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22/01/2025 alle 13:27

Diocesi di Trivento

Diocesi di Trivento

Diocesi di Trivento- Dioecesis Triventina- Chiesa latina- Suffraganea dell'arcidiocesi di Campobasso-Boiano- Regione ecclesiastica Abruzzo-Molise- Amministratore diocesano Claudio Palumbo- Vescovi emeriti Domenico Angelo Scotti- Presbiteri 55, di cui 45 secolari e 10 regolari (866 battezzati per presbitero)- Religiosi 10 uomini, 38 donne- Diaconi 3 permanenti- Abitanti 48.000- Battezzati 47.640 (99,3% del totale)- Stato Italia- Superficie 1.234 km²- Parrocchie 58 (4 vicariati)- Erezione IV secolo (?)- Rito cattolico romano- Cattedrale Santi Nazario, Celso e Vittore- Santi patroni Nazario, Celso, Vittore, Casto di Trivento. La diocesi di Trivento (in latino Dioecesis Triventina) è una sede della Chiesa cattolica in Italia suffraganea dell'arcidiocesi di Campobasso-Boiano appartenente alla regione ecclesiastica Abruzzo-Molise. Nel 2022 contava 47.640 battezzati su 48.000 abitanti. Secondo la tesi tradizionale, che si fonda sulla Vita sancti Casti triventini contenuta in un codice del XIV secolo, la diocesi triventina sarebbe stata fondata da san Casto di Larino su incarico di papa Clemente I alla fine del I secolo. Storici locali, a partire da Ciarlanti nel XVII secolo fino al recente Vincenzo Ferrara, sostengono l'origine antica della diocesi, fondata da san Casto, che avrebbe subito il martirio all'inizio del IV secolo, e documentano una serie di vescovi lungo tutto il primo millennio. La terza tesi si limita a riconoscere che la diocesi è storicamente documentata solo nel X secolo, citata in alcune bolle dei papi Agapito II (947), Giovanni XIII (969), Giovanni XIV (993) e Gregorio V (998). Nel X e XI secolo la diocesi era compresa nella provincia ecclesiastica beneventana, ma nel 1175 papa Alessandro III la dichiarò immediatamente soggetta alla Santa Sede; l'esenzione, che fu oggetto di disaccordi con gli arcivescovi beneventani, fu confermata da papa Urbano VI nel 1389 e da papa Sisto IV nel 1474. Nell'epoca post-tridentina, si deve al vescovo Giulio Cesare Mariconda (1582-1606) l'istituzione del seminario diocesano tra il 1582 ed il 1584. Altri vescovi si impegnarono nell'attuazione dei decreti tridentini attraverso sinodi diocesani e visite pastorali; tra i sinodi si ricordano quelli celebrati da Pietro Paolo Bisnetti del Lago nel 1615, da Antonio Tortorelli nel 1686 da Alfonso Mariconda nel 1721 e nel 1727. Tra Ottocento e Novecento la diocesi fu guidata da uomini di vasta e preparata cultura, all'epoca del vescovo Epimenio Giannico furono celebrati un sinodo diocesano (1950), il congresso eucaristico (1951) e il congresso mariano (1955). Il 21 agosto 1976 la diocesi ha perso la sua secolare indipendenza ed è entrata a far parte della provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Boiano-Campobasso, che in seguito ha assunto il nome di Campobasso-Boiano. Nel 1977 Trivento subì alcune lievi modifiche territoriali: il comune di San Pietro Avellana passò dall'abbazia territoriale di Montecassino alla diocesi di Trivento, la quale perse le parrocchie dei comuni di Alfedena e di Castel di Sangro passate alla diocesi di Sulmona-Valva. La diocesi comprende il territorio di 40 comuni a cavallo tra le regioni Abruzzo e Molise:[1]

in provincia di Campobasso i comuni di Trivento, Casalciprano, Castropignano, Duronia, Fossalto, Molise, Montefalcone nel Sannio, Pietracupa, Roccavivara, Salcito, San Biase e Torella del Sannio;

in provincia di Isernia i comuni di Agnone, Bagnoli del Trigno, Belmonte del Sannio, Capracotta, Carovilli, Castel del Giudice, Castelverrino, Chiauci, Civitanova del Sannio, Frosolone, Montenero Val Cocchiara, Pescolanciano, Pescopennataro, Pietrabbondante, Poggio Sannita, Rionero Sannitico, San Pietro Avellana, Sant'Angelo del Pesco e Vastogirardi;

