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I santi di oggi 24 febbraio:
nome Sant'Etelberto- titolo Re del Kent- nascita 552 circa- morte 24 febbraio 618, Canterbury, Inghilterra- ricorrenza 24 febbraio- Attributi corona e scettro- Il pagano Etelberto sposò Berta, principessa dei Franchi, consentendole di professare la sua religione e, primo dei sovrani anglosassoni, fu convertito da Agostino di Centerbury inviato dal Papa Gregorio Magno. Il Venerabile Beda narra di un incontro avvenuto sull'isola Tanatos, all'aperto perchè il Re temeva i sortilegi e le magie dei cristiani, e di come Agostino gli andò incontro con una croce d'argento guadagnando la sua fiducia. Etelberto fondò tre diocesi: Centerbury, Rochester e Londra dove iniziò la costruzione della St. Paul's Cathedral. Venerato come Santo insieme alla moglie, non impose mai il cristianesimo ai suoi sudditi. È rappresentato in abiti regali, con lo scettro e la corona. MARTIROLOGIO ROMANO. A Canterbury in Inghilterra, sant’Etelberto, re del Kent, che il vescovo sant’Agostino convertì, primo tra i principi inglesi, alla fede di Cristo.
nome San Sergio di Cesarea- titolo monaco e Martire- morte Cesarea di Cappadocia- ricorrenza 24 febbraio- Magistrato dell'Impero Romano, divenne monaco in Cappadocia vivendo in assoluta solitudine tanto che nessuno sapesse della sua esistenza. Quando iniziarono le persecuzioni, il governatore dell'Armenia, Sapricio, che stava passando per Cesarea, convocando tutti i cristiani, non ne trovò quasi nessuno. Sergio sentì il bisogno di avvicinarsi alla città, mentre si celebrava una festa in onore di Giove e la gente si scagliava contro i cristiani. Sergio parlò dando la più bella lezione contro l'idolatria che gli valse il martirio. Non è presente nel Martirologio Romano ma molto diffuso nella cultura occidentale grazie a una Passio latina.
nome Beato Tommaso Maria Fusco- titolo Presbitero- nascita 1 dicembre 1831, Pagani, Salerno- morte 24 febbraio 1891, Pagani, Salerno- ricorrenza 24 febbraio- Beatificazione 7 ottobre 2001 da papa Giovanni Paolo II- Nasce il 1 dicembre 1831 a Pagani, in provincia di Salerno, penultimo di otto figli, da Antonio Fusco, farmacista, e dalla nobildonna Stella Giordano, che lo lasceranno nel giro di pochi anni: la mamma nel 1837 resta vittima di un epidemia di colera e il papà la segue nel 1841. Rimasto orfano a soli 10 anni, si occuperà della sua formazione lo zio paterno don Giuseppe, rafforzando in lui il desidero espresso a soli 8 anni quando disse ai suoi compagni “sarò prete anch'io”. Entra in seminario a 16 anni, e a 24 è ordinato sacerdote, due anni dopo è ammesso nella Congregazione dei Missionari nocerini, e così gira in tutto il Cilento e l'Irpinia. Apre una scuola privata in casa sua e nel 1862 fonda la “Compagnia dell'Apostolato Cattolico del Preziosissimo Sangue di Gesù Cristo” chiedendo, ai sacerdoti che vi aderiscono, di predicare e propagandare a devozione al Sangue di Gesù. Dieci anni dopo fonda una seconda opera di carità, questa volta femminile, la Congregazione delle Figlie della Carità del Preziosissimo Sangue, che secondo lui deve riflettere “la più viva immagine di quella divina carità con cui il sangue fu sparso” alle quali affida l’educazione, l’istruzione e il mantenimento delle bambine orfane. Oltre ad essere Fondatore e Missionario Apostolico sarà parroco presso la Chiesa Matrice di San Felice e Corpo di Cristo a Pagani, confessore straordinario delle monache di clausura in Pagani e Nocera, e, negli ultimi anni di vita, padre spirituale della Congregazione laicale nel Santuario della Madonna del Carmine. Ma tutta questa devozione susciterà una grande invidia da parte di due sacerdoti rivali, uno dei quali, don Salvatore Tortora, lo accuserà di avere una relazione con una delle donne di servizio di casa sua, calunnia che verrà smascherata dopo un processo canonico dal quale si appurerà che sia lo stesso don Salvatore ad avere quella relazione. Don Tommaso Maria Fusco muore il 24 febbraio 1891 perdonando il male fattogli, il processo di beatificazione è iniziato nel 1955, il 7 febbraio 2001 Papa Giovanni Paolo II lo ha proclamato beato e non pare lontana la data della sua canonizzazione. MARTIROLOGIO ROMANO. A Nocera Inferiore in Campania, beato Tommaso Maria Fusco, sacerdote, che con speciale amore si prese cura dei poveri e degli ammalati e istituì le Figlie della Carità del Preziosissimo Sangue, che destinò alla promozione di varie opere di impegno sociale, soprattutto tra i giovani e i malati.
