Ragazzo di 15 anni
Pensieri sputati su un pezzo di carta e scritti male. Questo è ciò che la mia confusa mente ha partorito stasera
Mancano due mesi. Mancano solo due mesi e la scuola è finita. È una sensazione strana. Ci saranno dei cambiamenti dall'anno prossimo, a comincerò il triennio. E fuori da scuola, beh, cambierà qualcosa in più. Da sempre la mia socialità è carente, da sempre sono una persona chiusa e riservata. Negli ultimi due anni ho fatto grossi passi avanti, ma rimango pur sempre riservato e in certe situazioni timido. Alla fine con i prof non ho problemi e tantomeno con i voti, con lo studio me la cavo e io di mio sono una persona curiosa, quindi in fondo mi piace, e con i compagni mi trovo relativamente bene. È un bell'ambiente, dopo tutto. E tra 2 mesi, io mi sentirò di nuovo perso. Ma non attenderò più con impazienza il ritorno a scuola, perché ho imparato quest'anno che non c'è limite al peggio, e os già che l'anno prossimo molte cose che mi piacevano di questo biennio cambieranno, e cambieranno in peggio. E chissà cos'altro. E di anno in anno andrà solo peggiorando, i giorni che non sono riuscito a valorizzare e a vivere a pieno rimarranno solo nei ricordi. Quindi chissà come sarà l'ultimo giorno di scuola, di quinta. Io che sono una persona abitudinaria e legata al passato, non lo reggerò. E alla fine la mia socialità dipende molto dalla scuola, se parlo con qualcuno è grazie a lei. E dall'anno prossimo lo sarà esclusivamente. Perché fuori da scuola c'è un altro ambiente, a cui tengo e che mi ha fatto crescere tantissimo, mi ha fatto conoscere delle belle persone, e chissà come sarei senza. 4 anni in cui ho sempre pensato "il momento in cui finirà è lontano, ho ancora tanto tempo e tante esperienze da vivere con loro". E ora mancano due mesi. E sarà finito, per sempre. D'un tratto, all'improvviso, il mio mondo cambia. Già, perché io soffro molto i cambiamenti, seppur minimi. E quel tempo che credevo d'avere è tutto trascorso, sprecato, perché di tutte quelle cose che volevo fare ne ho realizzate la minima parte, forse addirittura nessuna. E quelle occasioni che speravo il futuro mi avrebbe donato non sono mai arrivate, la dea bendata non è stata dalla mia parte questa volta. E quindi finisce tutto così: leggero, fievole, senza lasciare il segno. Questi 4 anni un segno lo hanno lasciato, anche molto marcato, ma questo finale non sarà il gran finale in cui speravo. Sarà un addio formale, cosparso di rimpianti su cui non potrò nulla, se non piangermi addosso. Le mie occasioni le ho sprecate, il tempo che aveva l'ho lasciato correre, e ora che mi rendo conto dei miei sbagli, è troppo tardi. Ma al solito, forse già lo sapevo che sarebbe finita così. Io di natura sono una persona debole e arrendevole. E dell'ultima chance che mi è rimasta so già che ne resterà solo un rimpianto, l'ennesimo rimpianto, che forse sarà il più grande. E i ricordi saranno dolorosi, di tutti questi anni che si sono conclusi con un nulla di fatto, ai miei occhi che vedono solo l'evidente. Caratteristica che non appartiene a tutto ciò di positivo che mi hanno dato.