@Holden_Caulfield
Quando ho notato la diffusione sempre maggiore dell'AI, il mio primo pensiero è stata una cosa del genere
Per essere precisi, il rischio che accadessero cose simili. Chiunque abbia un minimo di onestà intellettuale, è ben disposto ad ammettere questo rischio che riguarda soprattutto le donne. Non che gli uomini ne siano esenti, per carità, ma è oggettivo e incontrovertibile che perlopiù tale problema è di stampo femminile.
Quanto si dovrà attendere prima che una legge monitori e riduca queste cose? Quanto sarà lungo di dibattito sul fatto che ci sono già le leggi che possono tutelare le persone coinvolte (tutelare, si fa per dire) in questo vicende, senza capire che l'AI è una novità che ha bisogno di delineazioni chiare che tutelino effettivamente le vittime e possibilmente prevengano cose simili?
È vero che è già in continua evoluzione, ma si può benissimo fare un prospetto di cosa andrà evitato. Il rischio non è solo relativo al revenge porn, ma anche a cose molto più serie. Dalla politica a al lavoro, la protesta che ha scosso Hollywood nell'ultimo anno ne è la prova. Sceneggiatori e attori sono riusciti a concordare con major e produttori gli estremi per l'uso dell'AI. Mi è capitato su TikTok un video dei doppiatori italiani di Rick e Morty che spiegano il rischio che comporta per loro l'AI, dopo aver visto un episodio italiano di Rick e Morty creato e doppiato con AI in modo spaventosamente simile all'originale. Abbiamo tutti gli strumenti e le prove necessarie per iniziare un monitoraggio più dettagliato, sarebbe il caso di iniziare.
L'altra riflessione che voglio fare però riguarda un'altra branca, una cosa ovvia che però su questo sito non può essere detta per non urtare gli animi.
Nasce uno strumento innovativo, e tra i primi usi che se na fa, ovviamente c'è il porno. Ma è preoccupante perché per molti l'AI è diventato l'ennesimo strumento per aggirare il consenso. In un'epoca con OnlyFans, hentai online, animazioni porno gratis, porno amatoriale gratuito e prostituzione in gran parte sdoganata, si avverte la necessità di usare facce di persone reali e coinvolgerli in video o foto pornografici senza il loro consenso. Ovunque ci si giri c'è nudità e porno consensuale, disponibile a uso e consumo gratuito, eppure non basta.
Non c'è nulla che separi questa tendenza dell'AI da tutta questa pornografia gratis a parte in consenso. Ho letto di persone che reputano una stronzata la cultura dello stupro, eppure ci sono segni della sua esistenza ovunque.
A pochissimi uomini verrà fatto questo, come a tantissime donne. Il minimo di fama, di notorietà e se non ti spogli tu, ci penseranno loro. Se non giri un porno, loro ti costringeranno a farlo.
C'è Belle Delphine su PornHub, però loro preferiscono farlo con Taylor Swift, o peggio ancora con una ragazza che conoscono.
Entrato in possesso di un simile strumento, quanti uomini hanno deciso di usare la pornografia per umiliare delle donne o segarcici sopra, nonostante il materiale disponibile e consensuale?
Per me sta tutto in questo frangente, qui si vede quanto è profondo il problema culturale. Dovevamo capirlo dalla quantità di adesioni al gruppo Telegram del video dello stupro di Palermo, dovevamo capirlo dallo stupro di Palermo. Di Caivano. Dalle reazioni a questi casi. Dovremmo capirlo dai gruppi di revenge porn, dalla quantità di seguaci di sessodrogapastorizia nonostante il passato di revenge porn che lo perseguita.
C'è un problema culturale con l'immagine della donna. La si vuole ancora prevaricare con ogni mezzo possibile, e sono gesti così naturali e radicati nella nostra mentalità che non riusciamo neanche a considerarlo granché. Ce ne dimentichiamo subito, relegandolo a casi isolati quando lo scordarello si mangia in gruppo.
Sappiamo bene che questa AI per le donne sarà molto più pericoloso. Chediamoci perché, al posto di additare me perché ho osato fare l'osservazione.