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1982: LIII Gran Premio d'Italia - Arnoux, il guastafeste
- Data: 12/09/1982 ☀️
- Circuito: Monza
- Percorso: 5,800 chilometri
- Distanza: 52 giri, 301,600 chilometri
- Pole position: 🇺🇸 Mario Andretti (Ferrari)
- Giro Veloce: 🇫🇷 René Arnoux (Renault) in 1'33"619
- Vincitore: 🇫🇷 René Arnoux (Renault)
- Vettura: 🇫🇷 Renault RE30B
Dopo i problemi fisici patiti da Tambay a Digione e l’esiguo vantaggio della scuderia in classifica, la Ferrari sente che deve proteggere la propria leadership e il Drake, senza indugio, decide di affidare ad Andretti la macchina numero 28 per le ultime due gare del campionato.
L’ imperativo per l’italoamericano è vincere o almeno fare dei punti pesanti per far vincere il titolo costruttori alla Ferrari.
Una settimana prima del GP d’Italia 1982, Andretti sbarca in Italia ed è accolto con calore e simpatia: gli italiani non lo hanno dimenticato e gli vogliono ancora bene addirittura dopo i test a Fiorano il bene diventa amore a suggello dei tempi velocissimi fatti segnare sul circuito di casa.
Sul circuito di Monza, fin dal venerdì, si registra il tutto esaurito, il folto pubblico esplode con un grido di gioia quando all’orizzonte appare una rossa, non importa chi sia il pilota, ma la monoposto italiana è oggetto di un amore smisurato che lascia esterefatti sia i piloti che il team.
Tambay, ancora convalescente per i dolori cervicali patiti a Digione, strappa il miglior tempo battendo il record del circuito, davanti a Piquet e Prost.
Andretti ha deciso di sfruttare la giornata del venerdì per settare al meglio la macchina per la gara ed abituarsi al motore turbo di Maranello.
Al sabato, l’italo americano, promette ai tifosi che il tempo fatto segnare venerdì verrà migliorato e che una Ferrari sarà in prima fila.
Quando Piquet con la Brabham BMW ottiene il miglior tempo, tra il pubblico aleggia un po’ di malumore poi Tambay con un gran giro avvicina il tempo del brasiliano portandosi in prima fila.
Ecco Andretti!
Dopo il giro di lancio, l’italoamericano è l’unico a far meglio del brasiliano conquistando la sua diciottesima e ultima pole position.
Col presidente Pertini in tribuna, la gara prende il via con Andretti che viene bruciato subito proprio da Piquet e Tambay che arrivano nell’ordine alla prima variante.
A metà del primo giro il francese della Ferrari, tra le urla dei tifosi e del presidente, prende il comando della corsa.
La “27” in testa dura poco meno di un giro, Arnoux in scia con una staccatona alla variante gli sfila il comando e va in testa senza essere mai più ripreso.
L’altra Renault si deve fermare quasi subito mentre Tambay, durante la gara comincerà a risentire dei dolori cervicali e decide di accontentarsi della piazza d onore, Andretti, in crisi con l’accelleratore, decide di non forzare la meccanica e si accontenta del gradino più basso del podio
Un podio tutto ferrarista, infatti la scuderia italiana, proprio alla vigilia del gran premio ha annunciato che Arnoux affiancherà Tambay per la stagione 83 e qualora Pironi riuscisse a tornare, la Ferrari allestirebbe una terza vettura per lo sfortunato pilota francese.
Il risultato monzese, in pratica, consegna il titolo costruttori a Maranello restituendo alla Ferrari solo un mesto sorriso.
🇫🇷 Renault RE30B - Progettista: François Castaing; Telaio: monoscocca in alluminio; Motore: Renault EF1 1.5 l V6 turbo; Potenza: 540 CV; Trasmissione: Hewland FGA 400 a 5 rapporti; trazione: posteriore; Lunghezza: - mm; Larghezza: - mm; Passo: 2.730 mm; Peso: 585 kg; Gomme: Michelin; Carburante: ELF; Risultato: 01 h 22'25".734