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Via Italia è uno degli assi principali del centro storico di Monza, nonché una delle vie principali dello shopping cittadino. L'asse stradale porta dritto dritto alla stazione ferroviaria ed è alla fine di questa strada che si trova una delle cose più curiose della nostra città. Al 41 di via Italia sorge il palazzo storico delle Telerie Frette, da cui l'imprenditore francese Edmond Frette iniziò a commerciare i suoi prodotti tessili nel 1860. Sulla destra il palazzo è staccato dal suo edificio contiguo attraverso una "striscia" in muratura larga un paio di metri e alta come il resto dell’edificio. Questa porzione ha un aspetto decisamente particolare, completamente disomogenea rispetto a i due palazzi. Alla sua base si trova una porta stretta e dall’aria antica, mentre il primo piano, separato dalla targa col nome della via, è occupato da una bifora. Al terzo e ultimo piano, invece, troviamo un monofora. Secondo la tradizione monzese dietro quella porticina c'è una casa abitata da una famiglia di nani. Al piano terra è certamente situato il locale caldaia, vista la presenza della tubatura del gas che entra attraverso la porta. Ma perché le finestre? (completamente diverse da qualsiasi altro edificio nelle vicinanze). Una spiegazione logica può essere dovuta al fatto che gli edifici di via Italia sono nati in periodi differenti, attaccandosi l'uno all'altro nel corso degli anni. Questa piccola parte potrebbe essere stata realizzata a completamento dell’edificio, con materiali recuperati da altre costruzione. La forma delle finestre è molto simile ai castelli di epoca viscontea, il che fa ipotizzare che queste finestre siano state recuperate dal Castello dopo la sua distruzione, avvenuta nei primi anni dell'Ottocento. Nulla è certo, ma osservando le varie rappresentazioni della Porta Milano e del Castello Visconteo in rovina (come nell'ultima foto) è possibile vedere bifore molto simili e soprattutto diverse aperture nella muratura, prive di finestre, come se fossero state intagliate e portate via.