nome Beato Costanzo Servoli da Fabriano- titolo frate Domenicano- nome di battesimo Costanzo Servoli- nascita Fabriano- morte 1481, Ascoli Piceno- ricorrenza 24 febbraio- Beatificazione 1821 da papa Pio VII- A prima vista Costanzo pare una figura di così alta santità da poter essere solo un modello ideale, un esempio irraggiungibile dai comuni mortali; in realtà questa impressione dipende forse dai molti tentativi locali di legare il santo, e quindi le sue reliquie, a una particolare città. Si ritiene che possedesse diversi doni, tra cui la possibilità di operare guarigioni miracolose e la "seconda vista", e che avesse goduto di un'infanzia eccezionalmente santa. Il resoconto più autorevole della sua vita pone tuttavia maggiormente l'accento sulle sue conoscenze teologiche e sull'azione riformatrice esercitata tra i frati predicatori, ordine in cui entrò all'età di quindici anni. È probabile che abbia ricevuto l'abito dal B. Lorenzo di Ripafratta (27 set.), riformatore e capace biblista, il quale fu anche maestro del Beato Angelico (B. Giovanni da Fiesole; 18 feb.). Costanzo partecipò alla riforma del convento di S. Marco di Firenze, che egli deve aver conosciuto nel periodo in cui gli affreschi appena dipinti dal Beato Angelico splendevano sui muri; ricostruì quindi il monastero di Ascoli, dove visse fino alla morte, nonostante le suppliche della gente di Fabriano che sperava in un suo ritorno. Sembra che alla fama di santità che lo accompagnò per tutta la vita, Costanzo unisse un temperamento tendente agli scrupoli: aveva sempre il dubbio che le sue azioni fossero davvero gradite a Dio e recitava l'Ufficio per i morti tutti i giorni. Gli furono celebrati funerali pubblici a spese del consiglio cittadino, che considerò la sua morte «una calamità pubblica». Il suo culto fu approvato nel 1821. MARTIROLOGIO ROMANO. Ad Ascoli Piceno, beato Costanzo Sérvoli da Fabriano, sacerdote dell’Ordine dei Predicatori, che si distinse per austerità di vita e impegno nel promuovere la pace.
nome Beata Giuseppa Naval Girbès- titolo Laica- nome di battesimo Josefa Naval Girbés- nascita 11 dicembre 1820, Algamesí, Valencia- morte 24 febbraio 1893, Algamesí, Valencia- ricorrenza 24 febbraio- Beatificazione 25 settembre 1988 da papa Giovanni Paolo II- Nacque ad Algamesí in Valencia, in una famiglia modesta. All'età di 13 anni rimase orfana di madre e assunse il ruolo di casalinga esemplare, occupandosi del padre e dei fratelli. Per assumere quest'opera si pose sotto la protezione della Vergine del Rosario. La famiglia cambiò indirizzo e frequentò la parrocchia di San Jaime, dove aveva come direttore spirituale il parroco, Don Gaspar Silvestre, che guidò la sua vita nella preghiera e nella partecipazione ai sacramenti. All'età di 18 anni fece voto di verginità, ma senza essere religiosa, per essere come Maria che si prese cura della famiglia di Nazareth. Udì una voce che gli diceva: "Devi portare Dio agli altri". Fu membro delle Conferenze di San Vincenzo de 'Paoli. Su consiglio del suo parroco, nel 1850 aprì un laboratorio di ricamo per formare umanamente e spiritualmente le giovani donne di Algamesí, ampliando questo lavoro insegnando catechismo alle ragazze e corsi di formazione alle donne, sposate e single. Unì il suo apostolato ai doveri familiari e alla parrocchia. Quando nel 1854 fu definito il dogma dell'Immacolata, creò nella sua città la "Corte di Maria" per promuovere e mantenere il culto dell'Immacolata. Fondò l'associazione di Santa Rosalia di Palermo, nella sua parrocchia, poiché aveva una grande devozione per questa santa. Si santifica come un laico che cercava in tutto di piacere a Dio, con il quale viveva un'intima unione attraverso la preghiera. Era nota per il suo amore per i poveri e i malati. Nell'epidemia di colera del 1885, si dedicò, con un gruppo di studentesse, alla cura degli afflitti. Riempì i conventi di clausura di giovani che aveva formato, due dei suoi studenti sono stati beatificati da San Giovanni Paolo II, per aver dato la vita per Cristo durante la guerra civile. Viene definita "apostolo dell'attività parrocchiale". Diceva: “La parrocchia è davanti alle vostre case. Devi amare la parrocchia come tua madre, devi aiutarla in tutto ”. Si dice che appartenesse al Terzo Ordine di San Domenico. Morì ad Algemesí. Il 25 settembre 1988 è stata beatificata a Roma da Papa Giovanni Paolo II. MARTIROLOGIO ROMANO. Nella città di Algemesí nel territorio di Valencia in Spagna, beata Giuseppa Naval Girbés, vergine consacrata a Dio nel mondo, dedita all’insegnamento del catechismo ai fanciulli.
nome Beata Ascensione del Cuore di Gesù- titolo Cofondatrice- nome di battesimo Florentina Nicol Goñi- nascita 14 marzo 1868, Tafalla, Navarra, Spagna- morte 24 febbraio 1940, Pamplona, Navarra, Spagna- ricorrenza 24 febbraio- Nome di battesimo Florentina Nicol Goñi nacque a Tafalla il 14 marzo 1868. Ricevette la sua educazione presso il monastero delle domenicane di Huesca e nel 1885 vi entrò come novizia. Nel 1915 accolse l'invito del vescovo domenicano Ramón Zubieta y Les, missionario in Amazzonia, a trasferirsi in Perù per dedicarsi all'apostolato missionario e all'istruzione delle ragazze povere della regione. Nicol diede inizio a una nuova congregazione, le suore Missionarie Domenicane del Rosario, terz'ordine regolare domenicano e ne fu eletta superiora generale: mantenne la carica fino al 1939. Morì nel 1940 a Pamplona il 24 febbraio 1940, è stata proclamata beata nel 2005 da papa Benedetto XVI.<br /> MARTIROLOGIO ROMANO. A Pamplona, Spagna, Beata Ascensione del Cuore di Gesù (Florentina) Nicol Goñi, vergine, cofondatrice delle Suore Missionarie Domenicane del Rosario.