@ilDuca
Non capisco come alcune persone non si rendano conto del loro potenziale, e si accontentano
Una signora del mio paese, ormai in pensione, è stata una delle rare persone che ai suoi tempi ha scelto di studiare. Abitava in città, frequentava la facoltà di farmacia, era un esempio di emancipazione perché ai suoi tempo donne così erano ritenute di pico conto, perché andavano in città da sole, vivevano lì senza la supervisione dei genitori, funzionava così prima dalle mie parti. E mi dispiace, in un certo senso mi ha deluso, perché la vedo così diversa nel modo di pensare, così fine nei modi, non c'entra un cazzo con la realtà di qui, eppure dopo i suoi studi ha scelto di venirsi a condannare in questo paese, in un matrimonio infelice, lavorando sotto gli occhi pettegoli e giudicanti di gente ignorante. Io la ammiro molto, ma al tempo stesso non capisco com'è che non abbia puntato più in alto. Poteva andare a lavorare per importanti aziende, di queste diventare anche direttrice, o scegliere la carriera di ricercatrice o di docente universitaria, andarsene da qui e vivere il mondo, quello bello, che veramente merita. E invece eccola qui, in pensione, che annaffia le piante la mattina e guarda la tv, ha anche qualche nipotino... Solo io la vedo come irrealizzata? E come lei tante persone... Mi immedesimo, io come mi sarei sentito al loro posto. La risposta mi fa pensare...
È importante fare le giuste scelte, farle per noi, per cercare una condizione che si avvicini il più possibile alla felicità