@Holden_Caulfield
Una persona che ottiene sempre ciò che vuole, sarà molto probabilmente sempre carina, amichevole, simpatica e comprensiva
È quando non lo ottiene che esce la sua vera natura, non quando non ha problemi al mondo. La reazione, come gestire la reazione, come agire dopo la reazione, come si comporta con gli altri quando non ottiene ciò che vuole o fallisce in una cosa a cui teneva. Anche come si comporta a mente fredda dopo la reazione è da analizzare, e il rapporto tra i vostri sforzi e i suoi nel momento clou e successivamente.
Sono tutti parametri che spesso si misurano con il tempo, che è facile eludere con qualche tattica furba. C'è chi finge bandiera verde in tutti i parametri, e solo quando ha la certezza che questi parametri non ha più bisogno di soddisfarli ulteriormente si lascia andare. Li fallisce tutti, ma ormai la bandiera verde non si può rimuovere perché hanno conquistato la fiducia della loro vittima.
È così che spesso si finisce in rapporti tossici, torno a citare il principio della rana bollita, oltre che il love bombing.
Naturalmente, questa tecnica ha più effetto su persone in condizioni di fragilità. Persone che desiderano ardentemente intimità fisica e mentale, sentirsi speciali per qualcuno, raggiungere un obiettivo autoimposto, colmare i vuoti che sentono con un amore che per quanto velenoso, li fa sentire vivi. Persone, insomma, che sono molto sensibili alle loro mancanze e purtroppo per questo risultano manipolabili. Per cui anche nel momento peggiore, anche quando sono trattate come pezze, sentiranno che la colpa è delle loro mancanze se il loro partner tossico si comporta in quel modo. Si sentono onorati dall'amore tossico, perché altrimenti nessuno amerebbe qualcuno di rotto come loro. Si sentono speciali solo per il loro partner, loro esistono solo per la sua approvazione, perciò li difenderanno sempre da chiunque, inclusi i loro pensieri razionali che riconoscono l'abuso.
Non solo le donne capitano in relazioni tossiche, con partner abusivi o amici che lo sono altrettanto. È una cosa che può capitare a chiunque, specie in periodi di particolare fragilità. Sottovalutare il rischio vi rende solo delle vittime più vulnerabili e incoscienti, perfino i famigliari possono intrappolarvi in questo tipo di rapporti.
Non è una questione di genere o di rapporti. Certo, nelle relazioni romantiche abusive le donne raccolgono i risultati più tragici la maggior parte delle volte, ma capita a tutti.
Questa storia che le donne devono scegliere meglio è inutile. Bisogna ricordare loro che meritano di più, ma la fragilità colpisce tutti allo stesso modo e non possiamo impedire a una persona di soffrire le proprie mancanze a discapito della loro salute. Specialmente quando non siamo capaci di promuovere relazioni sane neanche con noi stessi.
Passiamo la vita a biasimare gli altri per le loro scelte, per poi stupirci quando questi soffrono e sbagliano ancora di più. Tutto dall'alto di un piedistallo, spesso siamo i primi ad abusare ma la colpa è sempre degli altri. Promuoviamo continuamente questi tipi di rapporto, siamo i primi a perpetrarlo al prossimo, spesso ne siamo vittime e ce la prendiamo con chi come noi a briglia sciolta. Attacchiamo i lati sani di ogni coppia di amici, amanti o famigliari, diamo rilevanza alla nostra frustrazione piuttosto che alla nostra volontà di aiutare e finiamo per girare il coltello nella piaga, allargando una ferita che diventerà solo più vulnerabile.
Stiamo sempre qua ad abbattere armature altrui e poi attacchiamo ancora di più quando diventano vulnerabili. Perché devono costruirsi una nuova armatura per resistere ai loro attacchi. Vogliono armature solo per il piacere di abbatterle. Molto spesso, siamo i primi a volerlo per il mero vezzo di sfogarci.
