, da giungere a fondare un proprio convento a Chateaulieu, al centro dell'attuale città di Mons in Belgio. Divenne famosa per le sue opere di misericordia e le furono attribuite guarigioni miracolose, prima e dopo la morte, che avvenne intorno al 688. Il suo culto si sviluppò almeno dal IX secolo e il suo nome fu introdotto nel Martirologio Romano nel 1679. È la patrona di Mons, dove si conservano le reliquie, in una chiesa del xv secolo, costruita vicino alla Chateaulieu antica. MARTIROLOGIO ROMANO. A Mons in Neustria, nel territorio dell’odierno Belgio, santa Valtrude, che fu sorella di santa Aldegonda, moglie di san Vincenzo Madelgario e madre di quattro santi; imitando il marito, si consacrò a Dio e prese l’abito monastico nel cenobio da lei stessa fondato.

nome Beato Antonio Pavoni- titolo Martire, domenicano- nome di battesimo Antonio Pavoni- nascita 1325 circa, Savigliano, Cuneo- morte 9 aprile 1374, Bricherasio, Torino- ricorrenza 9 aprile- Beatificazione 1856 da papa Pio IX- Attributi Palma del martirio- Antonio Pavoni nacque a Savigliano (Cuneo). Entrò nei domenicani locali e si fece presto conoscere per la cultura, il fervore e l'obbedienza alla Chiesa, tanto da essere nominato inquisitore generale per il Piemonte e la Liguria nel 1365. Fu priore di Savigliano per due mandati dove, in ragione della posizione geografica, entrò in contatto con i valdesi; fu coinvolto in numerose dispute con loro e responsabile di parte delle persecuzioni nei loro confronti, ottenendo come risultato di farsi numerosi nemici. Nel 1374 fu invitato dal vescovo di Torino a predicare le omelie quaresimali nella zona della Val Pellice e riuscì a far riconoscere ad alcuni valdesi i loro errori, tanto che alcuni tornarono al cattolicesimo. Il Sabato Santo, egli stava predicando a Bricherasio quando, dopo la Messa, alcuni uomini armati, probabilmente valdesi, lo uccisero. A quanto risulta, aveva previsto la propria morte il giorno precedente. Le sue reliquie furono traslate nel 1468 e sono venerate dal 1832 nella chiesa domenicana di Racconigi, dove sono state di nuovo autenticate nel 1965; il suo culto fu approvato nel 1856. MARTIROLOGIO ROMANO. A Bricherasio presso Pinerolo in Piemonte, beato Antonio Pavoni, sacerdote dell’Ordine dei Predicatori e martire, che, mentre usciva di chiesa, dove aveva appena predicato contro le eresie, fu ferocemente trucidato.

nome Beato Ubaldo da San Sepolcro- titolo Frate Servita- nome di battesimo Ubaldo Adimari- nascita 1245 circa, Firenze- morte 9 aprile 1315, Monte Senario, Firenze- ricorrenza 9 aprile, 14 luglio- Beatificazione 1807- Santuario principale Santuario di Montesenario- Ubaldo Adimari nacque a Firenze da famiglia agiata; da giovane condusse una vita piuttosto dissoluta, godendosi le proprie ricchezze e giocando un ruolo importante nelle turbolente vicende politiche del tempo, dalla parte dell'imperatore contro il papa. All'età di circa trent'anni sentì una predica di S. Filippo Benizi (23 ago.), che si trovava a Firenze per una missione di pace, e ne rimase così toccato da abbandonare la carriera militare promettendo di passare il resto della vita in penitenza per farsi perdonare il passato. S. Filippo lo ammise nell'Ordine dei. Servi di Maria e fu ordinato sacerdote. Divenne famoso per la sua gentilezza, tanto che si narrava che al suo ingresso nel giardino del monastero gli uccelli gli si appoggiassero sulla testa e sulle spalle. Gli furono attribuiti vari miracoli e lo stesso S. Filippo rimase così impressionato dalla sua santità da sceglierlo come proprio confessore, oltre che condurlo con sé nelle missioni di predicazione. Ubaldo visse gran parte della vita nel monastero servita di Monte Senario, dove mori il 9 aprile 1315. Nella chiesa di S. Maria Annunziata di Firenze è conservato un ritratto del xvi secolo che lo mostra come persona scarna, dallo sguardo ascetico. Il suo culto fu approvato nel 1821. MARTIROLOGIO ROMANO. Presso il monte Senario in Toscana, beato Ubaldo da Borgo Sansepolcro, sacerdote dell’Ordine dei Servi di Maria, che san Filippo Benizi convertì dalla milizia terrena al servizio di Maria.

