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I santi di oggi 24 novembre:
nome Solennità di Cristo Re- titolo Re dell'Universo- ricorrenza (24 novembre) Ultima domenica dell'anno liturgico; Ultima domenica di ottobre (Messa tridentina)- Data d'istituzione
11 dicembre 1925 da Papa Pio XI- Il Papa Pio XI, istituendo nell'anno Giubilare 1925 la nuova solennità di Cristo Re, pubblicava la sapientissima enciclica « Quas primas ». Ne riportiamo i punti principali. « Avendo concorso quest'Anno Santo non in uno ma in più modi, ad illustrare il regno di Cristo, ci sembra che faremo cosa quanto mai consentanea al Nostro apostolico ufficio, se, assecondando le preghiere di moltissimi Cardinali, Vescovi e fedeli fatte a Noi, sia da soli, sia collettivamente, chiuderemo questo stesso Anno coll'introdurre nella sacra Liturgia una festa speciale di Gesù Cristo Re. Da gran tempo si è usato comunemente di chiamare Cristo con l'appellativo di Re, per il sommo grado di eccellenza che ha in modo sovraeminenie fra tutte le cose create. In tal modo infatti, si dice che Egli regna nelle menti degli uomini, non solo per l'altezza del suo pensiero e per la vastità della sua scienza, ma anche perché Egli è la Verità, ed è necessario che gli uomini attingano e ricevano con obbedienza da lui la verità. Similmente Egli regna nelle volontà degli uomini sia perché in Lui alla santità della volontà divina risponde la perfetta integrità e sottomissione della volontà umana, sia perchè con le sue ispirazioni influisce sulla libera volontà nostra, in modo da infiammarci verso le più nobili cose. Infine Cristo è riconosciuto Re dei cuori, per quella sua carità che sorpassa ogni comprensione umana e per le attrattive della sua mansuetudine e benignità ». La regalità di Gesù Cristo « consta di una triplice potestà: la prima è la potestà legislativa. È dogma di fede che Gesù Cristo è stato dato agli uomini quale Redentore in cui essi debbono riporre la loro fiducia e nel tempo stesso come Legislatore, a cui debbono ubbidire. In secondo luogo egli ebbe dal padre la potestà di giudicare il cielo e la terra, non solo come Dio, ma ancora come uomo. Infine diciamo che Gesù Cristo ha pure il diritto di premiare o punire gli uomini anche durante la loro vita ». Dove si trova il regno di N. S. Gesù Cristo? Di quali caratteri particolari è dotato? Come si acquista? Il regno di N. S. Gesù Cristo « ha principalmente carattere soprannaturale e attinente alle cose spirituali. Infatti quando i Giudei e gli stessi Apostoli credevano per errore che il Messia avrebbe reso la libertà al popolo ed avrebbe ripristinato il regno di Israele, Egli cercò di togliere loro dal capo queste vane attese, e questa speranza ». Così pure quando la folla, presa da ammirazione per gli strepitosi prodigi da lui operati, voleva acclamarlo re, egli miracolosamente si sottrasse ai loro sguardi e si nascose: ed a Pilato che l'aveva interrogato sul suo regno rispose: « Il mio regno non è di questo mondo ». L'ingresso in questo regno soprannaturale, si attua mediante la penitenza e la fede, e richiede nei sudditi il distacco dalle ricchezze e dalle cose terrene, la mitezza dei costumi, la fame e la sete di giustizia ed inoltre il rinnegamento di se stessi per portare la croce dietro al Signore. Ecco il programma di ogni cristiano che vuole essere vero suddito di Gesù Cristo Re! MASSIMA. Al regno di Cristo tutti gli uomini sono invitati a entrare mediante la penitenza; questo regno è opposto al regno di Satana e richiede che i suoi sudditi tengano l'animo distaccato dalle ricchezze terrene, e che prendano la loro croce per seguire Gesù Cristo Re. Pio XI. PRATICA. Consacratevi con tutto il cuore alla sequela di Gesù Cristo, eleggetelo per re della vostra mente, del vostro cuore e della vostra vita. O Gesù, regna nelle menti e nei cuor E il mondo formi il tuo regno d'amor. MARTIROLOGIO ROMANO. Solennità di nostro Signore Gesù Cristo, Re dell’Universo: a Lui solo il potere, la gloria e la maestà negli infiniti secoli dei secoli.
