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25/08/2024 alle 21:50

2019: 90º Gran Premio Heineken d'Italia - La carica dei 200mila

2019: 90º Gran Premio Heineken d'Italia - La carica dei 200mila

- Data: 08/09/2019 ☁️

- Circuito: Monza

- Percorso: 5,793 chilometri

- Distanza: 53 giri, 306,720 chilometri

- Pole position: 🇲🇨 Charles Leclerc (Ferrari)

- Giro Veloce: 🇬🇧 Lewis Hamilton (Mercedes) in 1'22"497

- Vincitore: 🇲🇨 Charles Leclerc (Ferrari)

- Vettura: 🇮🇹 Ferrari SF90

Il rosso Ferrari dall'Italia, tanto rosso, ma anche l'argento Mercedes dalla Germania e l'arancione per la Red Bull di Max Verstappen. Nel 2019 il Gran Premio d'Italia sfonda il record di 200.000 spettatori durante l'intero week-end, una marea multicolore che invade l'Autodromo di Monza. L'aumento di pubblico è dovuto innanzitutto ad una Formula 1 sempre più social, aperta ai giovani, ma il fattore principale è la fine del dominio incontrastato per la Mercedes. Le Frecce d'Argento sono ancora davanti a tutti, ma anche le avversarie tornano a dire la loro, cogliendo diverse occasioni. Verstappen vince in Austria e Germania, Leclerc vince in Belgio. La recente vittoria di Leclerc in Belgio è l'impulso decisivo per revitalizzare la marea rossa a Monza, poiché la configurazione delle vetture del Belgio è molto simile, la SF90 del monegasco può fare bene anche sul circuito brianzolo.

LE QUALIFICHE:

I piloti affrontano subito la pista: Pierre Gasly, che parte dal fondo della griglia per le penalizzazioni dovute per la sostituzione di alcune parti della power unit, utilizza curiosamente gomme da bagnato intermedio, solo per offrire la scia al suo compagno della Scuderia Toro Rosso Daniil Kvjat. Il russo segna 1'21"281, prima di essere battuto da Antonio Giovinazzi (1'20"657).

Anche Sebastian Vettel aiuta il compagno di scuderia, Charles Leclerc, che però resta troppo lontano dalla monoposto del tedesco per godere l'effetto della scia. Il monegasco batte comunque il tempo di Vettel, che non era riuscito a migliorare il tempo di Giovinazzi. Poco dopo è il turno delle Renault che monopolizzano le prime due posizioni, con Nicolas Hülkenberg (1'20"155) e Daniel Ricciardo, staccato di un decimo e mezzo.

Le Mercedes entrano in pista dopo dieci minuti dall'inizio della sessione. In questo caso è Valtteri Bottas che offre la scia a Lewis Hamilton. Il finlandese si porta a un millesimo da Hülkenberg, mentre Hamilton è staccato di un decimo.

Leclerc migliora in 1'20"126. Poco dopo la sessione viene interrotta con bandiera rossa, in quanto la Racing Point di Sergio Pérez si ferma lungo la pista.

Quando mancano tre minuti al termine della prima fase delle qualifiche quasi tutti i piloti rientrano in pista per cercare di migliorare i loro tempi. Esce anche Max Verstappen, ancora senza tempi, ma comunque penalizzato sulla griglia. L'olandese però deve abortire il suo tentativo, a causa di una perdita di potenza del motore.

Le due Haas di Magnussen e di Grosjean si migliorano, ma il francese entra presto in zona di eliminazione, grazie all'arrivo sul traguardo delle due McLaren e di Gasly e Stroll.

Vengono eliminati Grosjean, Pérez, le Williams di George Russell e Robert Kubica, nonché Verstappen, senza tempi validi. In Q1 ci sono 16 piloti entro un secondo dal primo.

Nella fase successiva Charles Leclerc ottiene 1'19"553, tempo che si avvicina al record del tracciato, che appartiene a Kimi Räikkönen. Proprio il pilota dell'Alfa Romeo effettua un'escursione di pista alla prima curva di Lesmo, senza conseguenze per la vettura del finlandese. Hamilton scala al secondo posto, davanti a Vettel e Ricciardo.

