@Siamo_residui_di_stelle
Reazioni alle critiche di Roberto Potocniak
CRITICHE E CONSAPEVOLEZZA
Quando qualcuno ti muove una critica o ti fa un'osservazione, guarda la tua reazione...
Se chi ti critica ha ragione, non reagire, non metterti sulla difensiva, rimani aperto e vulnerabile e ringrazialo, ti sta aiutando a prendere coscienza di un qualcosa che non riuscivi a vedere.
È sufficiente darsi il permesso di guardare, se ha ragione o no.
C'è sempre da guadagnarci a prendere coscienza sulle nostre dinamiche, quelle di cui non siamo ancora consapevoli.
Se chi ti critica ha torto, e sei sicuro che ha torto e che ha espresso un suo punto di vista che non collima per nulla con la verità, perché prendersela?
Potrebbe essere un maldicente, una persona rabbiosa ed invidiosa, un provocatore che ama mettere zizzania e che fa sempre così con tutti.
Non c'è l'ha con te, è semplicemente il suo modo di fare.
Osserva invece quando ti arrabbi e neghi con forza una critica, rifletti: se la critica non contenesse un po' di verità, non ti disturberebbe affatto, la riterresti un'assurdità, ne rideresti.
Datti il tempo di verificare, confrontati al tuo interno, non reagire come una macchina dove arriva uno che preme un 'pulsante' e tu reagisci aggressivamente o mettendoti sulla difensiva a prescindere; siamo esseri umani, non macchine.
La reazione meccanica nasce dalla mente condizionata, dalle ferite, dalla paura, dalla rabbia repressa.
La risposta nasce dallo stato di presenza nel qui ed ora, dall'osservazione cosciente, dalla comprensione dell'essere.
La reazione sorge dal passato, dal vissuto non elaborato, non guarito, non trasceso.
La risposta sorge dal qui ed ora dallo stato di presenza-consapevolezza.
Ciò che muove (meccanicamente) l'uomo inconsapevole sono i bisogni inconsci, le ferite da compensare, la paura della solitudine, l'ambizione, l'avidità, la fame d'attenzione, l'attaccamento, gli ideali condizionati, l'ossessione, la rabbia, l'ignoranza.
Ciò che muove l'uomo consapevole è la comprensione della realtà, la lungimiranza, l'amore e la compassione
Sii presente a te stesso, sempre, ovunque e comunque, non dormire, non lasciarti portare via dai tuoi automatismi, paure, ferite e bisogni.
Il destino dell'uomo è quello di risvegliarsi dallo stato di sonno e diventare un essere pienamente cosciente, padrone di sé stesso, maestro di se stesso.
Roberto Potocniak