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I santi di oggi 14 ottobre:
nome San Callisto I- titolo 16º papa della Chiesa cattolica e martire- nascita II secolo, Roma- Elezione 217- Fine pontificato 222- morte 222, Roma- ricorrenza 14 ottobre- Santuario principale Chiesa di San Callisto- Attributi vesti rosse, tiara papale, fontana, pozzo, pietra al collo- Patrono di coloro che lavorano nei cimiteri- Il nome di questo grande Papa è celebre per il cimitero che da lui prende il nome. Sulla porta d'ingresso un tempo era scritto: « Chi entra in questo cimitero contrito e confessato, otterrà la remissione dei peccati per i meriti di centosettantamila martiri qui sepolti con 46 Papi morti per Gesù Cristo ». Il suo nome, che deriva dal greco, significa « bellissimo » e ben gli conveniva per le sue rare doti e per le belle opere che seppe compiere. Romano, di famiglia patrizia, egli nacque in Trastevere nel luogo detto « Urbs Ravennatum », quartiere dei « Ravennati », perchè ivi avevano avuto la loro dimora marinai e militari che l'imperatore Augusto richiamò a Roma dalla città di Ravenna. S. Callisto successe a S. Zeffirino sulla cattedra di S. Pietro l'anno 220 e resse la Chiesa per cinque anni e due mesi. Oltre le catacombe da lui abbellite ed ingrandite, altre tre opere resero glorioso il suo pontificato: la basilica di S. Maria in Trastevere, il digiuno stabilito nelle Quattro Tempora ed il luminoso suo martirio. Si racconta che a Roma, in Trastevere, in un giorno di Natale sia prodigiosamente scaturita una fonte d'olio che zampillò per un giorno intero. Per tale fatto si radunavano numerosi i Cristiani per celebrare i santi misteri. Ma molti signori, approfittando di questi raduni, pensarono di aprirvi bettole, dove i Cristiani erano continuamente disturbati. Morto l'imperatore Eliogabalo e succedutogli Alessandro Severo, sembrò opportuno ai Cristiani ricorrere a lui dopo aver pregato inutilmente quegli osti di togliere le loro bettole. Gli esercenti fecero anch'essi ricorso, ma l'imperatore, esaminata attentamente la questione, disse: « Qual è quel Dio che colà volete adorare? ». Gli fu risposto: « Il Dio dei Cristiani ». « Certo, soggiunse l'imperatore, è meglio che quel luogo sia destinato al culto di qualsiasi Dio, che dato in potere degli osti ». E questi ultimi dovettero ritirarsi e lasciar liberi i Cristiani. A tale notizia S. Callisto provò tanta gioia che, per gratitudine a Dio, volle erigere in quel luogo la prima chiesa ad onore della Gran Madre di Dio. A S. Callisto si attribuisce la proibizione del matrimonio tra i consanguinei; confermò le Quattro Tempora, e convertì il console Palmazio e i due senatori Felice e Simplicio. Questa sua attività gli attirò l'odio dei rigoristi cristiani che lo uccisero gettandolo vivo in un pozzo con l'accusa di lassismo. I Cristiani ne presero il corpo e lo seppellirono sotto l'altare di S. Maria in Trastevere. PRATICA. impariamo da questo grande Papa a suffragare ed a rispettare i poveri morti. PREGHIERA. O Dio, che ci allieti con l'annua solennità del tuo beato martire e Pontefice Callisto, concedici propizio che come ne celebriamo la festa così usufruiamo della sua protezione. MARTIROLOGIO ROMANO. San Callisto I, papa, martire: da diacono, dopo un lungo esilio in Sardegna, si prese cura del cimitero sulla via Appia noto sotto il suo nome, dove raccolse le vestigia dei martiri a futura venerazione dei posteri; eletto poi papa promosse la retta dottrina e riconciliò con benevolenza i lapsi, coronando infine il suo operoso episcopato con un luminoso martirio. In questo giorno si commemora la deposizione del suo corpo nel cimitero di Calepodio a Roma sulla via Aurelia.
nome San Fortunato di Todi- titolo Vescovo- morte VI secolo, Todi, Umbria- ricorrenza 14 ottobre- Santuario principale Chiesa di San Fortunato (Todi)- Patrono di Todi, Murlo, San Fortunato della Collina- Vescovo di Todi (Umbria), sotto Giustiniano; Meritava, per la sua virtù e la sua carità verso gli ammalati, le lodi dei suoi fedeli e di Papa San Gregorio Magno. Quando ebbero luogo le invasioni degli Ostrogoti, riuscì con le sue preghiere, suppliche e con grande coraggio, a presentarsi davanti a Totila, e chiedere che la sua città fosse liberata. Era famoso come esorcista.<br /> MARTIROLOGIO ROMANO. A Todi in Umbria, san Fortunato, vescovo, che, come riferisce il papa san Gregorio Magno, rifulse di immensa virtù nel prestare assistenza ai malati.
