@la_samu
storia di una tricotillomane- dal 2019 ad oggi. se volete farvi i cazzi miei e vedere i miei cape, guardate pure.
fino a inizio 2020 ero la classica ragazza riccia, con capelli che arrivavano anche fino al seno. avevo un rapporto un po' strano con i miei capelli: li detestavo, perché non riuscivo ad averli come volevo. della serie: il giorno dopo lo shampoo erano ultra crespi ed inguardabili. mettiamo in conto pure la poca autostima che avevo e la non consapevolezza dei prodotti per capelli.
a settembre 2019, proprio all'inizio dell'anno scolastico, inizio a strapparmi e tagliarmi i capelli. una tragedia, perché iniziarono a perdere senso. non avevano più una gravità, mi sentivo a disagio, mi sentivo esposta. allora ad aprile 2020 decisi di tagliarli a casa, pensando "se li taglio non mi viene voglia di strapparli". e così ovviamente non fu. da allora, non riuscii più a far crescere i capelli.
continuai a strapparli e persero ancora più senso, tanto da dover andare da una parrucchiera. ma continuai a strapparli, e i capelli erano tremendamente osceni. autostima ancora più bassa, iniziai a piangere lacrime amare per quello che avevo prima, e a rivalutare quanto in realtà fossi bella. iniziò così la mia tormenta.
a marzo 2021 mi rasai, un'esperienza mistica: sempre convinta di smettere di strapparli (spoiler dopo 24 ore ero già lì a strappare quei 2cm di capelli), feci questa nuova esperienza che sotto sotto ho sempre voluto provare. da allora, non riuscii a farli mai crescere più di tanto. conobbi rick, che mi aiutò a smettere di strapparmi i capelli, ma la cosa durò solo 24 giorni. il mio più grande record. ovviamente continuò la frustrazione nel non riuscire a smettere. da qui iniziarono anche i problemi con l'università ed in qualunque attività quotidiana che richiedeva un minimo di sforzo mentale, anche solo mettere il pigiama. depressione is coming.
i capelli continuavano a non avere senso, sembravano crescere ma fidatevi che dietro non avevano il minimo senso. era una situazione tragica, ma non ancora abbastanza, perché il peggio deve ancora arrivare.
ed eccolo qui il mio peggio. i buchi in testa. chi soffre di tricotillomania da tanti anni è in condizioni peggiori, me ne rendo conto, ma immaginate una ragazza caduta in depressione, già senza autostima, che si vede in una situazione decisamente fuori controllo. iniziò il periodo dei cappucci, dei cappelli, insomma una fuga dalla realtà che non riuscivo a sostenere.
la situazione rimase identica per tutto il 2022, anche se il mc e le nuove conoscenze che feci migliorarono pian piano, e poco a poco, la mia stabilità mentale. iniziai a farmene una ragione sui miei capelli. inizia un nuovo percorso di autoconsapevolezza.
fino a giugno 2023 i capelli praticamente smisero di crescere, o meglio non gliel'ho mai permesso a furia di strapparli e tagliarli. a fine maggio feci un incidente, di cui già ho parlato, che insieme alla terapia farmacologica iniziata da un paio di mesi aiutò a cambiarmi drasticamente. posai "per sempre" le forbici, i capelli iniziarono a crescere. continuai a strappare i capelli, sempre tanti ma sempre meno ore. iniziai a svolgere mansioni semplici, fino ad arrivare a riapprocciarmi all'università.
fino ad arrivare ad oggi, con la famosa foto presa da inse. i capelli sono ancora un po' caotici, perché ho iniziato a rifiutarmi di andare da una parrucchiera. inoltre uso ancora pochi prodotti, perché sono dannatamente pigra. ma la mia autostima aumentò: finalmente apprezzavo i miei capelli, come stavano bene con il mio viso. iniziai ad apprezzare pure la mia tricotillomania, perché nonostante sia un disturbo che mi abbia fatto dannare e nonostanti mi crei danni ancora oggi, se non fosse per lei io non sarei cresciuta. non sarei stata così dannatamente male da capire quanto in realtà è bella la vita e quanto sia importante vivere bene con sé stessi. nella speranza di tornare ad avere i capelli come una volta, mi godo il percorso che sto vivendo, ricordandomi che, quella forza di volontà che ho sempre detestato, mi può aiutare ad andare avanti. perché se voglio, sono capace di affrontare qualunque cosa.<br /> fine discorso cringe, chissà se inse me lo pubblica.