nome Santa Flora di Cordova- titolo Martiri- nascita IX Secolo, Cordova, Spagna- morte 24 novembre 851, Cordova, Spagna- ricorrenza 24 novembre- Attributi palma del martirio- Patrona di Santa Fiora- Nacque a Cordova nella Spagna islamica, da padre musulmano e madre cristiana. Una volta morto il padre fu educata al cristianesimo insieme alla sorella Baldegoto ma fu osteggiata dal fratello musulmano. Scappò una prima volta dalla casa natale per farvi poi ritorno poiché suo fratello aveva fatto imprigionare dei religiosi e dei chierici per ricattarla. Tornata fu brutalmente battuta. Si allontanò di nuovo da casa per anni e ne fece ritorno per volontà di martirio. Flora sapeva del destino che l'avrebbe aspettata se si fosse consegnata al cadì. Fu imprigionata ed in carcere conobbe Eulogio, uno dei martiri di Cordova che diede notizia del suo martirio e fu decapitato per aver professato la fede cattolica. Si disse che il suo corpo, dopo essere stato gettato nei campi e rispettato dalle bestie che non se ne nutrirono, fu gettato nel fiume Guadalquivir. MARTIROLOGIO ROMANO. A Córdova nell'Andalusia in Spagna, sante Flora e Maria, vergini e martiri, che durante la persecuzione dei Mori furono gettate in carcere assieme a sant'Eulogio e trafitte con la spada.
nome Santi Andrea Dung Lac e 116 compagni- titolo Martiri Vietnamiti- ricorrenza 24 novembre- Canonizzazione Piazza San Pietro, 19 giugno 1988 da papa Giovanni Paolo II- Attributi Palma del martirio- Patrono di Vietnam- La storia di questi martiri iniziò nel 1615, quando due gesuiti sbarcarono nel porto di Tourane (oggi Da Nang) e furono poi raggiunti nel 1624 da Alexander Rhodes, considerato il vero fondatore della Chiesa. in quel paese.<br /> Inizialmente i cristiani avevano simpatia per le autorità e vivevano in pace, poi quando una siccità devastò il Paese nacque l'ira della popolazione che incolpò i missionari per la loro predicazione, sembrava che i cristiani non ne avessero rispetto per i morti.<br /> Nel 1627, dalla Conchinchina (la parte meridionale del paese) i missionari si diressero a nord, nella regione chiamata Tonchino. Il successo fu grande, ma presto sono sorte difficoltà: i missionari furono accusati di minare le fondamenta dello Stato chiedendo ai cristiani di avere una sola moglie. A questo si aggiunse la distruzione delle immagini sacre, simbolo del culto nazionale. Nel 1644, con l'aumentare delle ostilità, i gesuiti lasciarono il paese. Un anno dopo, già alcuni cristiani vietnamiti furono assassinati per non aver obbedito alle leggi che proibivano loro di essere cristiani. La difficoltà creata costrinse i missionari a creare un clero locale e formare due vicariati apostolici, quelli del Nord e del Sud, con sedi rispettivamente a Dang-Ngoai e Dang-Trong, e diede risultati ammirevoli nei secoli successivi, fino