in provincia di Chieti i comuni di Borrello, Castelguidone, Castiglione Messer Marino, Celenza sul Trigno, Roio del Sangro, Rosello, San Giovanni Lipioni, Schiavi di Abruzzo e Torrebruna. Sede vescovile è la città di Trivento, dove trova la cattedrale dei Santi Nazario, Celso e Vittore. Importante luogo di culto della diocesi è il santuario di Canneto, nel comune di Roccavivara, sulla strada che, costeggiando il Trigno, porta a Trivento, antica badia fondata nel VI secolo e dipendente dall'abbazia di Montecassino dal X secolo.

La cattedrale dei Santi Nazario, Celso e Vittore è il principale luogo di culto cattolico di Trivento, in provincia di Campobasso, chiesa madre della diocesi omonima. La cattedrale ha origini molto antiche, edificata su resti di un tempio pagano romano. Secondo una leggenda, fu per intervento di sant'Ambrogio che le teste dei santi Nazario e Celso vennero traslate da Milano a Trivento nel 398. L'attuale edificio risale all'XI secolo. Una lapide oggi collocata in uno dei pilastri interni nei pressi dell'entrata attesta la consacrazione della cattedrale il 15 maggio 1076 e la sua dedica ai santi Nazario e Celso. La chiesa ha poi subito diversi rifacimenti, in particolare in epoca barocca e nel Settecento. La facciata, in stile neoclassico, è del 1905; in essa si apre, nella parte inferiore, un portale con cornice e timpano, mentre nella parte superiore è un mosaico racchiuso in una cornice. La facciata è affiancata da una torre campanaria. L'interno dell'edificio è a tre navate suddivise da pilastri che reggono archi a sesto acuto; ed è abbellito da stucchi settecenteschi. Sempre del XVIII secolo è l'altare maggiore (1743), il coro ligneo e le tele che si trovano nel presbiterio. Sulla cantoria in controfacciata si trova l'organo a canne, costruito nel 1700 da Luca D'Onofrio e integro nelle sue caratteristiche foniche originarie. Di particolare valore storico-architettonico è la cripta, risalente all'XI-XII secolo e dedicata a San Casto. Un'iscrizione romana alla base di un pilastro con la dedica a Diana fa supporre che la cripta sia stata edificata su un antico tempio romano dedicato a questa divinità. L'ambiente è suddiviso dalle colonne di spoglio in sette piccole navate; è inoltre arricchito dalla presenza di affreschi del XIII secolo, da una statua lignea della Madonna in trono e da un bassorilievo in pietra raffigurante la Trinità fra angeli e delfini, dello stesso periodo. Scavi recenti hanno permesso di riportare alla luce resti di un battistero. Religione cattolica di rito romano- Titolari Santi Nazario e Celso martiri e San Vittore papa e martire- Diocesi Trivento- Consacrazione 15 maggio 1076- Stile architettonico barocco, neoclassico- Inizio costruzione XI secolo- Completamento XVIII secolo.

Mons. Claudio Palumbo- vescovo della Chiesa cattolica- Titolo Termoli-Larino- Incarichi attuali Vescovo eletto di Termoli-Larino (dal 2024), Amministratore diocesano della diocesi di Trivento- Incarichi ricoperti Vescovo di Trivento (2017-2024), Segretario generale della Conferenza episcopale dell'Abruzzo-Molise (2021-2024)- Nato 30 gennaio 1965 (59 anni) a Venafro- Ordinato presbitero 15 agosto 1990 dall'arcivescovo Ettore Di Filippo- Nominato vescovo 5 giugno 2017 da papa Francesco- Consacrato vescovo 8 settembre 2017 dal vescovo Camillo Cibotti. Blasonatura dello stemma: Di rosso, alla banda d'oro accompagnata nel cantone sinistro del capo da una stella (8), dello stesso. Croce astile e galero tipici da vescovo. Descrizione: Il rosso simboleggia la fede mentre la banda d'oro rappresenta la grazia divina. La stella d'oro con otto raggi è il simbolo della Vergine Maria. Il motto scelto, Ipsa propitia pervenis (Con la sua benevolenza giungerai a destinazione), è l'ultimo verso della preghiera Respice Stellam, Voca Mariam di san Bernardo di Chiaravalle.

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