@Quiquern
Io non capisco
Per la mia famiglia rimango sempre quella che non conta nulla, che non fa niente e che fa un lavoro facile. Ho iniziato a settembre e non ne ho mai perso un fottuto giorno, né quando stavo male né quando mj toccavano 10 ore di seguito anche per un paio di giorni consecutivi. Perché io, se sto male, a lavoro devo andarci lo stesso. E credetemi che purtroppo dolori fisici ne ho sempre, oltre quelli cronici. Mai mi sono lamentata di niente. Mai mai mai.
Amche quando mi avvisava all'ultimissimo quando dovessi lavorare o no
Che oltre alla bimba un'occhiata alla nonna 94enne devo pur darla. Però la considerazione che la mia famiglia ha di me è comunqje quella della nullafacente e della cogliona. E io non ce la faccio perché mi fa così male. Tra pochj giorni c'è una cerimonia importante e io non ho dato disponibilità a lavoro. Dopo 4 mesi è il primo giorno che chiedo libero e non ho intenzione di chiederne altri. L'ho chiesto perché almwno starò bene e potrò salutare due amici che poi non vedrò più. Perché io con la testa bene non sto, ma ai miei sembra solo importare di quanto perdo in termini di guadagno e di "fiducia" per un giorno. Dopo che anche quando non mi reggevo in piedi andavo a lavorare. A quanto pare per mia sorella se uno non sta a spaccare legna tutto il giorno non sta lavorando. E per i miei lo stesso. E davvero, ne sono dispiaciuta,perché ogni cosa che faccio non è maj abbastanzs,non va mai bene. Io sto male e a nessuno fotte niente. Lo so io tutto qjello che mj porto dentro da sempre. Eppure rimango solo "una testa di cazzo" e "una che va a fare la cogliona di là"
Stavo lavorando ad un ritratto, per esercitarmi sul chiaroscuro,non è male per ora ma non mi convincono naso e occhi. Gli occhiali e il cappello invece sono usciti bene. Ho disegnato sempre e solo animali, da un po' cerco di migliorarw anche in altro. Mi aiuta a non pensare a tutto il resto