@Robin_

28/01/2022 alle 22:00

A volte trovo vecchi screen di conversazioni che mi fanno morire (dal ridere) >

A volte trovo vecchi screen di conversazioni che mi fanno morire (dal ridere) >

Sul serio, da un lato mi stupisco di come sono capace di trasformarmi se ne ho voglia, dall’altro lato mi diverte troppo. Sia sul momento, ma in gran parte dopo. È abbastanza un azzardo, ma vagamente mi ricorda la storia del dottor Jekyll e del signor Hyde. Solo che quando sono Hyde non ammazzo la gente per fortuna (forse), mi limito a rompere le palle. Del resto era questa la mia natura fino ai 14 anni circa, ad eccezione dei miei amici rompevo le palle a tutti; soprattutto alle ragazze, godevo proprio a umiliarle, soprattutto a scuola (Disclaimer, non sono misogino). Riconosco che era sbagliato, ma non riesco a sentirmi in colpa. Alla fine non se la prendevano neanche troppo. Mi mancano un po’ quegli anni da questo punto di vista. Sparavo a zero senza pensarci due volte, come facevo (è un buon proposito per il nuovo anno) anche qui fino a poco fa. Era ed è una cosa da pazzi, pericolosissima, da “grandi” ovviamente quasi nessuno sano di mente lo fa. Bisogna essere educati e rispettosi con tutti, comportarsi da adulti (☠️). Tenere la schiena dritta e sorridere sempre. Ma che palle dai. Ogni tanto bisogna pur sfogarsi, e io lo faccio così. Non conosco altri modi efficaci. Ma ripeto, ora cambierà qualcosa. Però, per non ricadere nel vizietto (sembra una promessa fatta da un alcolizzato che decide di non bere più) dovrò trovare qualche altra valvola di sfogo. Che poi non erano “sfoghi” nel senso negativo che in genere si dà a questo termine. Mi divertivo e basta. Comunque, la valvola di sfogo alternativa non mi è facile trovarla. Nessuno di voi mi conosce, però in fondo la mia vita è tutto sommato semplice e monotona. Non mi sento in trappola, ma mi rendo conto in parte di esserlo. Che poi, gran parte delle sbarre che ho attorno le ho messe io. Sapete no, è comune, alzi i muri per difenderti e poi quando sono quattro ti trovi chiuso dentro. A chi non è capitato? Il problema è quando passa troppo tempo… esci e la gente parla un’altra lingua. Non sto dicendo di essere un eremita o un misantropo che non parla con gente al di fuori della famiglia da anni. Al contrario, mi piace anche parlare con la gente, ma solo se non la conosco troppo. Un po’ volontariamente e un po’ involontariamente, evito rigorosamente di entrare troppo in confidenza con chiunque. È brutto eh, per chi non lo capisce. Mette a disagio anche gli altri veder sparire una persona da un mese all’altro. E se provo a contare quante volte mi sono comportato così con altri non mi basterebbero tutte le dita che ho attaccate al corpo. Non so perché sto scrivendo questa cosa, forse perché scrivere aiuta a ragionare meglio, e scrivere su uno schermo e più veloce e meno faticoso per la mano rispetto che a scrivere sulla carta. Mi fa male il polso dopo una pagina, ma riuscivo comunque a fare i temi alle superiori e a prendere voti decenti. Però toccare con le dita e basta è comunque meno stancante. Coomunque niente, mi auguro che nessuno legga per intero questo pensiero. Fatevi gli affari vostri, è chiaro che non posso scriverlo e poi cancellarlo, perché sarebbe come aver perso tempo senza aver prodotto niente. Mi tocca postarlo, ma non perché voglio essere capito o perché mi va di far sapere ad altri cose mie personali. Continuo a scrivere ancora così diminuiscono le probabilità che la gente legga. Allora, adesso parlerò dei rumori che sento in questo momento: l’idiota del mio coinquilino sta usando