@Pali

13/07/2024 alle 02:07

Tutto è iniziato a dicembre, dopo Natale...

Tutto è iniziato a dicembre, dopo Natale...

Vivevo già da sola, e dopo 2 anni di relazione ho detto, "perché no?, proviamo a convivere" lui, l'ho conosciuto attraverso una mia amica. Era pavese, e girava a Monza perché voleva cercare lavoro qui... ero più piccola di lui, 4 anni in meno. Mi sono trovata da dio, sempre premuroso il giusto, senza essere assillante. Capitava spesso che io frequentavo amici suoi, lui frequentava amiche mie, non c'è mai stato nessun segno di gelosia. Abbiamo fatto una vacanza a Roma. Rientrati, qualcosa è cambiato. Praticamente, iniziammo a discutere per cose veramente stupide. La lite più assurda riguardava il fatto che non voleva che dopocena mi mettessi a scrivere al computer. In vista degli esami, preparavo tutto quello che poteva aiutarmi nel ripasso.

Un giorno, sparisce nel nulla: non mi risponde al telefono, e dopo 7 ore di totale preoccupazione me lo ritrovo nel soggiorno, dopo che l'ho cercato tutta notte. Lì abbiamo di nuovo litigato. Poi un giorno se ne salta fuori che non vuole che uso insegreto. Al tempo vi mostrai la chat, mi diede della "troietta". Io peso molto le parole in base a chi le pronuncia e una cosa così, detta dalla persona a cui tieni di più... Pesa molto.

A capodanno vado a una festa con delle mie amiche. Sembra tutto di nuovo a posto, e invece scopro che il vigliacco, durante la mia assenza, il giorno seguente ha praticamente utilizzato il mio account di insegreto per postare foto mie. Credo che in quel momento, spinta da quanto stava accadendo ho deciso di chiudere la mia relazione con lui. Non è recuperabile una relazione, se continua a venire meno il rispetto dei miei spazi. E dunque, finita lì? No, mi sono dovuta rivolgere ai Carabinieri, perché un bel giorno mi sono ritrovata la macchina vandalizzata.

Nel frattempo, il miglior amico di mia sorella, aveva seguito la vicenda, basandosi su quello che raccontavo su insegreto. Mi ha ospitato a casa sua per qualche giorno, per precauzione, fino al momento in cui il padre del mio ormai ex, se l'è riportato a casa, una volta appresa la situazione.

Torno a Monza, moralmente a pezzi, ma determinata a continuare la mia vita. Nel frattempo, il ragazzo che mi ha ospitata è diventato il compagno di mia sorella, e ormai è mio cognato.

Ritrovo la mia felicità persa, tutto sembra andare a meraviglia. E iniziano gli esami. Nel pieni degli esami.... in pochi giorni, quella che chiamo la bastarda-senza cura si porta via mio zio. Ho gli esami da portare avanti e, di nuovo a pezzi, devo anche aiutare mio padre a stare in piedi. Sembrava una cosa impossibile per una ragazza di 22 anni. Credo che tante sarebbero esplose. Io non so dove ho trovato la forza, ma ho continuato a lottare.

La vita è fatta così. Bisogna accettarlo. Bisogna rendersi conto che nulla ci verrà regalato. Tutto quello che vogliamo avere o essere ce lo dobbiamo sudare. E spesso, perdiamo pezzi per strada... Spesso, come in questa foto, ci troviamo degli alberi che sbarrano il nostro cammino. Alcune volte addirittura questi alberi rischiano di caderci addosso e spaccarci la testa. Ma se si decide di voler arrivare alla fine, la soddisfazione di urlare al mondo: "vaffanculo, ci sono riuscita!" è molto, molto più grande rispetto al percorrere una strada asfaltata, priva di ostacoli.

Se hai letto tutto questo a quest'ora di notte... bhe, complimenti. La pazienza è la voglia di ascoltare devono essere fondamentali per percorrere questo tipo di strade. In bocca al lupo e non mollare 💪🏻

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