@panino5

la verità è che è l'unica cosa che mi colora le giornate sebbene le solite tinte grigie restino comunque in maggioranza. e parlando di tinte scure io i colori con lei li vedo più che mai quando andiamo in quel vicolo nel buio totale dove da piccolo pisciavo; inizialmente si vaga nell'oblio, tutto è nero matto e devi fare attenzione a quei rami impercettibili che sporgono da sopra. ma dopo un po' l'occhio si abitua al buio e, di matto non c'è più nulla, neppure di nero, vedi il colore della vernice nuova che è lì da un paio di anni ed è il colore più lucente e pacifico che puoi vedere. di giorno è grigio, di notte azzurro un po' spento e a me trasmette una forte quiete pacifica. riesci a vedere la porta che non ti ricordi cosa ci sia dentro ma pensando all'infanzia ricordi che una volta era rossa e forse c'era un impianto a gas. vedi tutto.

ed io lo so perché a volte gli occhi li apro perché so che sorride, nel buio, con gli occhi chiusi e mi piace vederlo per 2 o 3 secondi. 2 o 3 secondi guardando il suo sorriso sembrano una eternità ed io vorrei restarci per sempre. 2 o 3 secondi è il tempo che ci salutiamo quando dobbiamo andare, e non mi sembrano altro che un fulmineo battito di ciglia, nel senso che se io batto le ciglia ogni addio mi sembra durare meno. 2 o 3 secondi sono il tempo di tante interazioni che io ho con lei, di iniziativa mia perché lei di iniziative non ne prenderà mai, però mi da sollievo sapere che alcune incidono più di altre. perché forse non è tutto perso, forse riesco a perdermi ancora in qualche piccola emozione, giusto?

io in quel vicolo vorrei starci di più, senza sua madre che la chiama per fare il parental control perché mi odia come ovviamente tutta la sua famiglia e senza la sua suoneria dei queen che, sinceramente, mi ha scartavetrato le palle. così come il fatto che non avremo mai una complicità perché lei non è costruita per darla. siamo costruiti in modi totalmente differenti e più volte durante la giornata mi chiedo se tutto questo possa funzionare. i colori, cosa accadrà ai colori? il grigiume nelle mie giornate è destinato a rimanere fino alla fine dei miei giorni ed è una delle poche certezze che ho sul mio futuro, ma se pongo il mio sguardo a te, senza che tu mi stia guardando perché sennò ridi senza motivo e così anch'io, io vedo solo dubbi e tanta paura. mia, tua, ce l'abbiamo entrambi la paura. e una paura che abbiamo in comune sono io che me ne vado, perché ho fallito o perché ho capito che non c'è niente da fare per ricostruirmi la mente da zero. non credo ci siano persone in grado di farlo ma qualcosa di più grande io penso che possa farlo, io penso sia l'amore. con l'amore non ci parlo da tanto perché come in tutte le cose ho smesso di credere anche in lui, tanto tempo fa. da non molto però ho iniziato a credere alla gratitudine, che senza l'amore non potrebbe esistere. e l'amore ha ricominciato a girare nella mia mente, non credo gli piaccia stare lì dentro, però secondo me molte cose me le ha volute far capire lui. quindi il punto qual è?

tutto ha una fine, persino l'amore, e me l'ha detto lui stesso. per quanto tutto ciò che sento per lei possa essere forte, ho paura che si esaurisca tutto troppo presto, tanto da farmi ripetere che c'erano ancora tanti colori nuovi da provare, ripetermelo ogni giorno e ritrovarmelo in ogni altro pensiero perché è più forte di tutti gli altri. di questo ho paura. ma forse, ho divagato già abbastanza.

voglio solo che stia bene