@Poeta
A chi piace sognare
Ho sempre pensato che il gesto di far scorrere la sabbia tra le dita abbia il suo fascino. Allunghi la mano a terra, in spiaggia, raccogli un pugnetto di quei piccoli granellini e poi li lasci andare pian piano, un po' alla volta. Un gesto semplice, stupido forse, ma dio solo sa quanto mi faccia pensare alla vita.
Così, disteso su un lettino, lasci il braccio penzolare solo per poter giochicchiare con quei granelli. Non ci pensi neppure a cosa stai facendo, probabilmente l'unica motivazione è quella sensazione di freschezza che ti da la sabbia in piena notte.
Provi a chiudere momentaneamente gli occhi, poi li riapri. Non che sia cambiato molto ad essere sinceri, è tutto in penombra. L'unica cosa che si distingue abbastanza bene è il contorno, lievemente illuminato, della palma sotto cui ti sei fermato a riposare quella notte.
Non ti ricordi neppure cosa sia successo prima, c'è solo quel tenue ricordo della tua ragazza che era riuscita a convincere te, e tutti gli altri, a fermarvi lì. Lei che ora è affianco a te a dormire su quello stesso lettino, rannicchiata sul tuo petto, con il volto parzialmente coperto dal cappuccio della sua felpa.
Nel frattempo c'è chi gioca a carte, chi guarda le stelle e chi è seduto sulla riva con delle birre in mano. Qualcuno si è addormentato sulle sedie a sdraio con i teli da mare usati come coperte, altri ancora si dilettano a mettere quelle che si possono considerare come le canzoni giuste, al momento giusto. Quelle canzoni di sottofondo che mischiate al suono non molto distante delle onde che si infrangono delicate sugli scogli, chiudono il cerchio di un ricordo perfetto.