@marianne_renoir
non riesco più a riafferrare me stessa

pormi dentro dei contorni precisi
ricordarmi cosa ho deciso di essere
le parole girano sempre sullo stessa corda
e cominciano a profumare di stantio
i gesti da diva e le espressioni teatrali stanno diventando caricatura di se stessi
questo tempo mi sfugge tra le mani e si disperde
questa fortuna sempre pronta a non lasciarmi mai cadere del tutto mi annichilisce
non rimane che qualche briciola a coprire la verità nascosta di una mediocrità di forma e di dolore
che tutto si ripete uguale
ma non per impossibilità di salvezza
ma perché la salvezza significa abbracciare infine
senzientemente
la mediocrità, la gioia, l’imperfezione
anestetizzare una testa piena di schifezze
sedare un cuore che desidera solo dolore
pettinare dei capelli troppo lunghi per restare sciolti
accettare tutto con l’incapacità di farlo sinceramente
portare rancore, desiderare, ottenere e poi scappare è una responsabilità troppo grande
lasciarsi baciare sempre, essere fatti di carne
rifuggire questa natura senza abbastanza convinzione
avere bisogno di essere sfiorati
come tessere le fila di questo garbuglio di cose perché ne esca un arazzo ordinato e intoccabile?