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30/11/2024 alle 14:31

I santi di oggi 30 novembre:

I santi di oggi 30 novembre:

nome Sant'Andrea- titolo Apostolo- nascita 6 a. C., Betsaida- morte 30 novembre 60, Petrasso- ricorrenza 30 novembre- Santuario principale Basilica di Sant'Andrea Apostolo (Patrasso)- Attributi Croce decussata, pesci, rete da pesca- Patrono di Pontelongo, Ula Tirso, Villanova Truschedu, Sarzana, Diocesi di Amalfi, Cava de' Tirreni, Diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza, Grecia, Romania, Russia, Scozia,Alfero, Amalfi, Gallicano nel Lazio, Andrano, Attimis, Basiliano, Brunate, Bagnara di Romagna, Castel Maggiore, Modolo, Castelnuovo Don Bosco, Marciano della Chiana, Chiusa, Civo, Crespadoro, Curinga, Vena di Maida, Dugenta, Empoli, Fino del Monte, Gonnesa, Gricignano di Aversa, Guardia Piemontese, Jelsi, Mairano, Meldola, Giave, Monte del Lago, Montecarlo, Montespertoli, Malegno, Mossa, Parghelia, Paliano, Paolisi, Pescorocchiano, Pienza, Pompiano, Portogruaro, Pozzuolo del Friuli, Venzone, Presicce, Sant'Andrea Apostolo dello Ionio, Sangiano, Sant'Andrea di Conza, Sant'Andrea Frius, Sarzana, Sedini, Sennariolo, Sirignano, Soiana Sommacampagna, Suisio, Tombolo, Tortolì, Trebiciano, Trequanda, Trissino, Veggiano, Levanto, Milo, Labico, Bordeaux, Celle, Edimburgo, Luneburgo, Saint Andrews, Weißenburg in Bayern, Zurigo, Aunat, Wolfenbüttel; Fabbricanti di corde, paralitici, pescatori, pescivendoli, giovani donne che cercano marito, contro i crampi, dissenteria, gotta, paralisi, erisipela e torcicollo- Il paganesimo della Roma imperiale con tutte le seduzioni e le lusinghe della sua brutale sensualità avvolgeva con funeste ed insidiose spire il popolo ebreo, che attendeva con fede incrollabile l'Emmanuele, colui che sarebbe stato la salvezza d'Israele. Ed ecco squillare nel deserto della Giudea la voce ammonitrice del Battista, che chiamava i popoli alla penitenza, perché il Messia promesso da Dio era per apparire. Attratto dalla sua ispirata parola, Andrea, pescatore di Betsaida, divenne suo discepolo. Allorché il Battista, vedendo passare il Messia, gridò agli astanti: « Ecco l'Agnello di Dio, ecco colui che toglie i peccati del mondo », Andrea era presente e segui Gesù Cristo con un suo compagno. Il Redentore, appena si accorse dei due, si rivolse a loro e disse: « Chi cercate? ». « Maestro, risposero quelli, dove abiti? ». « Venite e vedrete », rispose Gesù.

Ed andarono quei fortunati discepoli, e videro non solo la semplice abitazione del Salvatore, ma furono così bene istruiti che si convinsero d'aver trovato veramente il Messia, come aveva loro annunciato Giovanni. Un altro giorno Gesù vide Andrea mentre con Pietro suo fratello pescava nel mare di Galilea e disse loro: « Venite dietro di me e vi farò pescatori di uomini »; e quelli lasciate le reti lo seguirono. Da quel giorno il nostro Apostolo non abbandonò più il suo Maestro. Venuto il giorno della Pentecoste, Andrea ripieno di Spirito Santo andò ad annunciare il nuovo Messia fra i popoli. Passò nella Frigia, nell'Epiro e nella Tracia dovunque le genti accorrevano per ascoltarlo. Proseguendo il suo apostolato fra pericoli ed ostacoli senza fine, giunse a Patrasso in Acaia, ove sparse in abbondanza la dottrina di Cristo. Ma a contrastare la sua attività sorse il superbo console romano Egea che, geloso del potere e timoroso di spiacere all'imperatore, cominciò a perseguitarlo. Il Santo non cedette, ma rivoltosi a quel prepotente pagano gli disse: « Tu che sei giudice degli uomini, sappi che sarai il ludibrio del demonio, se non riconosci in Gesù il giudice di tutti ». Preso da sdegno Egea lo fece rinchiudere in un tetro carcere e condannò il grande Apostolo ad essere crocifisso. Somma gioia provò allora Andrea, che alla vista della croce esclamò: « Oh! buona croce, nobilitata dal contatto delle membra del Signore, da me desiderata, amata e lungamente ricercata! toglimi di mezzo agli uomini e rendimi al mio Maestro, affinché per tuo mezzo mi riceva, Egli che in te mi redense! ». Avvinto al rozzo legno per due giorni spasimò tra atroci dolori, esaltando il Signore e predicando Gesù Cristo al popolo. Poi la sua bell'anima volò in Paradiso a ricevere la duplice corona di martire e d'apostolo. La tradizione vuole che Andrea sia stato crocifisso su una croce a forma di X detta Croce decussata che successivamente prenderà il nome di "Croce di Sant'Andrea"; questa venne adottata per sua personale scelta, dal momento che egli non avrebbe mai osato eguagliare il Maestro nel martirio.

