@la_samu

08/06/2024 alle 13:25

chissà cosa provo realmente

chissà cosa provo realmente

ci sono così tante definizioni di "amore" che alla fine non ve n'è una che la rappresenti totalmente. considero l'amore sia soggettivo che oggettivo, ovvero che alcune cose dipendono dalla persona, dalla sua storia e dai vari contesti, mentre altre cose sono più basilari.

personalmente parlando, non so se ho mai amato. non so se sono capace di amare.

ma sono di nuovo in quella fase in cui mi sento più viva a causa di un ragazzo, che presenta sia aspetti positivi che negativi.

ho smesso di far determinate cazzate, sono più felice, mi tengo più curata nonostante i miei problemi personali di gestione della routine, esco più volentieri, mi sento viva; allo stesso tempo do tutta me stessa per lui, sono disposta a dargli tutto quello che posseggo, do la priorità a lui, vivo così intensamente i miei sentimenti che alla minima cosa che non va bene sento il mio cuore esplodere.

sono tutte caratteristiche che mi portano sia lati positivi che negativi, dal prendermi cura di me stessa e sentirmi più viva e piena, al vivere troppo e tendere a scordarmi della mia persona.

e anzi, ho fatto anche dei miglioramenti, non sto dando più meno importanza alla mia persona, non mi sto depersonalizzando. ma tendo comunque, da sempre e per tutte le persone a cui tendo, a dare tutto ciò che è disponibile. con un criterio adesso, quindi la cosa è abbastanza controllata, ma comunque la cosa c'è.

e non la vedo totalmente come una cosa negativa, se è controllata.

per me amore è dare, darsi, voler far in modo che lui stia bene in tutto e per tutto. ogni piccolo e grande gesto conta.

fa ridere perché ora mi trovo in lacrime per una persona che molto probabilmente non ricambia minimamente tutto ciò che provo, e anzi se leggesse tutto questo mi eviterebbe come la morte, molto probabilmente.

mi chiedo se sto sbagliando io, se ho una visione sbagliata di ciò che è l'amore e di me stessa. forse voglio osare troppo, a soli ventidue anni, a tentare di dare forma ad una cosa così importante come l'amore. o forse soffrendo nel corso degli anni sono arrivata ad un apprezzamento (seppur apparentemente contorto) di me stessa tale che non mi basta.

voglio amare. voglio vivere sia me stessa che l'altra persona.

e invece sono qui, a trovarmi porte sbattute in faccia. magari è troppo presto, c'è tempo; magari non è la persona giusta, ma possibile che non lo sia mai nessuno?

perché non posso voler tener stretta l'unica persona che, pur non amandomi, riesce a trattarmi con cura, come io ritengo che sia giusto?

probabilmente faccio troppe storie mentali io, e tutto questo discorso è basato sul vuoto. basta, è tutto inutile, la finisco qui.

vado a piangere con Franco Battiato a palla nelle orecchie, nella speranza che mi possa sollevare un po' l'animo.

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