@an0nym
Perché gli italiani "non esistono"'?
Salve a tutti, rieccoci con un nuovo shout! Oggi vorrei parlare di una tematica più tosto "delicata", ovvero sull'esistenza o meno degli italiani. Prima di fare ciò vorrei avvisare tutti che questo post non ha nessuno scopo di tipo politico-secessionista, ma semplicemente storico. Ora che siete stati avvisati direi di cominciare!
1) Diversità etno-genetica: La Penisola italica è una delle regioni d'Europa più miste sul piano genico. Come ben sappiamo le antiche popolazioni italiche, quelle dai cui oggi discendiamo, erano d'origine indoeuropea di radice celtica, il gruppo genetico più diffuso nella Penisola e in Corsica è "R1b", tipico del Nord Europa. Per quanto riguarda le isole di Sicilia e di Sardegna la situazione è ben diversa, data la diversità storico-genetica delle due isole rispetto all'Italia peninsulare. In Sicilia il gruppo genetico più diffuso è "J2", tipico delle steppe asiatiche.
In Sardegna invece il gruppo genetico più comune è "I2a", tipico dei balcani e dei popoli nativi. Dopo quest'analisi genetica possiamo quindi dedurre che in Italia un' "etnia italiana" non esiste ancora tutt'oggi.
2) Diversità linguistica: Anche sul campo linguistico l'Italia è fortemente divisa. Anche se la lingua più diffusa e più o meno parlata da tutti è l'italiano, essa funge solo come lingua veicolare nel nostro Paese, infatti le lingue locali hanno maggior influenza storico-linguistica nelle nostra area geografica. Nelle principali isole dell'Italia le lingue locali sono: il sardo, il siciliano e il corso, accompagnate anche dalle varietà locali della Lingua italiana. Nel Sud Italia la lingua "trionfante" è sicuramente il napoletano che conta più o meno 7 milioni di locutori; essa è anche accompagnata dalla varietà locale dell'Italiano. Nel Centro Italia troviamo la Lingua italiana e i suoi dialetti: il toscano e i Dialetti mediani. Nel Nord Italia la divisione linguistica è ancora più forte del Sud, del Centro e delle Isole, specialmente ai confini: le lingue locali al Nord sono l'emiliano-romagnolo, il lombardo, il ligure, il piemontese, il veneto, il ladino e il friulano, accompagnate sia dalle varietà locali della Lingua italiana, che dalle lingue "straniere" come il tedesco in Alto-Adige, il provenzale e il francese in Valle d'Aosta, e l'occitano ai confini del Piemonte. Anche su questo campo l'Italia si trova fortemente divisa linguisticamente.
3) Diversità geografica: Geograficamente nonostante l'Italia sia un unico Stato, fisicamente si trova divisa. L'Italia politica si divide in 3 regioni: la Sicilia che comprende l'Isola principale e tutto l'arcipelago, la Sardegna che comprende anch'essa l'Isola principale e le sue isole satelliti e l'Italia, divisa in Meridione, Centro e Settentrione.
Dopo queste analisi possiamo quindi dedurre che nel nostro Paese non esista né un'etnia italiana, né un'unità linguista compatta e ne tanto meno un'unità geografica, ma solo politica. A finché l'Italia si unisca linguisticamente ci vorranno anni, se non secoli ed etnicamente ci vorranno migliaia di anni.