Sant’Andrea è il patrono dei pescatori, non solo perché praticava il mestiere ma anche perché fu colui che davanti alla folla affamata, indicò a Gesù il fanciullo che portava i cinque pani d’orzo e i due pesci, che vennero poi utilizzati nel miracolo della moltiplicazione. PRATICA. Compiamo con esattezza, giorno per giorno, i doveri del nostro stato. PREGHIERA. Supplichiamo istantemente la tua maestà, o Signore, affinché, come il tuo beato apostolo Andrea fu predicatore e pastore della tua Chiesa, così sia per noi perpetuo intercessore presso di te. MARTIROLOGIO ROMANO. Festa di sant'Andrea, Apostolo: nato a Betsaida, fratello di Simon Pietro e pescatore insieme a lui, fu il primo tra i discepoli di Giovanni Battista ad essere chiamato dal Signore Gesù presso il Giordano, lo seguì e condusse da lui anche suo fratello. Dopo la Pentecoste si dice abbia predicato il Vangelo nella regione dell'Acaia in Grecia e subíto la crocifissione a Patrasso. La Chiesa di Costantinopoli lo venera come suo insigne patrono.

nome San Galgano Guidotti- titolo Eremita- nascita 1148 circa- morte 30 novembre 1181, Chiusdino, Siena- ricorrenza 30 novembre, 3 dicembre- <br /> Canonizzazione 1185 (forse da Papa Lucio III)- Galgano nacque a Chiusdino (Siena) sua madre si chiamava Dionisia e suo padre Guido Guidotti. Secondo la leggenda, i suoi genitori volevano avere un figlio così tanto da chiedere all'arcangelo San Michele, ma quando nacque trascurarono molto la sua educazione cristiana ed ebbe una giovinezza tempestosa, piena di vizi e peccati. Galgano grande gentiluomo era destinato a diventare cavaliere medievale perché apparteneva ad una famiglia che aveva la funzione ufficiale di custodire l'ordine costituito dal vescovo di Volterra per la protezione della città e del distretto di Chiusdino. La morte di suo padre produsse in lui un grande cambiamento di vita; la sua conversione fu circondata da forti esperienze mistiche: si dice che l'arcangelo San Michele, patrono di Chiusdino, gli apparve nei sogni e lo convinse ad iscriversi alla "milizia celeste"; sette giorni dopo l'arcangelo lo accompagnò in un tempio dedicato a Maria e ai dodici apostoli e lo invitò a costruire una chiesa secondo quel modello. Attratto dal desiderio di soddisfare questo invito celeste, Galgano dovette affrontare l'opposizione di sua madre, che cercava di sposarlo con Polixena una ragazza di Civitella, un castello della Maremma toscana. Nel 1180, quando andò per incontrare la ragazza, sulla strada per la Maremma, il cavallo di Galgano si fermò e non c'era modo di farlo camminare. Galgano chiese al Signore di condurlo in un luogo dove potesse trovare la pace spirituale e improvvisamente il cavallo iniziò a camminare e lo condusse alla vicina collina di Montesiepi, dove si fermò. Quando arrivò sul posto, conficcò la spada in una roccia e si ritirò in un eremo, dove visse in silenzio, in penitenza e in preghiera, nonostante la volontà dei suoi parenti a tornare a vivere nel mondo e le forti tentazioni causate dalla solitudine. Le sue esperienze eremitiche furono esempio per molte persone, e furono l’occasione per fondare una nuova comunità monastica. Nel 1181, Galgano visitò Papa Alessandro III e ottenne l'approvazione per la sua fondazione. Durante la sua assenza, tre persone invidiose, che la tradizione identifica con alcuni monaci dell'Abbazia di Serena, giunsero a Montesiepi distruggendo l'eremo e la spada incastonata. Per intervento divino i tre furono puniti: uno cadde in un fiume ed annegò, un altro fu incenerito da un fulmine ed un terzo fu afferrato per un braccio da un lupo e trascinato via, ma si salvò invocando Galgano. La sua esperienza eremitica però non durò molto Galgano morì ad appena 30 anni a Volterra. L’importanza della sua figura spinse i Cistercensi e gli agostiniani di fare di lui un membro di ciascun ordine. Probabilmente perchè la sua comunità monastica da lui fondata, nel XIII secolo, aderisse all'ordine cistercense e alle comunità suffragane all'ordine agostiniano, si spiega così perchè appare come un santo di una di queste comunità religiose. Nella sua città c'è ancora una confraternita a lui dedicata, fondata nel 1185 probabilmente la più antica confraternita del cristianesimo tra quelle che esistono oggi. La sua tomba fu luogo di pellegrinaggio e fonte di grazie divine. Il culto si diffuse molto presto e nel 1185 papa Lucio III autorizzò la nomina di tre commissari per l’indagini sulla santità di San Galgano. Tuttavia non fu mai accertata la data esatta della canonizzazione.

