@Quiquern
Tra pochi giorni arriveranno quelli che forse mi faranno ancora più male
Dovrò passarli da sola, non per mia scelta sia chiaro
Non sono pronta sinceramente, perché mi viene male solo a pensarci, a tutto quanto
Dove ho sbagliato? A causa del pianto dopo il suo audio? O a causa del sogno in cui moriva? Gli avevo detto una cosa quando mi ero svegliata, alle 4 in lacrime, forse per quello. Ma non lo saprò mai
Così come la seconda canzone
E allora penso a come sia stato possibile
Io davvero non ho mai avuto un rapporto migliore di così con nessuno
Un rapporto che mi ha aiutato a rivalutare i miei rapporti più di una volta con le altre persone. E quanti ne ho chiusi...
Avanti ieri alla festa c'era pure Asia, all'inizio non mi ha salutato poi ha riiniziato a parlarmi come se niente fosse con tanto di "ci sentiamooo eh" col cazzo
Avevo smesso di parlare anche con un mio amico di qui, da quanto non lo parlo? Un anno e mezzo se non di più, perché l'ho persino tolto dai miei contatti. Ricordo che il mio caro amico una volta ci era rimasto un po' così, forse perché pensava che mi interessasse o mi fosse interessato quello scemo, ma non era mai stato così, non credo mi abbia mai creduto veramente, ma non saprò mai nemmeno questo
E avevo iniziato a limitare ancora di più i rapporti coi miei compagni di classe
E qui mi chiedo
Cosa differenzia un rapporto buono da uno no?
A parte le due persone che ovviamente si sentono sulla stessa lunghezza d'onda
Secondo me è proprio quel pizzico in più, quello in più che ognuno può e VUOLE (in maiuscolo perché non c'è il corsivo) dare all'altro
Oltre il tenerci, il voler bene, la fiducia è quell'accortezza particolare che ti permette un legame solido con un'altra persona
Se uno dovesse partire già prevenuto per ogni relazione con esterni che ha non ne uscirebbe più e andrebbe a finire in un loop
Non fidarsi all'inizio e 'selezionare' è giusto e quasi essenziale per la propria integrità mentale
Ma quando ormai un legame forte si è creato, partire prevenuti PENSANDO (ancora per il corsivo) che l'altro non dica la verità per non darti un dispiacere, supponendolo perché tu come fai a sapere con certezza che sia quello il motivo? O cosa pensa l'altra persona? Non si rischia di cadere nella superficialità così? Vedere tutto come i cavalli, con il paraocchi e né davanti al proprio naso né dietro, perché annebbiati dalle orde di pensieri di "ma mente per non farmi dispiacere" o "meglio non prenderla troppo sul serio o mi darà la bastonata poi"
Perché magari lei non ci penserebbe nemmeno, a darvela la bastonata
Di me ha detto che supponevo la realtà, io ne chiedo spiegazioni, ma davvero sono l'unica a farlo? Non è forse anche questo atteggiamento un supporre la realtà?
Sinceramente non mi importa la risposta, sapere se sono l'unica o meno non mi cambia, in questo caso il mal comune mezzo gaudio non conta
Né cerco un capro espiatorio
Perché lo sappiamo bene come finisce a volerne cercare uno, che poi il saggio indica lo stolto e stolti diventiamo tutti noi
Voglio solo che stia bene, in modo equilibrato e giusto, non così
E vorrei stare un poco bene anche io, perché anche se una parte di me pensa di meritarselo questo dolore, l'altra razionale lo sa che non è giusto, e continua a lottare per cercare di stare bene, seppur non avendo risultati da mesi
Nonostante fosse per il mio bene