Valtteri Bottas e Alexander Albon sopravanzano Hülkenberg, Sainz Jr., Magnussen e Stroll, i qualificati provvisori. Poco dopo entra tra i migliori dieci Daniil Kvjat. Alla fine della sessione Vettel ottiene il record nel primo settore, mentre Albon non si migliora, così come Kevin Magnussen. Gasly si limita al tredicesimo tempo. Alla fine risulta eliminato Giovinazzi, staccato di due soli millesimi dal compagno di team Räikkönen. Il migliore di sessione è Lewis Hamilton, un decimo più rapido di Leclerc. Oltre all'italiano, non passano in Q3 Magnussen, Kvjat, Norris (già penalizzato in griglia) e Gasly.

Nella fase finale le Mercedes sono le prime a uscire dai box, ma si fermano nella corsia di entrata in pista, e lasciano così Sebastian Vettel quale primo pilota ad affrontare la pista, così da non potere sfruttare nessuna scia. Il tedesco chiude con 1'19"457, battuto da Leclerc (1'19"307), mentre Hamilton si inserisce tra le due vetture italiane. Bottas non chiude il suo primo giro, in quanto la sessione è interrotta con bandiera rossa, dopo l'uscita di Kimi Räikkönen alla Parabolica. Successivamente la direzione di gara rivede la decisione, attribuendo a Bottas il terzo tempo. Seguono poi Ricciardo, Hülkenberg e Sainz Jr..

La sessione viene interrotta per circa dieci minuti. Alla ripresa mancano oltre sei minuti alla fine della Q3, ma i piloti attendono, per tornare in pista, quando il cronometro segna meno di due minuti al termine della sessione. Il primo a uscire è Nicolas Hülkenberg, che però entra nella via di fuga alla prima variante. I piloti procedono lentamente, per non essere in testa del gruppo e quindi senza scia.

Solo Carlos Sainz Jr. e Charles Leclerc riescono a completare il giro, prima dell'esposizione della bandiera a scacchi che interrompe la possibilità di iniziare un giro veloce. La classifica rimane invariata, con il monegasco che conquista la sua quarta pole position nel mondiale. Hamilton completa la prima fila, davanti a Bottas e Vettel.

Per la Ferrari è la ventunesima partenza davanti a tutti nel Gran Premio d'Italia.

La FIA mette sotto indagine tre piloti (Sainz Jr., Hülkenberg e Stroll), in quanto con il loro lento ritmo, nel giro di lancio, a meno di due minuti dalla fine di sessione, avrebbero impedito agli altri piloti di completare il giro prima dell'esposizione della bandiera a scacchi. I tre subiscono solo una reprimenda. Anche Sebastian Vettel viene messo sotto indagine, in quanto, nel suo giro veloce in Q3, avrebbe sfiorato l'uscita di pista alla Parabolica. La manovra viene considerata corretta.

Dopo l'incidente nelle qualifiche Kimi Räikkönen è costretto a sostituire il cambio; subisce così una penalizzazione di cinque posizioni in griglia. Successivamente sostituisce alcune componenti della power unit; a causa di ciò parte dalla pit lane.

LA GARA:

Al via Charles Leclerc tiene il comando, resistendo all'attacco di Lewis Hamilton. Terzo è Valtteri Bottas, davanti a Nicolas Hülkenberg che ha passato Sebastian Vettel alla terza curva. Il pilota della Ferrari riprende la quarta posizione all'inizio del secondo giro. Sempre nella stessa tornata Alexander Albon passa Carlos Sainz Jr., per l'ottava posizione, alla Variante della Roggia, prima di dovere cedere nuovamente la posizione allo spagnolo.

Al quarto giro c'è un cambio di posizione tra le due Renault con Daniel Ricciardo che prende la quinta posizione su Hülkenberg. Al sesto giro Vettel si gira alla Variante Ascari; nel ripartire sfiora il sopraggiungente Lance Stroll, che si scompone e rischia di colpire Pierre Gasly che, per evitare l'impatto, esce dal tracciato, ma può proseguire il Gran Premio. Vettel è costretto a una sosta ai box, per cambiare il musetto, uscendo così dalla zona dei punti. La direzione di gara impone uno stop and go di dieci secondi al tedesco, mentre Stroll è penalizzato con un drive-through.