alla costituzione del Gerarchia vietnamita nel 1960 da Giovanni XXIII. Il XVIII secolo fu segnato da una forte espansione cristiana, soprattutto al nord, e da un notevole aumento del clero indigeno. Ma anche numerose manifestazioni di intolleranza. Il frutto abbondante fu soprattutto il risultato dell'effusione del sangue dei martiri: missionari e clero locale nonché intrepidi laici annaffiarono con il loro sangue la terra vietnamita, sopportando insieme la furia della persecuzione ma restando saldi nella fede. Tanto era la loro fede che anche la Vergine apparve ad alcuni cristiani perseguitati apparendo sulle montagne di La-Vang, nel 1798 dove erano nascosti. Dette grande incoraggiamento a quella comunità travagliata. Fino a 53 editti di persecuzione furono decretati dai vari signori e re in un totale di 261 anni (1625-1886), calcolando circa 130.000 vittime durante questo periodo. La stragrande maggioranza di questi confessori di fede sono stati sepolti in modo anonimo, ma la loro memoria globale rimane viva nella comunità cristiana. La Santa Sede innalzò agli altari 117 di loro: 64 da Leone XIII nel 1900, 8 nel 1906 da San Pio X, 20 nel 1909 dallo stesso papa e 25 da Pio XII nel 1951. Giovanni Paolo II li canonizzò tutti in 1988. La canonizzazione incluse anche i martiri giustiziati in Indocina, la maggioranza, tra il 1833-1840 e tra il 1859 e il 1861. I loro nomi erano:<br /> 1 Andrea DUNG-LAC, Sacerdote 21-12-1839; 2 Domenico HENARES, Vescovo O.P. 25-06-1838; 3 Clemente Ignazio DELGADO CEBRIAN, Vescovo O.P. 12-07-1838; 4 Pietro Rosa Ursula BORIE, Vescovo M.E.P. 24-11-1838; 5 Giuseppe Maria DIAZ SANJURJO, Vescovo O.P. 20-07-1857; 6 Melchior GARCIA SAMPEDRO SUAREZ, Vescovo O.P. 28-07-1858; 7 Girolamo HERMOSILLA, Vescovo O.P. O1-11-186; 8 Valentino BERRIO OCHOA, Vescovo O.P. 01-11-1861; 9 Stefano Teodoro CUENOT, Vescovo M.E.P. 14-11-1861; 10 Francesco GIL DE FEDERICH, Sacerdote O.P. 22-O1-1745; 11 Matteo ALONso LECINIANA, Sacerdote O.P. 22-O1-1745; 12 Giacinto CASTANEDA, Sacerdote O.P. 07-11-1773; 13 Vincenzo LE OUANG LIEM, Sacerdote O.P. 07-11-1773; 14 Emanuele NGUYEN VAN TRIEU, Sacerdote 17-09-1798; 15 Giovanni DAT, Sacerdote 28-10-1798; 16 Pietro LE TuY, Sacerdote 11-10-1833; 17 Francesco Isidoro GAGELIN, Sacerdote M.E.P. 17-10-1833; 18 Giuseppe MARCHAND, Sacerdote M.E.P. 30-11-1835; 19 Giovanni Carlo CORNAY, Sacerdote M.E.P. 20-09-1837; 20 Vincenzo Do YEN, Sacerdote O.P. 30-06-1838; 21 Pietro NGUYEN BA TUAN, Sacerdote 15-07-1838; 22 Giuseppe FERNANDEZ, Sacerdote O.P. 24-07-1838; 23 Bernardo VU VAN DUE, Sacerdote 01-08-1838; 24 Domenico NGUYEN VAN HANH (DIEU), Sacerdote O.P. 01-08-1838; 25 Giacomo Do MAI NAM, Sacerdote 12-08-1838; 26 Giuseppe DANG DINH (NIEN) VIEN, Sacerdote 21-08-1838; 27 Pietro NGUYEN VAN Tu, Sacerdote O.P. 05-09-1838; 28 Francesco JACCARD, Sacerdote