nome Sant'Edesio- titolo Martire- nascita III secolo, Licia, Asia Minore- morte 9 aprile 306, Licia, Asia Minore- ricorrenza 9 aprile- S. Edesio filosofo e martire della Licia nell'Asia Minore, fratello di S. Appiano martire, ebbe genitori pagani che lo educarono nel culto idolatra. Di grande ingegno studiò la filosofia pagana, ma venuto a conoscenza di S. Panfilo fu da lui istruito nella cattolica fede e battezzato. Durante la persecuzione di Massimiano, venne imprigionato e condannato ai lavori forzati nelle miniere. Calmata alquanto la persecuzione venne lasciato in libertà in Alessandria di Egitto. lvi con santo zelo si presentò a Gerocle, prefetto della città, per lamentare acerbamente l'oltraggio fatto al pudore di tante vergini cristiane per costringerle a rinnegare la fede di Gesù Cristo. Fu imprigionato un'altra volta e sottoposto alle più crudeli torture. Il Santo, felice di poter rendere testimonianza della fede, soffrì ogni tormento con eroica fortezza, incoraggiando i presenti a disprezzare gli idoli e abbracciare la fede di Gesù Cristo. Il prefetto ardente di rabbia nel vedersi così burlato ordinò che il martire fosse gettato in mare. MASSIMA. Chi facesse tutte le sue operazioni per dar gloria a Dio, andrebbe in Paradiso senza toccar le pene del Purgatorio. S. M. Maddalena de Pazzi. PRATICA. Siate custode fedele della vostra castità e di quella delle anime a voi affidate. <br /> PREGHIERA. A custodir dei gigli il bel candore, Aiutami, ti prego, o mio Signore.

nome San Gaucherio di Aureil- titolo Sacerdote- nascita 1060 circa, Meulan-sur-Seine, Francia- morte 1140, Aureil,Francia- ricorrenza 9 aprile- Canonizzazione 1194 da papa Celestino III- Gaucherío nacque intorno al 1060 a Meulan-sur-Seine, a nord ovest di Parigi. Ricevette una buona istruzione nel campo delle discipline umanistiche e, all'età di diciott'anni, decise di abbracciare la vita eremitica. Gli fu consigliato di recarsi nella campagna vicino a Limoges, zona in cui avrebbe trovato maggiore solitudine e, con l'amico Germondo, individuarono un luogo appartato dove vissero da eremiti per molti anni. Rimasero a lungo sconosciuti e dimenticati, ma gradualmente la fama della vita dei due si diffuse e alcuni discepoli costruirono altre celle per unirsi a loro. In seguito, Gaucherio costruì un piccolo monastero per la comunità ad Aureil e insistette affinché vi fosse seguita la Regola dei canonici di S. Agostino; parimenti, dopo aver fondato nello stesso luogo un convento per donne, pose anche loro sotto la stessa regola. Tra coloro che vissero nel monastero si ricordano S. Lamberto d'Angouléme e S. Fauchero; mentre lo stesso S. Stefano di Muret, fondatore del monastero di Grandmont (8 feb.) era stato un suo discepolo. Gaucherio morì nel 1140 e fu canonizzato nel 1194. MARTIROLOGIO ROMANO. Ad Aureil nel territorio di Limoges in Francia, san Gaucherio, che, canonico regolare, fu per il clero modello di vita comunitaria e di zelo per le anime.

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