Uomo di 25 anni
Mercedes 300 SL "Gullwing". La musa.
Semplicemente una delle auto sportive più spettacolari e desiderate di tutti i tempi. Sviluppata nel 1952 come auto da corsa, la Mercedes 300 SL (W 194, dove SL sta per "Sport Leicht", ossia "Sportiva leggera") dominò i circuiti di tutto il mondo e ottenne importanti vittorie alla 24 ore di Le Mans, a Berna, al Nürburgring e all’impegnativa Carrera Panamera. Poco dopo, grazie anche all’interesse di Maximilian E. Hoffman, importatore del Marchio per gli Stati Uniti orientali, venne sviluppata la versione stradale, destinata a una clientela particolarmente esigente che cercava grande sportività e massimo lusso. Dal punto di vista motoristico, la 300 SL Ali di gabbiano montava il propulsore 6 cilindri in linea di 3 litri di cilindrata M198, derivato da quello della Typ 300, seppur indirettamente. Tale motore è stato il primo ad utilizzare l’alimentazione ad iniezione su una vettura stradale. L’impianto di iniezione meccanica, in questo caso di tipo diretto, venne sviluppato in collaborazione con la Bosch.L’idea di questo nuovo tipo di alimentazione venne suggerita da Hans Scherenberg, brillante ingegnere già in forze presso la Daimler-Benz Avio, cioè la sezione aeronautica della Daimler-Benz. Per quanto riguardava la trasmissione, questa si avvaleva di un cambio sincronizzato a 4 marce con frizione monodisco a secco ed un differenziale autobloccante ZF. Le sospensioni erano a ruote indipendenti: l’avantreno era a quadrilateri e barra stabilizzatrice, mentre il retrotreno era a semiassi oscillanti con articolazione unica e bracci longitudinali. Quest’ultima soluzione, che ha caratterizzato la produzione di tutte le 300 SL con carrozzeria coupé, si rivelò poco adatta ad una vettura sportiva del suo rango e venne sostituita dal 1957 con l’arrivo della roadster. Su entrambi gli assi vennero montate anche molle elicoidali ed ammortizzatori idraulici.
L’impianto frenante era a quattro tamburi alettati ed in lega di alluminio, con circuito idraulico e servofreno. Completa il quadro tecnico lo sterzo a circolazione di sfere.Le prestazioni della 300 SL erano notevoli per l’epoca: la velocità massima era compresa tra i 220 ed i 258 km/h, a seconda del rapporto al ponte, che era possibile scegliere tra cinque diverse varianti. A metà degli anni cinquanta, tale caratteristica era prerogativa solo di auto da competizione e mai era successo di poterle avere in una vettura stradale. E infatti, sia pure per breve tempo, la 300 SL Ali di gabbiano poté vantare il record di automobile di serie più veloce al mondo. Riguardo l’accelerazione, la vettura raggiungeva da ferma i 100 km/h in 10 secondi. Per quanto riguardava i consumi, la 300 SL coupé percorreva mediamente 100 km con 17 litri di carburante. La particolare struttura fisica del corpo vettura della 300 SL obbliga chi sale a bordo a scavalcare letteralmente la soglia d’accesso all’abitacolo, decisamente molto alta a causa dell’ingombro notevole del telaio tubolare lungo le fiancate. Una volta entrati bisognava lasciarsi ricadere sul sedile. Insomma, bisognava avere una certa predisposizione fisica, fatto che poteva avere ripercussioni sulle vendite della vettura, secondo la Casa tedesca. Inoltre, fu Max Hoffmann a far notare ai vertici Daimler-Benz come una simile modalità di accesso all’abitacolo potesse risultare scomodo per una signora che avesse indossato una gonna. Fun fact: è ad oggi l'auto battuta all'asta col prezzo più alto, ben 135 milioni di euro