@Pali
È assurdo, la città delle Olimpiadi invernali è senza un palazzetto del ghiaccio.
18 gennaio 2023, all'improvviso chiude il Palagorà, senza preavviso, lasciando Milano senza un palaghiaccio. C'erano bambini che passavano i pomeriggi qua dentro, c'era la squadra dilettantistica che giocava a hockey, c'erano le pattinatrici: le ladybirds, l'unica cosa che mancava erano i soldi. La gestione del Palagorà era diventata difficile a causa dell'incredibile aumento dei costi dopo la pandemia. Al momento del rinnovo, i gestori hanno rifiutato di continuare a gestire l'impianto alle condizioni imposte dal Comune, proprietario dell'impianto.
Si avviò un nuovo bando pubblico, che però andò deserto... Troppo alti i costi.
Nel frattempo la struttura è stata saccheggiata di ogni arredo, ritrovandosi pure senza impianto elettrico. In un paese che ha sempre meno ragazze che fanno attività sportiva questa storia è inaccettabile, peggio ancora sapendo che Milano nel 2026 sarà sede delle olimpiadi invernali!
Non si può dare in gestione a un prezzo inferiore? È veramente preferibile uno stabile chiuso, che non rende alle casse comunali?
Milano oggi è questo: 2.105 vetrine vuote, 16mila abitazioni deserte, 2 impianti sportivi abbandonati. Il motore economico d'Italia si è inceppato, e qualcuno si sorprende pure? Si preferisce tenere le porte chiuse, pur di speculare sulla bolla edilizia che sta uccidendo questa città, perché se il comune iniziasse ad abbassare i canoni di affitto, inevitabilmente ci sarebbe una reazione a catena... Ma no, poverini! Non sia mai che i ricchi perdano qualche zero sui conti per favorire noi comuni mortali...