Uomo di 24 anni
Instagram ha deciso di non permettermi più di commentare, quindi condivido con voi l'ultimo commento che volevo condividere in una pagina.
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Ritengo che ogni individuo debba essere trattato con lo stesso rispetto, indipendentemente dal suo livello di istruzione. Se una persona esprime opinioni su un argomento in cui ho una formazione specifica, è mio dovere confrontarmi con essa in modo educato e aperto. Anche se qualcuno dovesse affermare, ad esempio, che "la Terra è un cubo", non lo deriderei né gli impedirei di esprimersi, ma cercherei piuttosto di comprendere le sue ragioni. Ogni idea, per quanto errata o parziale possa apparire, nasce da un percorso di osservazioni e deduzioni, e merita di essere ascoltata.
Il possesso di una laurea non conferisce un’autorità assoluta sul sapere. Una persona può coltivare la propria conoscenza attraverso anni di studio autonomo e raggiungere un livello culturale notevole. Tuttavia, l'università assume un ruolo essenziale in ambiti in cui è necessario garantire competenze certe, come nel caso della medicina. Leggere innumerevoli testi medici può senz'altro arricchire la propria comprensione, ma senza una certificazione che attesti una reale preparazione, è ragionevole diffidare di chi pretende di dare consigli medici. Non perché il suo sapere sia necessariamente errato, ma perché, trattandosi di questioni vitali, è fondamentale affidarsi a chi possiede un riconoscimento ufficiale delle proprie competenze.
Tuttavia, nemmeno un titolo accademico garantisce infallibilità. La conoscenza scientifica si costruisce attraverso il confronto tra esperti e l’analisi rigorosa delle prove. Se qualcuno afferma, ad esempio, che "i vaccini causano l’autismo", la prima reazione non dovrebbe essere il rifiuto a priori né l’accettazione cieca, ma la ricerca di fonti affidabili e il confronto con il consenso scientifico. La scienza non è il frutto delle convinzioni di un singolo, ma il risultato di un metodo condiviso e verificabile.
Ogni individuo, purché sia in grado di leggere e comprendere un testo, ha il sacrosanto diritto di esprimere il proprio pensiero. E se non ha gli strumenti per comprendere un concetto, è dovere di chi ne ha le competenze spiegarglielo con pazienza e chiarezza.
Non possiamo essere esperti in ogni campo, ma abbiamo tutti il diritto di sviluppare opinioni, giuste o sbagliate che siano. L’essenziale è non ricorrere all’attacco personale, né svalutare il livello di istruzione o l’intelligenza altrui. Piuttosto, occorre porre le giuste domande, stimolare il ragionamento e favorire un confronto costruttivo. Può sembrare un’impresa ardua, ma anche la persona più convinta che la Terra sia piatta, con il tempo e il dialogo, si ricrederà. Il segreto sta nella pazienza, nella volontà di comprendere e nel rispetto reciproco.