@IlNapolista
#WCPills | QUANDO MORENO ELIMINÓ L’ITALIA
Il primo mondiale del nuovo millennio fu quello di Corea del Sud e Giappone nel 2002, l’ultimo in cui valeva ancora il golden goal e a cui presero parte 32 squadre. L’Italia di Trapattoni capitó nel gruppo G insieme a Ecuador, Messico e Croazia. Gli azzurri inaugurano il mondiale con una facile vittoria per 2-0 sui sudamericani (badate a ricordare che quella del 2002 è probabilmente la nostra nazionale più forte di tutti i tempi), mentre il Messico batte di misura 1-0 la Croazia. Nella seconda giornata la compagine slava creerà più problemi del previsto ai nostri giocatori: prima l’infortunio di Nesta e poi il gol di Vieri annullato ingiustamente, renderanno la partita più difficile di quanto ci si aspettasse. Nel secondo tempo Vieri si rifà e questa volta il gol è convalidato ma la Croazia in tre minuti pareggia e ribalta, ed è 2-1. A pesare di più sulla sconfitta italiana sarà il gol annullato a Marco Materazzi (segnato da Centrocampo), a causa di un presunto fallo in attacco di Inzaghi (che neanche aveva toccato la palla). Nel frattempo il Messico batte 2-1 l’Ecuador e mette quest’ultimo fuori dalla lotta ottavi. Nell’ultima giornata gli azzurri sono consapevoli di dover battere il Messico per passare il turno. Ci pensa dapprima Inzaghi al 14’ con un gol che gli verrà in seguito annullato, poi Del Piero nel secondo tempo su assist di Montella (a cui era stato annullato un gol precedentemente). Il vantaggio dell’Ecuador sulla Croazia mette al sicuro il passaggio della formazione italiana e del Messico, tuttavia tutti cominciano a storcere il naso per quanto riguarda il trattamento riservato agli azzurri dagli arbitri. Sarà poi agli ottavi di finale che accadrà la vera tragedia. È Italia-Sud Corea. Dirige l’arbitro Byron Moreno (e megl kitemmuort e stramuort). Al 4’ la Corea potrebbe già sfruttare un calcio di rigore che peró Gianluigi Buffon para. Dopodiché l’Italia si butta in attacco e trova il gol al 18’ ancora con Vieri. Ma da lì, la partita cambia totalmente. Durante l’incontro si ripresentano diversi falli e placcaggi nei confronti degli azzurri, che però vengono addirittura sanzionati. Celebre è il caso di Totti che viene steso in area di rigore e viene espulso per simulazione. L’Italia cerca di sviare gli attacchi coreani ma a due minuti dalla fine, approfittando di una leggerezza di Panucci, gli asiatici pareggiano. Si andrà ai supplementari, dove ricordiamo: vige il golden goal. Tommasi segna di testa, ma il gol gli viene annullato per fuorigioco (inesistente), e alla fine si sa com’è il Calcio: contropiede, palla in mezzo, di testa, gol. E l’Italia finirà lì il suo cammino nella competizione, nello sgomento generale di una nazione che ha assistito inerme ad un vero e proprio scandalo. Nel 2015 un’indagine svolta riguardo alla corruzione nella FIFA, appurò che il mondiale, ma quella partita in particolare era stata pilotata ai danni della formazione del BelPaese, con le stesse modalità che furono riservate alla Spagna ai quarti. Sinceramente non voglio soffermarmi oltre su questo mondiale, tanta che è l’amarezza. Sappiate solo che la Corea del Sud arriverà quarta, mentre il Brasile vincerà il suo quinto titolo, che con quella corazzata che avevamo nel 2002, sarebbe potuto essere nostro. Ma nel calcio, si sa, la forza ripaga sempre, e lo scopriremo 4 anni dopo...