@Ciaoscrivocose
Breve recensione su L' insostenibile leggerezza dell'essere. Datemi una vostra opinione.
L'autore di questo capolavoro è Milan Kundera, nato a Brno il primo aprile 1929 e morto nel 2023, un anno e mezzo fa, a Parigi dopo una lunga malattia.
È stato uno scrittore, poeta, saggista e drammaturgo francese. Molto noto anche in Italia.
Questo libro è stato un salto nel vuoto, non sapevo assolutamente cosa aspettarmi.
Una cosa che preferisco avvenga durante la lettura di un testo, è che io non sappia nulla della trama. Trovo che in questo modo io possa rimanere decisamente più colpita. Infatti quello che voglio un libro mi faccia è che mi entri dentro, fino a incidere dentro la mia anima qualcosa, qualsiasi cosa che, però, mi lasci un segno.
L'unica cosa che sapevo quando ho tenuto nelle mie mani questo libro è che non sarei mai e poi mai potuta rimanere delusa da questa lettura.
E a distanza di qualche mese dalla conclusione della lettura, mi ritrovo felicemente ad affermare che Kundera non ha fallito.
Il racconto inizia con una domanda posta dall'autore: "Ma davvero la pesantezza è terribile e la leggerezza meravigliosa?"
Per rispondere a questo quesito, Kundera, ci racconta la storia di una coppia formata da Tomás e Tereza.
I due sono completamente opposti. Tereza tende a vivere la vita con pesantezza, non tralascia nulla. Tomás invece, si lascia abbandonare al piacere della totale leggerezza.
Con questi stili di vita differenti l'autore, mettendoci davanti ai problemi che devono affrontare a causa delle loro diversità, ci offre tutti gli spunti necessari per poter rispondere alla domanda iniziale.
Sono convinta che non ci sia una risposta giusta e una sbagliata.
La risposta la decidiamo noi tramite il nostro vissuto.
Io non sono una ragazza che vede le cose nere o bianche. Preferisco il grigio.
E anche la mia risposta al quesito posto da Kundera fa prevalere la mia preferenza per questo colore.
Io penso che ci sia il bisogno della leggerezza e anche della pesantezza. Tereza mi ha permesso di capire come la pesantezza possa farla cadere nella profondità della tristezza e del pessimismo, e questo le farà rischiare di rimanere sola.
Tomás, invece, mi ha fatto comprendere come la leggerezza possa farlo cadere nell' oblio della superficialità, facendogli dimenticare dei sentimenti non solo degli altri, ma anche dei suoi.
Ho apprezzato moltissimo lo stile di Kundera, le metafore e le similitudini mi hanno davvero colpita. Le ho trovate magnifiche, tant'è che alcune le ho persino riscritte in un mio quadernetto, perché lasciarle sottolineate nelle pagine del libro lo trovavo riduttivo.
Questo libro vi permette di vedere voi stessi e i volti degli altri in un modo completamente differente. Non esagero se vi dico che questo romanzo ha cambiato qualcosa dentro di me, penso e mi auguro in positivo.
Vi consiglio fortemente di intraprendere questa lettura, vi permette di riflettere su vari e profondissimi temi che vale la pena affrontare.
Dovessi dargli un voto da 1 a 10 penso gli darei il massimo.
Voi avete letto questo libro? Lo aggiungerete alla lista dei libri da leggere?