@Pali

29/07/2024 alle 10:20

Il 29 luglio 1900 l'anarchico Gaetano Bresci uccise il Re d'Italia Umberto I.

Il 29 luglio 1900 l'anarchico Gaetano Bresci uccise il Re d'Italia Umberto I.

Per capire perché quel giorno Bresci sparò al Re d'Italia bisogna tornare ai Moti di Milano del 1898, quando per ordine del Re il generale Bava Beccaria sedò le rivolte operaie con una violenza inaudita. Furono uccisi e feriti centinaia di cittadini innocenti, tra cui molti bambini.

Nella seconda foto potete vedere un muro del convento dei frati cappuccini, distrutto da un colpo di cannone. Dentro quel convento non c'erano ribelli o operai, ma donne, uomini e bambini poverissimi, a cui veniva servito un pasto dai frati. Alla fame di questa gente, lo Stato rispose col piombo. L'errore fu ben coperto da documenti in cui la realtà dei fatti fu alleggerita. Fu raccontato che dentro il convento si trovavano operai in rivolta.

Milano non dimenticò quel bagno di sangue. Eppure per questa "eroica impresa", Bava Beccaris fu premiato dal Re Umberto I, insignito dell'ordine di grande ufficiale dell'Ordine militare di Savoia.

"Oltre vendicare gli altri, volevo vendicare anche me, costretto, dopo una vita miserrima, ad emigrare. I fatti di Milano, in cui si adoperò il cannone, mi fecero piangere di rabbia e pensai alla vendetta. Pensai al Re, perché costui, oltre a firmare i decreti, premiava gli scellerati che avevano compiuto le stragi." Gaetano Bresci.

La vedova Regina Margherita di Savoia e il re d'Italia Vittorio Emanuele III fecero erigere a Monza la Cappella Espiatoria (terza foto) in ricordo dell'assassinio. La Cappella sorge nel punto esatto in cui l'anarchico Gaetano Bresci sparò al Re, uccidendolo al termine di una manifestazione sportiva.

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4 commenti

@Laleghista__isback_

2 mesi fa

La goccia che ha fatto traboccare il vaso

+1 punto

@JPS

2 mesi fa

Questa famiglia è stata il male d'Italia, dal 1861 al 1945. Ogni scelta è stata sbagliata, su tutte l'ingresso nel primo conflitto mondiale e il fascismo, di cui i Savoia sono largamente i primi responsabili, ben più di Mussolini stessi. Per conto mio, l'Italia è nata il 2 giugno 1946: prima la definisco "prolungamento del Regno di Savoia".

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