nome San Giuseppe Marchand- titolo Sacerdote e martire- nome di battesimo Joseph Marchand- nascita 17 agosto 1803, Passavant, Francia- morte 30 novembre 1835, Heu, Vietnam- ricorrenza 30 novembre- Beatificazione Vaticano, 27 maggio 1900- Canonizzazione Vaticano, 19 giugno 1988 da papa Giovanni Paolo II- Giuseppe Marchand nacque a Passavant in diocesi di Besangon nel 1803 e divenne membro della Società delle Missioni Estere di Parigi spinto dal desiderio di convertire gli infedeli. Fu inviato come missionario in Cocincina (Vietnam) dove già esisteva una fiorente comunità cristiana che però era sottoposta alle angherie delle autorità governative. Qui padre Marchand nel 1833 si unì alla rivolta di Le Van Khoi, figlio del defunto governatore della regione, che mirava a deporre l'imperatore Minh Mang, crudele persecutore dei cristiani, per sostituirlo con il suo nipote cattolico My Dong. I ribelli riuscirono a impadronirsi della fortezza di Saigon e a conservarne il possesso per due anni contro le forze governative. Infine però dovettero arrendersi nel 1835 e fra gli arrestati vi fu anche padre Marchand che fu ucciso con il supplizio detto dei cento colpi il 30 novembre dello stesso anno. In tale data si celebra la sua memoria liturgica singola, mentre il 24 novembre egli è accomunato nella festa unitaria dei martiri vietnamiti che sono stati canonizzati nel 1984 dal papa Giovanni Paolo II. MARTIROLOGIO ROMANO. Presso Huê nell’antico An Nam, ora Viet Nam, san Giuseppe Marchand, sacerdote della Società per le Missioni Estere di Parigi e martire, che fu condannato al supplizio delle cento frustate sotto l’imperatore Minh Mang.

