@Vitupero

23/08/2024 alle 16:26

I santi di oggi 23 agosto:

I santi di oggi 23 agosto:

nome Santa Rosa da Lima- titolo Vergine- nome di battesimo Isabel Flores de Oliva- nascita 20 aprile 1586, Lima- morte 24 agosto 1617, Lima- ricorrenza 23 agosto, 30 agosto messa tridentina- Beatificazione 15 aprile 1668 da papa Clemente IX- Canonizzazione 12 aprile 1671 da papa Clemente X- Attributi Giglio, rosa, bambino Gesù, corona di spine- Patrona di Delle Americhe, Filippine, India, Perù, Giardinieri e fioristi- Fu il primo fiore dell'America meridionale. Nacque da ricchi genitori verso la fine del secolo XVI. Fu veramente una « rosa » che crebbe fra le spine; che la vita di lei è tutta un profumo di celestiali virtù tra eroiche penitenze. Fin da fanciulla si distinse per la pietà e per la docilità ai propri genitori. All'età di cinque anni fece il voto di perpetua verginità, eleggendosi per sposo Gesù Cristo. Appena seppe leggere, per prima cosa lesse la vita di S. Caterina da Siena, che scelse a protettrice e di cui cercò di imitare le virtù. Cresciuta negli anni, cominciò a fare vita più ritirata. I genitori volevano che si sposasse, ma essa, benchè dolente per dover contraddire i genitori, stette ferma nel suo proposito. Più tardi, meditando le parole del Vangelo: « Se vuoi essere perfetto, va', vendi quello che hai, dallo ai poveri e vieni e seguimi », si ritirò in un monastero di Domenicane. In questo nuovo stato di vita, si accrebbe in lei il fervore della carità verso il Signore e attese a vivere nel nascondimento, accettando i lavori più umili, più faticosi, facendo tutto allegramente, come penitenza dei propri peccati. Questo suo grande amore verso il Signore fu messo a una prova che durò per 15 anni circa, durante i quali ebbe anche a patire persecuzioni da parte di estranei. Ebbe anche lo straordinario dono delle nozze mistiche. In questa lotta, essa andava ripetendo: « Signore, fatemi soffrire di più, purché non mi sia tolto il vostro amore ». Passata finalmente la bufera, il Signore la volle consolare, favorendola di molte visioni. S'intratteneva familiarmente con la sua protettrice S. Caterina da Siena, che le appariva di frequente, e Gesù Cristo in una apparizione le disse: O Rosa del mio cuore, tu sei la mia sposa. Ormai Gesù era l'unico suo pensiero e persino durante la notte vegliava pregando. Gesù intrattenendosi con lei, le disse: « Preparati: gli sponsali si avvicinano ». E il giorno seguente, 24 agosto 1617, tra il pianto delle consorelle, lasciava questa terra, per andare incontro allo Sposo Celeste. PRATICA. Bisogna ubbidire prima a Dio che agli uomini. PREGHIERA. O Dio onnipotente, dispensatore di tutti i beni, che, avendo prevenuta con la rugiada della grazia celeste la beata Rosa, volesti che fiorisse nelle Indie come modello di verginità e di pazienza, da' a noi tuoi servi che, correndo dietro l'odore delle sue virtù, meritiamo di divenire il buon odore di Cristo. MARTIROLOGIO ROMANO. Santa Rosa, vergine, che, insigne fin da fanciulla per la sua austera sobrietà di vita, vestì a Lima in Perù l’abito delle Suore del Terz’Ordine regolare dei Predicatori. Dedita alla penitenza e alla preghiera e ardente di zelo per la salvezza dei peccatori e delle popolazioni indigene, aspirava a donare la vita per loro, giungendo a imporsi grandi sacrifici, pur di ottenere loro la salvezza della fede in Cristo. La sua morte avvenne il giorno seguente a questo.

nome Santi Claudio, Asterio e Neone- titolo Martiri- ricorrenza 23 agosto- Secondo la tradizione greca Claudio, Asterio e Neone erano tre fratelli che vennero crocifissi in Isauria, mentre la tradizione latina dice in Cilicia. Si narra che la loro matrigna li tradì ad Aegea durante la persecuzione di Diocleziano, rivelando che erano cristiani. Essi rifiutarono di offrire sacrifici agli idoli, vennero torturati ma dissero che il fuoco e gli altri tormenti erano grandi benefici, perché potevano soffrire per la gloria di Dio ed erano felici di morire per Gesù Cristo. Vennero crocifissi fuori dalla città cosicché gli uccelli potessero cibarsi dei loro corpi e nessun cristiano potesse prendere delle reliquie; per la stessa ragione uno dei corpi venne gettato in mare. Questa parte del racconto sembra vera, perché proprio nel periodo in cui la storia originale venne composta, l'imperatore Giuliano stava conducendo una campagna contro il culto dei martiri e «coloro che si allontanavano dagli dei per rendere culto ai corpi e alle reliquie». Il suo amico, il sofista Eunapio (345-420 ca.) disse: «I nuovi dei del popolo romano sono teste staccate e ossa.» MARTIROLOGIO ROMANO. Ad Aya in Cilicia, nel territorio dell’odierna Turchia, santi fratelli martiri Claudio, Asterio e Neone, che, accusati dalla matrigna per la loro fede cristiana, si dice siano stati decapitati sotto l’imperatore Diocleziano e il governatore Lisia.

nome Sant'Eugenio di Ardstraw- titolo Vescovo- nascita VI secolo, Irlanda- morte VI secolo, Irlanda- ricorrenza 23 agosto- Si dice che Eugenio (Eoghan o Owen) sia stato vescovo di Ardstraw, nella contea di Tyrone (Irlanda), il primo di quella sede poi trasferita a Derry. È menzionato nel Félire di Oengus in questo stesso giorno. La sua inaffidabile Vita latina dice che suo padre era originario di Leinster e la madre di Co. Down, e che era parente di S. Kevin (3 giu.). Da piccolo venne portato con due altri bambini, Tigernach e Coirpre, prima in Inghilterra e poi in Bretagna. Vennero venduti come schiavi addetti a macinare il grano. Un giorno, così viene raccontato, il capitano trovò i ragazzi che leggevano, mentre alcuni angeli lavoravano al loro posto. Subito li fece liberare; essi ritornarono in qualche modo in Irlanda, dove Coirpre divenne vescovo a Coleraine. Eugenio fu monaco per quindici anni con S. Kevin a Kilnamanagh in Co. Wicklow. In seguito si recò a nord per aiutare S. Tigernach (4 apr.) a fondare il monastero di Clones, nella valle di Mourne, e venne eletto vescovo. MARTIROLOGIO ROMANO. A Londonderry in Irlanda, sant’Eugenio, primo vescovo di Ardstraw.

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2 commenti

@Lilith666

5 mesi fa

Che bella coroncina di fiori

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