@unipocondriacafelice67
Edipo e la Sfinge
Un po' tutti conoscono questo mito, più precisamente il famoso indovinello che contiene. Oggi, oltre all'incontro fra la Sfinge ed Edipo vi racconterò anche la intricata storia familiare del giovane, che viene messa in secondo piano ma non per questo meno importante.
Dopo la morte di Anfione il trono del Re di Tebe passò a Laio, che successivamente sposò Giocasta. Un oracolo aveva avvertito Laio di non generare figli, poichè suo figlio sarebbe stato colui che l'avrebbe ucciso. Il nostro caro re però, mentre era ubriaco si unì alla moglie, che partorì un bambino. Laio gli perforò con con uno spillone le caviglie, e lo diede a un pastore per abbandonarlo sulla cima del monte Citerone, sperando che morisse. Il bambino fu trovato da alcuni pastori, che lo portarono dai sovrani di Corinto, perchè era conosciuto il fatto che i due non potessero avere figli. La regina Peribea gli medicò le caviglie e chiamò il bambino Edipo, che significa "colui dai piedi gonfi". Insieme a Polibo, il marito, lo crebbero come se fosse il loro figlio. Divenne un giovane forte e robusto, molto più dei suoi coetanei. Un giorno per invidia gli dissero che non era figlio del Re, ma un trovatello; lui offesso e confuso chiese alla madre, che lo rassicurò sul fatto che era il loro vero figlio. Ancora incerto interrogò l'oracolo di Delfi sui suoi genitori, che gli rivelò che avrebbe ucciso il padre e sposato la madre. Atterrito da tale rivelazione lasciò Corinto e viaggiò in lungo e in largo.
Mentre percorreva una strada stretta incrociò un carro su cui senza saperlo viaggiava Laio. Il suo araldo ordinò ad Edipo di spostarsi, ma lui si rifiutò, così gli uccise uno dei cavalli. Edipo infuriato uccise sia l'araldo che Laio, e proseguì la sua strada verso Tebe. La città intanto, era colpita da una terribile minaccia: la Sfinge. Era un mostro dal volto di donna, il corpo da leone e le ali di un uccello che se ne stava tutto il giorno all'entrata di Tebe e poneva a chiunque passasse lo stesso quesito: "Qual è l'animale che la mattina cammina a 4 zampe, il pomeriggio con 2 e la sera a 3?" Nessuno sapeva rispondere, e perciò tutti venivano mangiati dalla Sfinge. L'Oracolo di Delfi diceva che se l'enigma fosse stato risolto la città si sarebbe liberata da quel flagello, così i tebani stavano ore e ore a discutere. Il Re Creonte, fratello di Laio che dopo la sua morte aveva preso lo scettro del potere, fece un bando: chiunque avesse risolto l'indovinello avrebbe sposato Giocasta e sarebbe diventato il Re della città.
Edipo giunse all'entrata di Tebe, e inevitabilmente incontrò la Sfinge. "Salute a te, splendida Sfinge!" esclamò disinvolto. "Credi di lusingarmi ragazzo? Ora ti porrò un indovinello, se non risponderai ti mangerò, e non credere che i tuoi complimenti possano salvarti!" disse la Sfinge. "Sono bravo con gli enigmi, forza, dimmelo" "Qual è l'animale che la mattina cammina con 4 gambe, il pomeriggio con due e la sera a 3?" domandò con un ghigno. "L'uomo! Perchè quando è ancora in fasce cammina a gattoni, quindi con 4 gambe, quando è giovane cammina eretto a 2 gambe, e da vecchio si appoggia al bastone, quindi cammina con 3 gambe." La Sfinge sgranò gli occhi a quella risposta "Esatto" balbettò, e si buttò dalla rupe. Edipo fu accolto a Tebe come liberatore, divenne Re e sposò Giocasta. Da lei ebbe 2 figli: Eteocle e Polinice, e due figlie: Ismene e Antigone. Fece tutto questo inconscio del fatto che sua moglie fosse in realtà sua madre, e che l'uomo ucciso lungo la strada era in realtà suo padre.
"Chi, pur avendo una sola voce, si trasforma in quadrupede, bipede e tripede?" Pseudo-Apollodoro<br /> #mitologia<br /> #EdipoelaSfinge