M.E.P. 21-09-1838; 29 Vincenzo NGUYEN THE DIEM, Sacerdote 24-11-1838; 30 Pietro Vo BANG KHOA, Sacerdote 24-11-1838; 31 Domenico Tuoc, Sacerdote O.P. 02-04-1839; 32 Tommaso DINH VIET Du, Sacerdote O.P. 26-11-1839; 33 Domenico NGUYEN VAN (DOAN) XUYEN, Sacerdote O.P. 26-11-1839; 34 Pietro PHAM VAN TIZI, Sacerdote 21-12-1839; 35 Paolo PHAN KHAc KHOAN, Sacerdote 28-04-1840; 36 Giuseppe Do QUANG HIEN, Sacerdote O.P. 09-05-1840; 37 Luca Vu BA LOAN, Sacerdote 05-06-1840; 38 Domenico TRACH (DOAI), Sacerdote O.P. 18-09-1840; 39 Paolo NGUYEN NGAN, Sacerdote 08-11-1840; 40 Giuseppe NGUYEN DINH NGHI, Sacerdote 08-11-1840; 41 Martino TA Duc THINH, Sacerdote 08-11-1840; 42 Pietro KHANH, Sacerdote 12-07-1842<br /> 43 Agostino SCHOEFFLER, Sacerdote M.E.P. 01-05-1851; 44 Giovanni Luigi BONNARD, Sacerdote M.E.P. 01-05-1852; 45 Filippo PHAN VAN MINH, Sacerdote 03-07-1853; 46 Lorenzo NGUYEN VAN HUONG, Sacerdote 27-04-1856; 47 Paolo LE BAo TINH, Sacerdote 06-04-1857; 48 Domenico MAU, Sacerdote O.P. 05-11-1858; 49 Paolo LE VAN Loc, Sacerdote 13-02-1859; 50 Domenico CAM, Sacerdote T.O.P. 11-03-1859; 51 Pietro DOAN LONG QUY, Sacerdote 31-07-1859; 52 Pietro Francesco NERON, Sacerdote M.E.P. 03-11-1860; 53 Tommaso KHUONG, Sacerdote T.O.P. 30-01-1861; 54 Giovanni Teofano VENARD, Sacerdote M.E.P. 02-02-1861; 55 Pietro NGUYEN VAN Luu, Sacerdote 07-04-1861; 56 Giuseppe TUAN, Sacerdote O.P. 30-04-1861; 57 Giovanni DOAN TRINH HOAN, Sacerdote 26-05-1861; 58 Pietro ALMATO RIBERA, Sacerdote O.P. 01-11-1861; 59 Paolo TONG VIET BUONG, Laico 23-10-1833; 60 Andrea TRAN VAN THONG, Laico 28-11-1835; 61 Francesco Saverio CAN, Catechista 20-11-1837; 62 Francesco Do VAN (HIEN) CHIEU, Catechista 25-06-1838; 63 Giuseppe NGUYEN DINH UPEN, Catechista T.O.P. 03-07-1838; 64 Pietro NGUYEN DicH, Laico 12-08-1838; 65 Michele NGUYEN HUY MY, Laico 12-08-1838; 66 Giuseppe HOANG LUONG CANH, Laico T.O.P. 05-09-1838; 67 Tommaso TRAN VAN THIEN, Seminarista 21-09-1838; 68 Pietro TRUONG VAN DUONG, Catechista 18-12-1838; 69 Paolo NGUYEN VAN MY, Catechista 18-12-1838; 70 Pietro VU VAN TRUAT, Catechista 18-12-1838; 71 Agostino PHAN VIET Huy, Laico 13-06-1839; 72 Nicola Bui Duc THE, Laico 13-06-1839; 73 Domenico (Nicola) DINH DAT, Laico 18-07-1839; 74 Tommaso NGUYEN VAN DE, Laico T.O.P. 19-12-1839; 75 Francesco Saverio HA THONG MAU, Catechista T.O.P. 19-12-1839; 76 Agostino NGUYEN VAN MOI, Laico T.O.P. 19-12-1839; 77 Domenico Bui VAN UY, Catechista T.O.P. 19-12-1839; 78 Stefano NGUYEN VAN VINTI, Laico T.O.P. 19-12-1839; 79 Pietro NGUYEN VAN HIEU, Catechista 28-04-1840; 80 Giovanni Battista DINH VAN THANH, Catechista 28-04-1840; 81 Antonio NGUYEN HUU (NAM) QUYNH, Laico 10-07-1840; 82 Pietro NGUYEN KHAC Tu, Catechista 10-07-1840; 83 Tommaso TOAN, Catechista T.O.P. 21-07-1840; 84 Giovanni Battista CON, Laico 08-11-1840; 85 Martino THO, Laico 