nome Beato Giovanni Garbella da Vercelli- titolo Sacerdote domenicano- nome di battesimo Giovanni Garbella- nascita 1205 circa, Mosso Santa Maria, Vercelli- morte 1283, Montpellier, Francia- ricorrenza 30 novembre- Giovanni Garbella nacque a Mosso Santa María (Vercelli). Studiò a Parigi e insegnò Legge a Parigi e Vercelli; Si unì ai Domenicani, tra i quali ricoprì diversi incarichi, l'ultimo dei quali quello di Maestro Generale (1264-1283). Per diciannove anni ricoprì questo incarico in modo molto distinto. Giovani era di statura piuttosto bassa (nella sua prima lettera ai fratelli si chiamava "povero ometto") e con un viso così allegro che, si dice, pretendeva che il suo assistente fosse sempre un frate severo e dall'aspetto imponente.<br /> Visitò e riformò instancabilmente i conventi del suo Ordine in tutta Europa, non dispensando mai durante i suoi viaggi dai digiuni ecclesiastici. San Gregorio X, poco dopo la sua elezione al pontificato, affidò a Giovanni e ai Domenicani il compito di fare la pace tra gli Stati italiani. Tre anni dopo, il Papa chiese al Beato di elaborare uno "schema" per il Secondo Concilio Ecumenico di Lione (1274). Al Concilio, Giovanni incontrò Girolamo di Ascoli (poi Niccolò IV), succeduto a San Bonaventura nella posizione di generale dei francescani. Entrambi scrissero insieme una lettera ai loro sudditi.<br /> Successivamente, la Santa Sede li inviò come mediatori tra Filippo III di Francia e Alfonso X di Castiglia. Questa non era altro che una continuazione del servizio di mantenimento della pace in cui si distinse Giovanni. Il beato fu uno dei primi propagatori della devozione al nome di Gesù, raccomandata dal Concilio di Lione come atto di riparazione per le bestemmie degli Albigesi. Il Beato Gregorio X scelse in particolare Giovanni come capitano dell'Ordine dei Predicatori, per diffondere quella devozione. Il beato scrisse subito a tutti i provinciali. Si decise che in tutte le chiese domenicane ci fosse un altare dedicato al Santo Nome di Gesù e che si formassero confraternite contro la blasfemia. Nel 1278, il Maestro Generale inviò un visitatore in Inghilterra, dove alcuni frati avevano attaccato la dottrina di San Tommaso d'Aquino, recentemente scomparso. Il beato incaricò il dottor Angelico (Tommaso d'Aquino) di occupare la cattedra di teologia a Parigi, poiché Sant'Alberto Magno non voleva accettarlo. Due anni dopo, Giovanni partecipò a un capitolo generale a Oxford. Come il suo predecessore, il Beato Umberto di Romans, il Beato rifiutò di accettare la dignità episcopale e una carica nella curia romana. Si dimise anche dalla carica di Generale dell'Ordine, ma le sue dimissioni non furono accettate, tanto che esercitò tale carica fino alla sua morte, avvenuta il 30 novembre a Monte Pesulano. Il suo culto fu approvato nel 1903 da San Pio X. MARTIROLOGIO ROMANO. A Montpellier in Provenza in Francia, beato Giovanni da Vercelli Garbella, sacerdote, che, Maestro Generale dell’Ordine dei Predicatori, raccomandò intensamente nella predicazione la devozione al Nome di Gesù.

nome Beato Federico da Ratisbona- titolo Confessore- nascita Regensburg, Baviera- morte 30 novembre 1329, Ratisbona, Baviera- ricorrenza 30 novembre- Beatificazione 1909 da papa Pio X- Le notizie su Federico sono piuttosto scarse, a parte ciò che è narrato in una breve biografia convenzionale pubblicata nel 1615. Nacque in una famiglia povera di Regensburg e in seguito entrò a far parte degli eremiti agostiniani, come fratello laico. La sua principale attività fu quella di falegname e fra i suoi compiti vi era quello di tagliare la legna da utilizzare come combustibile; era solito ringraziare Dio per averlo dotato di una grande versatilità per ogni lavoro. Esistono molti racconti fantastici che lo riguardano, tra cui uno che sostiene che ricevette la comunione dalle mani di un angelo. Tutte le informazioni documentate (la comparsa del suo nome nei calendari, la speciale collocazione della sua tomba e la designazione di beato) ci suggeriscono che i contemporanei avevano una grande considerazione di lui. Morì il 30 novembre 1329. MARTIROLOGIO ROMANO. A Ratisbona nella Baviera in Germania, beato Federico, religioso dell’Ordine degli Eremiti di sant’Agostino, che, solerte falegname, eccelse per fervore di preghiera, obbedienza e carità.

nome Beato Giuseppe Otin Aquiluè- titolo Sacerdote salesiano e martire- nascita 1901, Huesca, Spagna- morte 1936, Valencia, Spagna- ricorrenza 30 novembre- Nacque a Huesca e ben presto decise di andare a Campello (Alicante), per rispondere alla sua vocazione salesiana. Fu ordinato sacerdote nel 1928. Con il suo sorriso e il suo carattere attirava facilmente i giovani. Oltre agli studi a Carabanchel (Madrid), il resto della sua vita lo trascorse nella provincia di Alicante: Villena, Campello e Alcoy. Quando scoppiò la guerra civile, partì per Valencia e trovò rifugio in una città. Rimase lì finché non fu denunciato; in seguito scomparse e le sue traccia andarono perdute, si ritiene che sia morto martire a Valencia.<br /> MARTIROLOGIO ROMANO. A Valencia sempre in Spagna, beato Giuseppe Otín Aquilé, sacerdote della Società Salesiana e martire, che nella stessa persecuzione raggiunse il regno celeste invitto nella costanza della fede.

