Uomo di 19 anni

quando ci guardiamo mi si blocca il respiro, come accadeva qualche anno fa, sempre con te e solo con te. sento cose strane, che non saprei spiegare perché non sono un lettore dell'anima, ma solo un emanatore di concetti generici. io però certe cose le ho provate solo con te, e le provo ancora, pure ora che il mio cuore è occupato, o almeno sulla carta. non posso dirti che mi mancano quelle sensazioni perché le provo ancora, e capisco che le provi anche tu. ce lo diciamo con gli occhi che le proviamo ancora, ma poi distogliamo lo sguardo e io aspetto solo di averti di fronte per dirti la battuta giornaliera sfottò che avevo in mente da un po'. vorrei invitarti a piangere insieme, solo una volta, forse queste sensazioni smetterebbero di tormentarmi, oppure si amplificherebbero. ed in entrambi i casi ne sarei grato, dato che di sofferenza non ne vorrei e al contempo di emozioni ne ho tanto bisogno. ma so che tu il mio invito a piangere insieme non lo accetteresti mai, non perché non vuoi ma perché hai paura, come l'hai sempre avuta.