08-11-1840; 86 Simone PHAN DAc HOA, Laico 12-12-1840; 87 Agnese LE THi THANH (DE), Laica 12-07-1841; 88 Matteo LE VAN GAM, Laico 11-05-1847; 89 Giuseppe NGUYEN VAN Luu, Catechista 02-05-1854; 90 Andrea NGUYEN Kim THONG (NAM THUONG), Catechista 15-07-1855; 91 Michele Ho DINH HY, Laico 22-05-1857; 92 Pietro DOAN VAN VAN, Catechista 25-05-1857; 93 Francesco PHAN VAN TRUNG, Laico 06-10-1858; 94 Domenico PHAM THONG (AN) KHAM, Laico T.O.P. 13-01-1859; 95 Luca PHAM THONG (CAI) THIN, Laico 13-01-1859; 96 Giuseppe PHAM THONG (CAI) TA, Laico 13-01-1859; 97 Paolo HANH, Laico 28-05-1859; 98 Emanuele LE VAN PHUNG, Laico 31-07-1859; 99 Giuseppe LE DANG THI, Laico 24-10-1860; 100 Matteo NGUYEN VAN (NGUYEN) PHUONG, Laico 26-05-1861; 101 Giuseppe NGUYEN DUY KHANG, Catechista T.O.P. 06-11-1861; 102 Giuseppe TUAN, Laico 07-01-1862; 103 Giuseppe TUC, Laico 01-06-1862; 104 Domenico NINH, Laico 02-06-1862; 105 Domenico TORI, Laico 05-06-1862<br /> 106 Lorenzo NGON, Laico 22-05-1862<br /> 107 Paolo (DONG) DUONG, Laico 03-06-1862; 108 Domenico HUYEN, Laico 05-06-1862; 109 Pietro DUNG, Laico 06-06-1862; 110 Vincenzo DUONG, Laico 06-06-1862; 111 Pietro THUAN, Laico 06-06-1862; 112 Domenico MAO, Laico 16-06-1862; 113 Domenico NGUYEN, Laico 16-06-1862; 114 Domenico NHI, Laico 16-06-1862; 115 Andrea TUONG, Laico 16-06-1862; 116 Vincenzo TUONG, Laico 16-06-1862; 117 Pietro DA, Laico 17-06-1862<br /> MARTIROLOGIO ROMANO. Memoria dei santi Andrea Dung Lac, sacerdote, e compagni martiri. Con un’unica celebrazione si onorano centodiciassette martiri di varie regioni del Viet Nam, tra i quali otto vescovi, moltissimi sacerdoti e un gran numero di fedeli laici di entrambi i sessi e di ogni condizione ed età, che preferirono tutti patire l’esilio, il carcere, le torture e l’estremo supplizio piuttosto che recare oltraggio alla croce e rinnegare la fede cristiana.
nome Santa Firmina di Amelia- titolo Vergine e Martire- nascita III secolo- morte III secolo, Amelia, Umbria- ricorrenza 24 novembre, 28 aprile Civitavecchia- Santuario principale Cattedrale di Amelia- Attributi corona aurea che circonda due palme e una fiaccola accesa- Patrono di Amelia, Civitavecchia- Firminia fu una giovane martire ad Amelia (Umbria) uccisa durante la persecuzione di Diocleziano. La leggenda narra che suo padre era prefetto di Roma e sua madre una cristiana. Quando iniziò la persecuzione di Diocleziano, Firmina, vendette tutto per aiutare i suoi fratelli di religione e si ritirò ad Amelia, dove visse una vita solitaria da eremita dove attirò molti fedeli. Ciò costrinse le autorità a prendere provvedimenti in merito, ma uno degli ufficiali si innamorò di lei e la sua virtù lo convertì. In un secondo interrogatorio, con un altro magistrato, fu condannata e decapitata. MARTIROLOGIO ROMANO. Ad Amelia in Umbria, santa Firmina, martire.