nome San Cuthberto Mayne- titolo Sacerdote e martire- nascita 1544 circa, Youlston, Cornovaglia, GB- morte 30 novembre 1577, Launceston, Australia- ricorrenza 30 novembre- Canonizzazione 25 ottobre 1970 da papa Paolo VI- Agli albori del diritto penale, fu fatta una distinzione legale tra sacerdoti "mariani", che erano stati ordinati in Inghilterra, e sacerdoti "seminaristi", ordinati al Collegio Inglese, fondato a Douai, nel 1568. Cutberto Mayne, nato a Youlston, vicino a Barnstaple, nel 1544, fu il primo sacerdote seminarista a morire per la sua fede. Cutberto fu cresciuto da suo zio, un sacerdote cattolico, come membro della Chiesa inglese, e istruito alla Grammar School, a Barnstaple; grazie all'influenza di suo zio, quando aveva solo diciassette anni, gli fu concesso il beneficio della parrocchia di Huntshaw, e due anni più tardi, fu ordinato sacerdote della Chiesa anglicana. Mentre si trovava a Oxford, dove studiò e conseguì una laurea in arte presso il St Alban's Hall (più tardi Merton College), incontrò due cattolici, il dott. Gregorio Martin ed Edmondo Campion, che a quel tempo era ancora protestante. In loro compagnia ben presto si convinse della verità del cattolicesimo romano e, sebbene inizialmente si tirasse indietro per paura di perdere il beneficio e i titoli, presto cominciò a tenere una corrispondenza sull'argomento con gli altri due, che si erano trasferiti a Douai. Sfortunatamente, una delle lettere finì nelle mani del vescovo di Londra, che mandò una persona di fiducia a cercare di rintracciare tutti coloro che erano nominati nella lettera. Cutberto in quel periodo era fuori sede, ma l'incidente lo spinse a prendere la sua decisione: rifiutò il protestantesimo e, nel 1573, entrò a Douai. Nell'aprile del 1576, dopo essere stato ordinato sacerdote e aver conseguito la laurea in teologia, fu rimandato in Inghilterra con S. Giovanni Payne (2 apr.). Ritornò a ovest, a Probo, vicino a Totnes, dove, in veste di economo, entrò a far parte della casa di Francis Tregian di Golden Manor; si sa poco sul suo ministero pastorale presso i dissenzienti della zona, ma tuttavia suscitò dei sospetti e, l'8 giugno 1577, Golden Manor fu saccheggiata da cento uomini armati, comandati dallo sceriffo capo della Cornovaglia, Richard Grenville. Gran parte degli abitanti della casa fu arrestata, incluso Cutberto, i cui documenti erano in ordine, ma quando si scoprì che portava al collo un agnus dei, fu portato al castello di Launceston e incatenato al letto in una cella lurida della prigione; alla festa di S. Michele, fu accusato di vari reati, in contravvenzione all'Atto di Supremazia, giudicato colpevole di tradimento e condannato a morte. Il processo attirò più attenzione del solito, non solo perché Cutberto era il primo sacerdote seminarista a essere processato, ma anche perché le prove erano puramente circostanziali e uno dei giudici, Jeffreys, non rimase per niente soddisfatto del risultato. Grenville aveva in effetti influenzato la giuria, per avere un verdetto di colpevolezza, e Jeffreys chiese una revisione del caso. Sebbene l'opinione pubblica fosse dalla sua parte, il Consiglio della Corona decise di non mutare la condanna, per suscitare il «terrore dei papisti», come monito per i sacerdoti provenienti dall'estero. Il 29 novembre, il giorno prima dell'esecuzione, dissero a Cutberto che sarebbe stato liberato se avesse prestato giuramento all'Atto di Supremazia; in risposta, prese una Bibbia, la baciò e disse: «La regina non è mai stata e non sarà mai il capo della Chiesa d'Inghilterra». Il 30 novembre fu portato su una lettiga al mercato di Launceston, dove però gli fu negato il permesso di pronunciare un discorso alla folla; quando le autorità provarono a fargli pressione per implicare nel reato Francis Tregian e suo cognato, sir John Arundell, Cutberto replicò: «Non so nulla di loro, a parte il fatto che sono uomini devoti e onesti, e per i fatti a mio carico, nessun altro a parte me stesso ne è a conoscenza». Dopo di che, lo impiccarono, ma era probabilmente già incosciente quando lo tirarono giù, vivo, per svolgere il selvaggio rituale di tirarlo e squartarlo.nCutberto è stato canonizzato da papa Paolo VI, nel 1970, come uno dei Quaranta Martiri d'Inghilterra e Galles (25 ott.). Esiste un suo ritratto contemporaneo all'Ashmolean Museum di Oxford; e una importante reliquia del suo cranio, recuperato a Launceston, dove fu inizialmente esposta, è ora conservata in Cornovaglia nel convento carmelitano di Lanherne. A Francis Tregian, invece, furono confiscate le proprietà terriere c trascorse quasi trent'anni in prigione, a causa del suo rapporto con Cutberto. Quando morì, nel 1608 a Lisbona, alle reliquie furono attribuiti dei miracoli. MARTIROLOGIO ROMANO. A Lanceston in Inghilterra, san Cutberto Mayne, sacerdote e martire, che, abbracciata le fede cattolica e ordinato sacerdote, esercitò il suo ministero in Cornovaglia, finché, condannato a morte sotto la regina Elisabetta I per aver reso di pubblico dominio una Lettera Apostolica, fu consegnato al patibolo, primo fra gli studenti del Collegio Inglese di Douai.