il rubinetto, la caldaia è una merda perciò deve tenerlo aperto 5 minuti prima che arrivi l’acqua calda. I tubi non sono isolati e si sente benissimo il rumore dell’acqua che spreca. Ogni tanto lo chiude e poi lo riapre, non so perché, non si sta lavando i denti. Fuori ogni 3 minuti passa una macchina. Ma per fortuna riesco ad addormentarmi anche in queste condizioni. Qualcuno sta ascoltando musica, non capisco però se al piano sopra o a lato. È qualche canzone spagnola lenta, di quelle in cui il cantante sembra lamentarsi di qualcosa. Non so lo spagnolo, mai studiato, quindi vado a sentimento. Io sono buttato a letto, dovrei studiare, ripassare, fare qualcosa ma non penso di averne le forze. L’inverno, il freddo, il clima di questo periodo mi ammazzano. La mia produttività direi proprio che dimezza rispetto alla primavera, fino a giugno. Poi cala di nuovo tra luglio e agosto, riprendendo a settembre e ottobre. Poi di nuovo decresce lentamente per arrivare al punto più basso tra dicembre e gennaio. Ora lentamente, e mi sento davvero come un animale che esce dal letargo, mi sto riprendendo. Non è una cosa comune e che provano tutti, quindi è facile che non la capite ( o capiate, ma al momento la giusta coniugazione dei verbi non è assolutamente importante). Voglio che arrivi presto la primavera perché così sto veramente male. No dai, non male ma sono mezzo addormentato. Invecchio e divento un sessantenne. Ma tra un mese/un mese e mezzo conto di tornare a qualcosa di più normale. Santo dio che pesante che è la vita. Spesso in questo periodo mi trovo a non trovare le forze di alzarmi per bere dell’acqua o andare a fare la pipì. È normale? Boh. Non ero così due anni fa. È questo posto che mi fa essere così. Fortuna che poi me ne andrò. Comunque è strano dire “fare la pipì”. La parola pipì non è un po’ da bambini? Si può dire pisciare ma questo sembra un po’ grezzo e volgare. Urinare è troppo specialistico, da medico. Tirare una pisciata è da vecchi bacucchi. Mi è venuto in mente, la cosa più brutta è dire andare in bagno. Così non devi specificare neanche cosa fai. Credo di essermi sfogato e annoiato abbastanza. Anche un’ipotetica persona che per qualche motivo ha letto tutto si sarà stancata. È ora di dirci addio, Annabelle. Un momento però, mi è venuto in mente quello che ho fatto ieri sera pensando a quello che potrò fare ora. Ho guardato una serie su YouTube che parla del mostro di Firenze. È sul canale di Massimo Polidoro, potrebbe essere quasi un documentario per come è fatta bene. In tutto durerà 5/6 ore, sono 13 video se non sbaglio da 20/30 minuti. E niente, alla fine sembrerebbe che Pacciani fosse innocente. Perché per quanto possa incastrarsi bene con il profilo dell’assassino, le prove contro di lui sono in effetti scarsissime. I sospetti molti, ma ad un processo contano solo le prove. Pure i compagni di merende, è possibile che fossero solo dei tizi un po’ sfigati a cui la gente ha voluto dare la colpa perché non era facile per loro dimostrare di essere innocenti. Nell’ultimo video si parla proprio degli ultimi sviluppi. Ancora oggi, a distanza di più di 50 anni dall’avvio delle indagini, c’è chi lavora per scoprire qualcosa in più. Chi è veramente esperto del caso, sa bene che probabilmente Pacciani era innocente. L’attuale filone di indagini si concentra sulle buste anonime inviate alla polizia. Sembra che si sia individuato il dna della persona che aveva leccato la busta di due lettere prima di inviarle. E secondo alcuni quelle lettere le aveva scritte proprio il mostro, non uno dei tanti burloni, perché c’erano scritte cose molto