nome San Gaudenzio di Rimini- titolo Vescovo e martire- nascita 280 circa, Efeso, Turchia- morte 360 circa, Rimini- ricorrenza 14 ottobre- Patrono di Rimini, Ostra, Montefabbri e Garaguso- Nacque a Efeso, in Asia Minore. Arrivato a Roma, fu battezzato, poi ordinato sacerdote nel 332. Primo Vescovo di Rimini nel 346. Difensore della fede contro ariani e pagani. Nell'anno 359 partecipò al Concilio di Rimini convocato dall'imperatore Costanzo II per condannare Ario, ma fu il contrario; con 17 vescovi uscì dal Concilio, quando se ne andò, stracciò i verbali e si ritirò in un piccolo paese vicino. Tornato a Rimini, attaccò apertamente le posizioni ariane. Arrestato dal governatore Diocleziano, fu strappato dalle mani dei giudici e linciato dagli ariani. Durante il suo episcopato ha ordinato diacono San Marino di Rimini.<br /> MARTIROLOGIO ROMANO. A Rimini, san Gaudenzio, che si ritiene sia stato, in tempo di persecuzione, il primo vescovo di questa città.
nome San Domenico Loricato- titolo Monaco- nascita Cagli, Marche- morte XI secolo, San Severino, Marche- ricorrenza 14 ottobre- Nacque a Cagli nelle Marche; Contro il diritto canonico, suo padre lo ordinò sacerdote; quando lo scoprì, decise di fare penitenza per il resto della sua vita. Decise per una vita da eremita e poi camandolese a Fonte Avellana, e fu chiamato dall'amico e maestro San Pier Damiani, a guidare la nuova comunità camaldolese nel monastero della Santissima Trinità, fondato da San Pietro alle pendici del Monte San Vicino. Venne chiamato "loricato" perché per anni indossò sulla pelle una ruvida pelliccia di ferro. La sua morte avvenne dopo aver accettato un farmaco per calmare il suo dolore. Le sue spoglie si trovano nella chiesa di Santa Ana in Frontale. MARTIROLOGIO ROMANO. A San Severino nelle Marche, san Domenico, detto Loricato per la cintura di ferro di cui si era cinto i fianchi, sacerdote dell’Ordine dei Camaldolesi, che, ordinato per simonia, si fece poi monaco eremita e, discepolo di san Damiano, condusse un’aspra vita di austerità e penitenza.
nome Santa Angadrisma- titolo Badessa- nascita 612 circa, Francia- morte 695 circa, Beauvais, Francia- ricorrenza 14 ottobre- Attributi Lebbra- Patrona di Diocesi di Beauvais, invocata contro la siccità e gli incendi- Angadrisma, o Angadreme, visse nella diocesi di Thérouanne nella Francia settentrionale. La sua educazione fu profondamente influenzata da S. Omero (9 set.), vescovo della diocesi, e dal cugino, S. Lamberto di Lione (14 apr.), che a quel tempo era monaco a Fontanelle. Fu probabilmente la loro influenza a sostenere la ragazza nel desiderio di diventare monaca, mentre il padre, che l'aveva promessa in matrimonio a un giovane signore del luogo, S. Ansberto (9 feb.), si oppose. Per evitare le nozze, Angadrisma pregò di poter diventare fisicamente repellente e ottenne come risultato di essere colpita dalla lebbra. Ansberto, che divenne successivamente vescovo di Rouen, sposò un'altra persona e Angadrisma fu libera di ricevere l'abito religioso dalle mani di S. Audoeno (24 ago.); da quel giorno la sua malattia scomparve. Condusse una vita esemplare come monaca, divenendo in seguito badessa di un convento vicino a Beauvais. Le sono attribuiti molti miracoli e le si attribuisce di aver estinto un incendio che minacciava di distruggere il convento opponendo al fuoco le reliquie del santo fondatore, Ebrulfo (29 dic.). Morì a più di ottant'anni; è una dei patroni di Bcauvais ed è invocata contro gli incendi e le pubbliche calamità. Quando il convento nell'851 fu distrutto dai normanni, le reliquie della santa furono trasferite nella chiesa di S. Michele in città; durarne la Rivoluzione francese furono nuovamente spostate e poste nella cattedrale. MARTIROLOGIO ROMANO. Presso Beauvais in Neustria, ora in Francia, santa Angadrisma, badessa del monastero fondato da sant’Ebrolfo e chiamato l’Oratorio, perché aveva più luoghi di preghiera, in cui ella senza sosta serviva il Signore.
nome San Donaziano di Reims- titolo Vescovo- nascita Roma- morte 389 circa, Reims, Francia- ricorrenza 14 ottobre- Naturale di Roma; fu VII vescovo di Reims (360-389). Il suo episcopato sembra sia stato ammirevole, perché fu sempre rappresentato con un manto solenne, mitra e pastorale. MARTIROLOGIO ROMANO. A Bruges nel territorio dell’odierno Belgio, commemorazione di san Donaziano, vescovo di Reims, le cui reliquie si conservano in questa città.