@Pali
2001: 72º Gran Premio Campari d'Italia 2001 - Monza e New York: così lontane, così vicine.
- Data: 16/09/2001 ☀️
- Circuito: Monza
- Percorso: 5,792 chilometri
- Distanza: 53 giri, 306,976 chilometri
- Pole position: 🇨🇴 Juan Pablo Montoya (Williams)
- Giro Veloce: 🇩🇪 Ralf Schumacher (Williams) in 1'25"073
- Vincitore: 🇨🇴 Juan Pablo Montoya (Williams)
- Vettura: 🇬🇧 Williams FW23
L'11 settembre 2001, mentre il circus della Formula 1 si sta trasferendo dal Belgio a Monza, per la quindicesima prova del mondiale, il mondo è con il fiato sospeso guardando New York. Le televisioni di tutto il mondo interrompono le proprie trasmissioni regolari e mostrano l'orrore e il dramma degli attentati terroristici che quella mattina fecero piombare gli Stati Uniti e l'intero occidente in un incubo. Di fronte a queste tragedie ci si pone sempre il dubbio se lo sport si debba fermare, ma non essendoci unanimità nella decisione, il Gran Premio d'Italia si disputa regolarmente.
In autodromo si percepisce un clima molto teso. Sulle tribune, al rosso Ferrari si aggiunge una moltitudine di bandiere USA, in segno di vicinanza al popolo americano, che accolse la tappa successiva al Gran Premio d'Italia. Tanti piloti corrono con una fascia nera al braccio, ma il gesto più significativo lo fanno i padroni di casa: la Ferrari decide di rimuovere tutti gli sponsor dalle vetture e dalle tute dei piloti. La Ferrari F2001 viene issata a lutto con un musetto colorato interamente di nero.
Oltre a questo, tanti piloti rivendono i fantasmi del brutto incidente della scorsa edizione, quando in autodromo arriva la notizia dell'incidente di Alex Zanardi al Lausitzring.
Così, in un clima surreale, alla vigilia ci si accorda per mantenere le proprie posizioni di partenza nel corso del primo giro. Parola d’ordine: evitare sorpassi azzardati. Non tutti si accorderanno al proposito, e dunque anche questa proposta cade nel vuoto.
Il sabato Juan Pablo Montoya conquista la pole position davanti alle Ferrari di Barrichello e Schumacher.
Al via della gara il colombiano scatta bene e mantiene la testa della corsa, seguito da Rubens Barrichello; i fratelli
Schumacher lottano per la terza posizione e alla fine è Michael a spuntarla. Coulthard è quinto, seguito da
De La Rosa, Irvine e Verstappen.
Alla prima chicane, intanto, Jenson Button tocca la Jordan di Trulli mandandola in testacoda e costringendo il pilota italiano al ritiro; la Benetton di Button perde, invece, l’alettone anteriore.
Hakkinen è autore di una brutta partenza e si ritrova in tredicesima posizione. Irvine ha problemi e finisce
in dodicesima posizione. Coulthard è costretto al ritiro al giro 7 per la rottura del motore sulla sua McLaren-Mercedes.
Al giro 9 Barrichello riesce a sopravanzare Montoya alla prima di Lesmo e diventa leader momentaneo della corsa, facendo segnare poco dopo anche il giro più veloce. Michael Schumacher segue molto da vicino Montoya. Nel frattempo Verstappen conquista la quinta posizione, seguito da Raikkonen. Alesi riesce, poi, a sopravanzare sia Raikkonen che l’olandese della Arrows, salendo in quinta posizione.
Al giro 15 per Barrichello iniziano i doppiaggi; al giro 17 Irvine è costretto al ritiro e Raikkonen è sesto dopo aver superato Verstappen.
Per i piloti partiti con una strategia di due soste iniziano i pit stop. Le Ferrari si fermano una dopo l’altra, Schumacher al giro 18 e Barrichello al giro 19; sfortunatamente il rifornimento del brasiliano è piuttosto lungo a causa di un problema col bocchettone della benzina che lo porta a rientrare in pista in terza posizione. Schumacher rientra al quarto posto. Ora leader della gara è di nuovo Montoya, seguito dal compagno di squadra Ralf Schumacher. Al giro 20 Hakkinen si ritira per un problema sulla sua McLaren.
Il pilota colombiano cerca di imprimere il suo ritmo alla corsa; ora è, infatti, decisamente più veloce perché meno carico di benzina e precede Ralf di circa 20 secondi.
Montoya si ferma per rifornire al giro 28 e Ralf passa così in prima posizione, seguito da Barrichello e
Michael Schumacher. Il colombiano rientra in pista alle spalle di Rubens Barrichello.
Ralf Schumacher, però, deve ancora rifornire e lo fa al giro 35, lasciando la testa della corsa al pilota della Ferrari e rientrando, poi, in quarta posizione, dietro a Montoya e al fratello Michael.
Al giro 40 del GP d’Italia 2001, i meccanici Ferrari sono pronti per il secondo pit stop di Schumacher; Barrichello si ferma
al giro successivo. Montoya torna a condurre la gara seguito da Ralf Schumacher, Barrichello, Michael Schumacher, De La Rosa e Villeneuve. Il brasiliano della Ferrari si avvicina sempre più a Ralf Schumacher e, al giro 48, con una splendida manovra, supera il pilota della Williams che, costretto al taglio della prima chicane, si lascia poi sorpassare per evitare una penalità. Praticamente in questo momento si congelano le prime sei posizioni che resteranno invariate fino al traguardo.
🇬🇧 Williams FW23 - Progettista: Patrick Head; Telaio: monoscocca in fibra di carbonio; Motore: BMW P80 3.0 V10; Potenza: 880 CV; Trasmissione: Williams, cambio sequenziale semi-automatico, longitudinale a 7 rapporti + retromarcia, differenziale autobloccante; trazione: posteriore; Lunghezza: 4.540 mm; Larghezza: - mm; Passo: - mm; Peso: 600 kg; Gomme: Michelin; Carburante: Petrobras; Risultato: 01 h 16'58".493