Al quindicesimo giro Albon passa Antonio Giovinazzi per la settima posizione. Due giri dopo si ferma Lewis Hamilton, che passa alle gomme medie. Il giro seguente è il turno per Leclerc, che opta per le gomme dure. Il monegasco rientra in gara davanti a Hamilton, che però, sfruttando le gomme più calde, cerca di attaccarlo, per ottenere la leadership del gran premio, senza successo.

Al comando ora si trova Bottas, davanti alle due Renault, e i duellanti Leclerc e Hamilton. Questi due passano Nicolas Hülkenberg, poi Hamilton attacca Leclerc alla Variante della Roggia: il monegasco si difende duramente, costringendo Hamilton a usare la via di fuga, venendo richiamato dalla direzione di gara tramite la bandiera bianca e nera. Bottas attende il ventiseiesimo giro per la sua sosta; il pilota della Mercedes monta gomme medie. Rientrato alle spalle di Ricciardo, lo passa il giro seguente. Il ferrarista Leclerc torna al comando, sempre tallonato da Hamilton. Poco dopo si ritira Carlos Sainz Jr., per una gomma mal fissata dopo la sosta ai box. Nicolas Hülkenberg si ferma per la sosta, al giro 29. Al trentatreesimo passaggio Albon passa Giovinazzi, per la sesta piazza.

Hamilton mantiene sempre costante la pressione su Leclerc, che al giro 36 va lungo alla prima variante, tagliandola e rientrando in pista, mantenendo però la testa della gara. La direzione di gara non prende provvedimenti nei confronti del ferrarista. Al giro 37 Charles Leclerc compie una piccola sbavatura alla Variante Ascari, senza che Lewis Hamilton si avvicini a sufficienza per il sorpasso. Leclerc riesce a sfruttare bene le scie dei vari doppiati che si trova davanti in gara.

Hamilton lamenta un degrado delle gomme, tanto che effettua un lungo alla prima curva e viene passato dal compagno di team Bottas, che si mette all'inseguimento di Leclerc. Al giro 41 Max Verstappen passa Antonio Giovinazzi, per l'ottavo posto. Hamilton entra ai box, al quarantanovesimo giro, per montare gomme medie e cercare il punto bonus del giro veloce, che ottiene al giro 51.

Charles Leclerc tiene la testa fino all'arrivo. Il pubblico esplode in un boato di gioia e inizia la consueta invasione di pista con la corsa sotto il podio. Il monegasco conquista la sua seconda vittoria consecutiva, sempre partendo dalla pole position, diventando così il nono pilota a riuscire nell'impresa. Con questa vittoria la Ferrari vince a Monza per la prima volta dal 2010 quando il vincitore fu Fernando Alonso. Antonio Giovinazzi, partendo decimo in griglia e concludendo la gara al nono posto, ottiene due punti; l'ultimo italiano ad andare a punti a Monza era stato Jarno Trulli nel 2006.

L'aneddoto più curioso avviene alla fine della giornata. Leclerc torna in albergo con un Taxi. Il tassista non riconosce il pilota della Ferrari e inizia una conversazione surreale: "Sei andato a vedere il gran premio?", chiede il tassista. "Sì", risponde Leclerc, non svelando la sua idendità, divertito. "Quel giovane è veramente forte", esclama l'autista. "Mi fa piacere che dica questo", risponde il pilota. Solo alla fine del viaggio, "quel giovane" svela la sua identità al tassista. Dopotutto per il drake il merito di una vittoria è sopratutto della macchina, la passione degli italiani verso i motori, riconosciuta e apprezzata in tutto il mondo, va oltre il pilota, anche se quel pilota, di talento ne ha tanto e porterà la rossa in alto anche in altre gare...

🇮🇹 Ferrari SF90 - Progettista: Mattia Binotto; Telaio: monoscocca a nido d'ape in fibre di carbonio e materiali compositi; Motore: Ferrari 064 1.6 V6 turbo ibrido; Potenza: 1000 CV; Trasmissione: Ferrari, Cambio sequenziale a 8 rapporti + retromarcia; trazione: posteriore; Lunghezza: 5.688 mm; Larghezza: 2.000 mm; Passo: 3.739 mm; Peso: 743 kg; Gomme: Pirelli; Carburante: Shell V-Power; Risultato: 01 h 15'26".665

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2 commenti
OP

@Pali

5 mesi fa

@le_nuvole_di_aristofane mi avevi chiesto di taggarti nell'edizione 2019... eccola! ☺️

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