precise e anche che prevedevano ciò che poi avrebbe fatto. Quindi ci sta indagare, speriamo salti fuori qualcosa. Adesso sul serio basta, sono partito da un argomento abbastanza serio e sono finito a parlare di omicidi avvenuti negli anni 70/80. Volevo trattare qualcosa di significativo e basta, ma il cervello dopo 10 minuti di concentrazione si prende le sue pause e fa scrivere cavolate. Il mio almeno. Un altro argomento serio di cui prima o poi vorrò capirci qualcosa ragionandoci su è il mio rapporto con il sesso. Tasto dolente? No, però tasto acuto. Anche esperienze in questo ambito mi hanno portato ad essere così e a comportarmi così verso gli altri. Ma anche mancanze da parte dei miei genitori da bambino e cattivi esempi da mia sorella, sempre quando avevo 8/10 anni. Si dice “croce e delizia” in questi casi, giusto? Mi sa che ho beccato quasi solo la parte della croce però. Sono, e tutti siamo, il risultato di una miriade di cose successe nei primi 20/25 anni di vita. Anche se non ci si è arrivati considerate comunque tutte le esperienze da 0 ad ora. Se siete over 25 considerate fino ai 25. Tutte queste esperienze, belle e brutte, vi forgiano. Seriamente costruiscono chi sarete poi per tutta la vita. Non che non si possa cambiare, ma di certo non si può cambiare tutto di sé. Semplificando e impegnandosi, però, credo ognuno di noi possa identificare e fare una classifica delle 10 cose che più hanno inciso sulla vostra crescita come persona. Ok, 10 sono tante ed è pure sera, limitiamoci a 5. Se qualcuno è arrivato o arrivata fin qui a leggere provi a farlo: trovare queste 5 cose. Tra quelle che ricordate, elencate i cinque eventi, situazioni, traumi, gioie, decisioni che più vi hanno reso voi stessi o voi stesse. Sì, la lingua italiana ha dei difetti con il maschile e il femminile, capirete anche che però non posso mettere a/e o * a tutte le parole. Bisogna premere almeno 3/4 volte in più sullo schermo ogni volta, e se si scrive qualcosa di lungo fa la differenza. Comunque, fate questo elenco di cinque cose e ragionateci. Se ci va di scriverle e di farmele sapere taggatemi da qualche parte. Non per farmi gli affari vostri, ma il confronto è sempre utile. Comunque ora direi basta, mi va di leggere qualche segreto o vedere un paio di shout cringe, che di solito non mancano mai, soprattutto la sera. Ora, per confondere queste cose un po’ più personali con il resto del testo, ed evitare che qualcuno legga dalla fine, farò copia e incolla di una ricetta a caso presa da internet. Se uno vuole farsi i cazzi miei non gli permetto di imbrogliare. O legge dall’inizio o niente, perché sennò sembrano solo deliri. Un po’ lo sono, ma non del tutto. Ma accanto a questo tipico abbinamento sono ammesse tutte le varianti possibili, a patto che siano super golose: dalla frutta fresca o sciroppata, alle creme fino alle salse al cioccolato. Potrete anche realizzare una versione con lo yogurt, light e poco calorica, senza lievito, oppure una versione proteica, ideali per gli sportivi. Gli americani non si fanno mancare proprio nulla e spesso accompagnano il piatto di pancake con ciuffi di panna montata, come si fa a resistere? Di sicuro avrete già l’acquolina in bocca, se non volete aspettare la colazione potete preparare i pancake anche per merenda, ecco la nostra ricetta!

+16 punti
6 commenti

@Ikarus

3 anni fa

Quest'immagine l'avevo nel mio PC come sfondo nel 2004... che tempi

+1 punto

@eliminato

3 anni fa

pensi davvero che qualcuno starà a leggere tutto sto patatrac? oh man

0 punti

@khoai_ingrata_

3 anni fa

Bene ti taggo in uno shout

0 punti