nome Beata Maria Anna Sala- titolo Vergine- nome di battesimo Maria Anna Sala- nascita 21 aprile 1829, Brivio, Lecco- morte 24 novembre 1891, Milano- ricorrenza 24 novembre- Beatificazione Roma, 26 ottobre 1980 da papa Giovanni Paolo II- Maria Anna Sala nacque il 21 aprile 1829 a Brivio, un antico borgo sulle rive dell'Adda, vicino a Lecco; i genitori, Giovanni e Giovannina Sala, ebbero otto figli, di cui lei era la quinta, e la loro esistenza fu particolarmente felice.<br /> Giovanni, grande lavoratore e profondamente devoto, guadagnava bene nel commercio del legname ed era attivamente impegnato nella chiesa locale. Entrambi i genitori erano ben consci della loro responsabilità di trasmettere ai propri figli la loro fede e contemporaneamente assicurarsi che ciascuno venisse istruito secondo le proprie particolari attitudini. Maria Anna era molto ricettiva in entrambi gli aspetti; nel 1842, si recò a Vimercate, in un collegio appena aperto dalle suore di S. Marcellina. Quattro anni più tardi conseguì il diploma per l'insegnamento, con il forte desiderio di entrare a far parte della congregazione, ma non le fu possibile farlo immediatamente. Finalmente entrò in convento nel febbraio 1848, pronunciando i voti il 13 settembre 1852.<br /> Nei restanti quarant'anni della sua vita, insegnò nelle scuole della congregazione, a Cernusco, a Milano, Genova e a Chambéry, e visse osservando semplicemente e fedelmente la regola. Fu un'insegnante di successo molto amata: le allieve che ne apprezzavano la sincerità e forza, oltre alla gentilezza, la trovarono sempre comprensiva e disponibile, e molte di loro conservarono gelosamente le sue lettere. Lavorava instancabilmente per le alunne (una di loro sarebbe poi stata madre di papa Paolo VI), stimolandole a diventare forti nella fede, come nell'apprendimento. Per lei non fu mai facile trasferirsi da un convento all'altro, perché significava lasciare le sue ragazze (e anche le sue consorelle). In una lettera a uno dei suoi superiori descrive abbastanza apertamente il senso di perdita dal punto di vista umano, ma aggiunge: «Ho riletto la mia lettera e mi sono accorta che forse penserete che io non sia felice qui; ma non è vero, mi dispiace avervi lasciato, ma Dio è buono con me». Nei 1883 circa, le fu diagnosticato un cancro alla gola, ma Maria Anna non permise alla sua sofferenza di diventare un peso per gli altri, continuò a insegnare e a prendere parte alla vita comunitaria come al solito, fino all'autunno del 1891, quando fu obbligata a ricoverarsi. Morì dopo due settimane di terribili sofferenze, il 24 novembre 1891. MARTIROLOGIO ROMANO. A Milano, beata Maria Anna Sala, vergine della Congregazione delle Suore di Santa Marcellina, che, maestra di una scienza fondata sulla fede e sulla pietà, si dedicò con tutte le sue forze all’istruzione della gioventù femminile.
nome Sant'Alberto di Lovanio- titolo Cardinale di Santa Romana Chiesa, Vescovo e martire- nascita 1166 circa, Lovanio, Belgio- Consacrato vescovo 1192- Creato cardinale maggio 1192 da papa Celestino III- morte 24 novembre 1192, Reims, Francia- ricorrenza 24 novembre- Incarichi ricoperti Vescovo di Liegi dal 1192 alla morte- Canonizzazione 1613- Fratello minore di Enrico I, duca di Brabante, Alberto fu destinato dal padre allo stato ecclesiastico. Pur consacrato vescovo di Liegi, si trovò immischiato in lotte di potere politico, tanto che l'imperatore Enrico VI non gli permise di stabilire a Liegi. Arrivato a Reims, alcuni malfattori alemanni lo raggiunsero, ne guadagnarono la fiducia e lo assassinarono il 24 novembre 1192. Il suo culto venne approvato da Paolo V nel 1613. MARTIROLOGIO ROMANO. A Reims in Francia, passione di sant’Alberto di Louvain, vescovo di Liegi e martire, che fu costretto all’esilio per aver difeso la libertà della Chiesa e fu ucciso nello stesso anno in cui era stato ordinato.
nome San Crisogono di Aquileia- titolo Vescovo e martire- morte 303 circa, Aquileia, Friuli- ricorrenza 24 novembre- Sebbene Crisogono sia uno dei martiri menzionati nella prima preghiera eucaristica della Messa di rito romano, non si sa quasi nulla di lui a parte il fatto che sembra abbia subito il martirio ad Aquileia. Venerato nell'Italia settentrionale, il culto tuttavia fu introdotto anche a Roma, dove esiste la chiesa di S. Crisogono a Trastevere, citata nel 499, e poi nel 521, come Tituius Sancti Crisogoni. La storia di Crisogono occupa la prima parte della Passio Sanctae Anastasiae (25 dic.).<br /> MARTIROLOGIO ROMANO. Ad Aquileia in Friuli, commemorazione di san Crisógono, martire, che si venera a Roma nella chiesa titolare che porta il suo nome nell’anniversario della sua dedicazione.
