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27/07/2024 alle 23:00

1990: Coca-Cola 61º Gran Premio d'Italia - Finalmente Senna

1990: Coca-Cola 61º Gran Premio d'Italia - Finalmente Senna

- Data: 09/09/1990 ☀️

- Circuito: Monza

- Percorso: 5,8 chilometri

- Distanza: 53 giri, 307,4 chilometri

- Pole position: 🇧🇷 Ayrton Senna (McLaren)

- Giro Veloce: 🇧🇷 Ayrton Senna (McLaren) in 1'26"254

- Vincitore: 🇧🇷 Ayrton Senna (McLaren) (McLaren)

- Vettura: 🇬🇧 McLaren MP4/5B

Il 9 settembre 1990 va in scena, a Monza, la dodicesima prova del mondiale di Formula Uno.

Il circus che arriva in Brianza è in pieno fermento: la decisione di Mansell di ritirarsi dalle competizioni ha alimentato e confuso il mercato piloti.

I meglio informati danno Capelli ormai prossimo alla rossa, mentre la Ferrari, neanche troppo velatamente sta puntando su Alesi, che in un momento di euforia, aveva già firmato per Williams.

Al venerdì in pista va in scena un duello Italia Inghilterra, con Ferrari e McLaren a sfidarsi sul filo dei millesimi. Vista la situazione di quasi stallo, il Ds della squadra italiana, Cesare Fiorio, si raccomanda al partente Mansell di far di tutto per aiutare Prost commettendo l’errore di prometterli una vittoria entro la fine del campionato.

Al sabato la lotta per la pole si accende accompagnata dall’entusiasmo dei tifosi che con toni trionfalistici salutano la pole provvisoria di Prost ottenuta con un millesimo di vantaggio su Berger.

Nemmeno il tempo di festeggiare che Senna batte tutti e ottiene la quarantanovesima pole in carriera.

In seconda fila Berger e Mansell promettono battaglia ma soprattutto di aiutare i propri capi squadra. Quinto un sempre più sorprendente Alesi che continua a mandare messaggi d’amore alla rossa.

La domenica del GP d’Italia 1990, poco prima della gara, Senna è teso, a Monza non ha mai vinto e in cuor suo farebbe qualsiasi cosa pur di riuscirsi, al suo fianco Prost non lo fa stare tranquillo, il francese con una macchina perfetta e imbattibile perfino per lui: ma la Ferrari a Monza è perfetta?

Allo scattare del semaforo il brasiliano tiene la prima posizione mentre Prost, troppo prudente in avvio, viene infilato da Berger e Alesi.

Mentre i primi transitano sul traguardo, Warwick va largo alla parabolica ad oltre 250 km/h e finisce per picchiare violentemente contro il guard-rail; dopo l’impatto, la macchina striscia capovolta per parecchie centinaia di metri sull’asfalto, evitata per miracolo dalle vetture che seguivano.

Il pilota inglese della Lotus motorizzata Lamborghini ne esce incolume da quell’incidente, ma la cosa curiosa è stata la sua corsa nella pit-lane per salire sulla vettura di riserva, tra lo stupore generale tutti, prendendo parte così alla ripartenza della corsa, interrotta subito dopo l’incidente.

Il secondo via è una fotocopia del primo solo Alesi rischia troppo e finisce in testacoda alla prima chicane.

Al ventesimo giro Senna è primo con due secondi su Berger e poco più di 3 su Prost ma, un giro dopo, la McLaren “28” ha un indecisione alla roggia e, salutato dal pubblico con un boato fragoroso, subisce il sorpasso di Prost.

La gara si avvia stancamente senza emozioni alla conclusione con Senna che vince, davanti a Prost, il suo primo Gran Premio d’Italia e conquista il suo quarto e ultimo Grand Chelem della carriera.

Il vero evento però non è tanto la vittoria del brasiliano ma la presunta pace, incitata dai giornalisti, tra Prost e Senna che sembrano voler mettere una pietra sopra sul passato e promettersi una sfida corrette e avvincente nelle restanti quattro gare.

A quel punto Prost si alza e stringe la mano di Senna che ricambia con poca convinzione guardando altrove.

🇬🇧 McLaren MP4/5B - Progettista: Neil Oatley; Telaio: Monoscocca in fibra di carbonio e kevlar; Motore: Honda RA109-E; Potenza: 670 CV; Trasmissione: Cambio manuale meccanico Mclaren, 6 rapporti + Retromarcia, trasversale; trazione: posteriore; Lunghezza: 4.496 mm; Larghezza: 2.134 mm; Passo: 2.895 mm; Peso: 500 kg; Gomme: Goodyear; Carburante: Shell; Risultato: 01 h 17'57".878

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