nome San Mirocleto- titolo Vescovo- nascita III secolo- morte IV secolo, Milano- ricorrenza 30 novembre, 3 dicembre- Vescovo di Milano, fu uno dei padri della liturgia e del canto ambrosiano. Frequentò il Concilio di Roma nel 313. Sant'Ambrogio di Milano lo nomina in diversi suoi scritti. MARTIROLOGIO ROMANO. A Milano, san Mirocléto, vescovo, che sant’Ambrogio ricorda tra i fedeli vescovi suoi predecessori.

nome San Taddeo Liu Ruiting- titolo Sacerdote e martire- nascita 1773 circa, Ku-Hien, Cina- morte 1823, Quxian, Cina- ricorrenza 30 novembre- Nacque a Ku-Hien, in Cina e fu ordinato sacerdote all'età di 35 anni, si dedicò a viaggiare con grande coraggio e fedeltà nella provincia di Zyu-Tuan, dove si prese cura pastoralmente dei fedeli e li incoraggiò nella loro persecuzione. Nel 1821 fu arrestato per la denuncia di un cristiano che era stato giudicato da un altro cristiano, e quindi voleva vendicarsi. Prima fu incatenato al sole per tutto il giorno e poi fu lasciato in prigione per diversi mesi perché la causa fosse ascoltata. Alla fine fu portato nella capitale della provincia, Tcheou-Tou, dove fu processato e condannato a morte per essere cristiano. E fu inviato al suo luogo di origine, Ku-Hien, dove dovette attendere la conferma della sua condanna a morte da parte dell'imperatore. Trascorse due anni in prigione tra pazienza e preghiera, si rifiutò di apostatare dicendo che era un prete e voleva essere fedele alla religione che aveva predicato. All'arrivo, la conferma imperiale fu portata al tempio del villaggio e lì fu strangolato in Quxian. MARTIROLOGIO ROMANO. In località Quxian nella provincia di Sichuan in Cina, san Taddeo Liu Ruiting, sacerdote e martire, strangolato in odio alla fede.

nome San Tugdual- titolo Vescovo e abate- nascita Galles- morte VI secolo, Tréguier, Francia- ricorrenza 30 novembre- Incarichi ricoperti Vescovo di Tréguier- Monaco gallese, chiamato “Pabu” (padre), tra i bretoni, trasferitosi in Bretagna, Francia, con la madre, le sorelle e altri parenti. La lingua celtica della Gran Bretagna era facile da capire per i parlanti galeici. Tugdual era un cugino del re di Dumnonia, Deroc, e lavorava per promuovere la fede nel dominio dei suoi parenti. Era abate mitred di Tréguier e abate di Trecor con il re Childeberto I. Patrono di Tréguier.<br /> MARTIROLOGIO ROMANO. Nella Bretagna in Francia, san Tugdual, detto Pabu, abate e vescovo, che fondò un monastero nel territorio di Tréguier.

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