@Retr0_

22/05/2021 alle 15:31

Questa me la porterò fino alla tomba.

Questa me la porterò fino alla tomba.

“Si stava sciogliendo la neve sulle pianure di Hokkaido. Il lupo aveva perso le speranze di trovare qualcuno simile a lui. Quando ad un tratto, delle piccole orme scomposte e quella scia di profumo gli diedero l’ultima speranza”

.

Sento il mio cuore che batte forte

Resterò sveglio anche questa notte

Sì, quante volte

Sento la camera che mi inghiotte

Stringe le corde

Fuori la luce del giorno batte

Sulle finestre e le mie ciabatte

Lasciate a un metro formano un vuoto

Dal mio divano mi tuffo e nuoto

Dentro l'abisso dei miei pensieri

Dove anche gli incubi sono veri

Dove il profumo di te mi ricorda di ieri

Ma malvolentieri

So che non c'eri quando mi serviva

L'aiuto di chi non ha più comitiva

Di chi resta solo ma senza saliva

La scia tua lasciva lasciava la riva

Vola sul mare come aquiloni

Tu mi chiamavi con mille nomi

Io mi chiudevo in me stesso

E riflesso in più suoni scrivevo canzoni

Parlavo dei tuoni che bussano secchi

Sui tegoli vecchi, tu che non invecchi

Tu resti bambina anche quando ti vesti

Come una signora e ridendo ti specchi

Dolce e delicata

Tu sei

Bella e complicata

Fiore di Calicanto

Che sboccia d'incanto in una nevicata

La notte gelata congela ogni idea

Cantava da sola la paradisea

Noi restiamo nudi per donare affetto

Dove il nostro tetto è un piumone d'IKEA

[Ritornello]

Rimani qui seduta amore, se puoi

Non vuoi farla per me ma fallo per noi

Cammino sopra il vuoto di ogni fallimento

Case senza un pavimento, fermi tutto in un momento

Tu resta se puoi (no)

Se puoi (no)

E adesso stringimi le mani quando mi addormento

Curami dallo spavento, ridi quando tutto è spento

Tu resta se puoi

.

Oggi la strada sembrava il mare

Scendo in ciabatte per prendere il pane

Se un uomo può piangere senza gridare

Il lupo di Hokkaido sa scodinzolare

Dove le pare si fanno reali

Dove voliamo ma senza le ali

Sfide di frasi letali

Sputate ad un metro in duelli leali

Sopra gli scaffali la polvere, i premi

Che ho vinto per scrivere senza gli schemi

Per vivere il vuoto in cui cado ogni giorno

E poi fare ritorno in paesaggi sereni

Il tuo sorriso è la luce al buio

Io camminavo sotto al diluvio

Mentre il mio cane aspettava e ululava

Alle stelle sotto il plenilunio

Non c'era nessuno per dirmi "che bravo"

Quando non giocavo, quando mi isolavo

Quando non potevo permettermi nulla

Ed insieme a quel nulla, io entravo e rubavo

Le scarpe per correre lungo la via

Per non ritornare mai più a casa mia

Per dare due calci a un pallone di pezza

Su un vecchio campetto di periferia

Mio padre accarezza la carta vetrata

Dentro un'officina scordata, isolata

Si sfrega le mani con una pomata

Che cura quei tagli, la vita è spietata

Sei ritornata anafora, analoga

Senza pretese come un Nero d'Avola

A dirmi che ciò che ho sbagliato si scorda

C'era una volta la nostra favola

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2 commenti

@piccolo_GRANDE_anonimo

4 anni fa

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