nome San Protasio- titolo Vescovo di Milano- morte IV secolo, Milano- ricorrenza 24 novembre- Canonizzazione pre canonizzazione- Protaso visse nel IV sec. Fu il sesto vescovo della metropoli lombarda. Ricevette a Milano Sant'Atanasio di Alessandria, in visita all'imperatore Costante (342 o 343) e intervenne al concilio di Serdica, nell'autunno del 343. Fu il primo vescovo di Milano coinvolto nelle discussioni teologiche con gli ariani, nelle quali si dimostrò fedele alla dottrina trinitaria proclamata dal concilio di Nicea. Le sue reliquie sono custodite nella basilica di S. Vittore al Corpo. MARTIROLOGIO ROMANO. A Milano, san Protasio, vescovo, che difese presso l’imperatore Costante la causa di sant’Atanasio e partecipò al Concilio di Sardica.
nome Beato Balsamo di Cava- titolo Abate- morte 24 novembre 1232, Cava de' Tirreni, Salerno- ricorrenza 24 novembre- Beatificazione 1928 da papa Pio XI- Santuario principale Abbazia SS. Trinità di Cava (secondario)- Santuario di San Martino (Cinisello Balsamo)- Attributi gemma sacerdotum- Nel 1208 fu designato come successore dall'abate Pietro II e confermato dall'unanimità dai monaci. L'anno seguente si recò a Messina per far visita all'imperatore Federico II che lo nominò Iustitiarius a vita, con pieni poteri, anche di vita o di morte, nella giurisdizione del monastero. Sia l'imperatore che il papa favorirono Balsamo ed al suo monastero con non pochi privilegi. Balsamo fu un ottimo amministratore e protettore degli studi e delle lettere. Mori il 24 novembre 1232 ed il suo corpo fu sepolto in una parete della chiesa, vicino all'altare della cappella del S.mo Crocifisso. Nel 1675 le sue reliquie vennero traslate nella cripta dei Santi Padri e nel 1928 sotto un altare della chiesa. MARTIROLOGIO ROMANO. Nel monastero di Cava de’ Tirreni in Campania, beato Balsamo, abate, che tra i torbidi e i conflitti del suo tempo svolse il suo ministero con saggezza e prudenza.
nome San Colman di Cloyne- titolo Vescovo- nascita 522 circa, Irlanda- morte 604 circa, Cloyne, Irlanda- ricorrenza 24 novembre- Santuario principale cattedrale di Cobh- Patrono di Diocesi di Cloyne- Il materiale biografico su questo santo irlandese, nato a Munster nella prima metà del vi secolo, è davvero scarso; era un poeta di talento che diventò bardo (cioè cronista e studioso di genealogia, oltre che poeta letterato) a Cashel. Secondo la storia della sua conversione S. Brandano di Clonfert (16 mag.) si recò a Cashel per risolvere una disputa sulla successione reale e, durante il soggiorno, furono rinvenute le reliquie di S. Ailbco (12 set.). Il bardo fu coinvolto nella scoperta, per cui Brandano dichiarò che le mani che avevano toccato reliquie di tale santità non potevano appartenere a un pagano, perciò lo battezzò e gli diede il nome di Colman (nome molto comune nella chiesa irlandese primitiva). Colman divenne sacerdote e successivamente vescovo, predicò a Limerick e anche a est di Cork. Si pensa abbia fondato due chiese, una a Cloyne, dove è venerato come primo vescovo, e un'altra a Kilmaclefine. In entrambi i luoghi si possono vedere i resti di una chiesa e sembra che a Cloyne ci sia stato anche un pozzo sacro. S. Colman è menzionato nel Félire di Oengus, al 24 novembre. MARTIROLOGIO ROMANO. A Cloyne in Irlanda, san Colmano, vescovo.