@Vitupero
Diocesi di Anagni-Alatri

Diocesi di Anagni-Alatri- Dioecesis Anagnina-Alatrina- Chiesa latina- Regione ecclesiastica Lazio- Vescovo Ambrogio Spreafico- Vicario generale Alberto Ponzi- Vescovi emeriti Lorenzo Loppa- Presbiteri 48, di cui 35 secolari e 13 regolari (1.856 battezzati per presbitero)- Religiosi 14 uomini, 146 donne- Diaconi 4 permanenti- Abitanti 91.583- Battezzati 89.108 (97,3% del totale)- Stato Italia- Superficie 787 km²- Parrocchie 56 (3 vicariati)- Erezione V secolo (Anagni), VI secolo (Alatri) in plena unione dal 30 settembre 1986- Rito romano- Cattedrale Santa Maria Annunziata- Concattedrale San Paolo- La diocesi di Anagni-Alatri (in latino Dioecesis Anagnina-Alatrina) è una sede della Chiesa cattolica in Italia immediatamente soggetta alla Santa Sede appartenente alla regione ecclesiastica Lazio. Nel 2022 contava 89.108 battezzati su 91.583 abitanti. È retta dal vescovo Ambrogio Spreafico. La diocesi comprende, oltre alle città di Alatri e Anagni, vari comuni compresi nella provincia di Frosinone (Trevi nel Lazio, Fiuggi, Piglio, Fumone, Acuto, Filettino, Morolo, Sgurgola, Torre Cajetani, Trivigliano, Vico nel Lazio, Guarcino, Collepardo) e, in misura minore, nella città metropolitana di Roma Capitale (Carpineto Romano, Gorga, Vallepietra). Appartiene alla diocesi inoltre la località di Porciano, frazione di Ferentino e un tempo comune autonomo. Sede vescovile è la città di Anagni, dove si trova la cattedrale di Santa Maria Annunziata. Ad Alatri, invece, sorge la concattedrale di San Paolo.

La basilica cattedrale di Santa Maria Annunziata è il principale luogo di culto cattolico di Anagni, in provincia di Frosinone, sede vescovile della diocesi di Anagni-Alatri; ha la dignità di basilica minore. La costruzione della Cattedrale, realizzata per volere del vescovo Pietro da Salerno, risale agli anni 1072-1104.<br /> Secondo la leggenda, il vescovo Pietro fu inviato a Costantinopoli come legato pontificio e durante il soggiorno, come gli era stato già preannunciato in sogno dalla Vergine Maria, guarì l’imperatore bizantino Michele VII da un morbo improvviso grazie all’intercessione di san Magno. Grato per il miracolo ottenuto, l’imperatore di Bisanzio fu molto generoso con il vescovo guaritore, tanto che questi riuscì, una volta tornato ad Anagni, a completare i lavori di realizzazione della Cattedrale. Religione cattolica di rito romano- Titolare Maria Annunziata- Diocesi Anagni-Alatri- Stile architettonico romanico, gotico- Inizio costruzione 1072- Completamento 1104.

Ambrogio Spreafico- vescovo della Chiesa cattolica- Titolo Frosinone-Veroli-Ferentino, Anagni-Alatri- Incarichi attuali Vescovo di Frosinone-Veroli-Ferentino (dal 2008), Vescovo di Anagni-Alatri (dal 2022)- Incarichi ricoperti Rettore della Pontificia università urbaniana (1997-2003; 2005-2008), Vescovo coadiutore di Frosinone-Veroli-Ferentino (2008)- Nato 26 marzo 1950 (74 anni) a Garbagnate Monastero- Ordinato presbitero 12 aprile 1975- Nominato vescovo 3 luglio 2008 da papa Benedetto XVI- Consacrato vescovo 26 luglio 2008 dal cardinale Tarcisio Bertone. Secondo la tradizione araldica ecclesiastica cattolica, lo stemma di un Vescovo è tradizionalmente composto da: uno scudo, che può avere varie forme (sempre riconducibile a fattezze di scudo araldico) e contiene dei simbolismi tratti da idealità personali, o da tradizioni familiari, oppure da riferimenti al proprio nome, all'ambiente di vita, o ad altro; una croce astile a un braccio traverso, in oro, posta in palo, ovvero verticalmente dietro lo scudo; un cappello prelatizio (galero), con cordoni a dodici fiocchi, pendenti, sei per ciascun lato (ordinati, dall'altro in basso, in 1.2.3.), il tutto di colore verde; un cartiglio inferiore recante il motto scritto abitualmente in nero. In questo caso si è scelto uno scudo di foggia gotica, classico e frequentemente usato nell'araldica ecclesiastica e una croce trifogliata in oro. Blasonatura dello stemma: "Troncato d'argento e d'azzurro: nel 1° al libro aperto al naturale, caricato delle lettere A e Ω di rosso; nel 2° al monte di tre cime d'oro, movente dalla punta". Il motto: DEI VERBUM AUDIENS Le parole del motto episcopale di Mons. Spreafico si rifanno alla Costituzione Dogmatica "Dei Verbum" del 18 novembre 1965, uno dei documenti fondamentali del Concilio, il praeconium salutis, che accompagnerà fin dall'inizio lo studio e l'insegnamento della Bibbia da parte di Mons. Ambrogio. Il libro aperto con le lettere Alpha e Omega ("Io sono il Principio e la Fine, l'Alpha e l'Omega" - Ap 21, 6) rappresenta la Parola di Dio, il "Dei Verbum" e costituisce un chiaro richiamo al motto di Mons. Spreafico per sottolineare l'esperienza di biblista ed identica, inoltre, i fondamenti primi del suo programma pastorale. L'argento è il "metallo" che simboleggia la trasparenza, quindi la Verità, l'autentica Verità racchiusa nella Parola di Dio che ci reca il Suo messaggio d'amore e di salvezza. L'azzurro è il colore simbolo della incorruttibilità della volta celeste, delle idealità che salgono verso l'alto; rappresenta il distacco dai valori terreni e l'ascesa dell'anima verso Dio; su questo campo si stagliano i tre monti che rappresentano le tre antiche diocesi: Frosinone, Veroli e Ferentino.<br /> I monti sono in oro, il metallo più nobile, simbolo quindi della prima Virtù, la Fede: infatti è grazie alla Fede che possiamo comprendere il messaggio d'amore del Padre.