@Pali

23/06/2024 alle 22:09

1956: XXVII Gran Premio d'Italia - Il regalo di Collins

1956: XXVII Gran Premio d'Italia - Il regalo di Collins

- Data: 02/09/1956 🌧️

- Circuito: Monza

- Percorso: 10 chilometri

- Distanza: 50 giri, 500 chilometri

- Pole position: 🇦🇷​ Juan Manuel Fangio (Ferrari)

- Giro Veloce: 🇬🇧​ Stirling Moss (Maserati) in 2'45"5

- Vincitore: 🇬🇧​ Stirling Moss (Maserati)

- Vettura: 🇮🇹 Maserati 250F

Il Gran Premio d'Italia 1956 fu l'ottava e ultima gara della stagione 1956 del Campionato mondiale di Formula 1, disputata il 2 settembre sull'Autodromo Nazionale Monza. La corsa vide la vittoria di Stirling Moss su Maserati, seguito da Juan Manuel Fangio su Ferrari e da Ron Flockhart.

La gara vide uno degli episodi più incredibili nella storia della competizione, un pilota che rinuncia alla gloria del titolo mondiale, per far vincere il proprio compagno di squadra.

Nell'anno precedente, alla 24 Ore di Le Mans, la Mercedes del pilota Pierre Levegh piombò sulla folla in seguito ad un incidente sul rettilineo del traguardo. Fu una catastrofe che cambiò la storia dell'automobilismo ed ebbe ripercussioni anche sulla Formula 1. Il dramma spinse la Mercedes a ritirare da tutte le competizioni sportive le proprie vetture. Così il campione del mondo in carica Juan Manuel Fangio si ritrovò senza un sedile per la stagione 1956. Il pilota argentino si accasò alla Ferrari, assieme ad Eugenio Castellotti, Luigi Musso, Peter Collins e Alfonso de Portago.

A rivaleggiare con lo squadrone di Maranello, la Maserati di Stirling Moss e Jean Behra. Moss vinse solo alla seconda prova del mondiale, a Monaco, ma grazie alla costanza nei piazzamenti, la Maserati si presentò sul circuito brianzolo a giochi ancora aperti, pur sfavorita sulla carta, viste le tre vittorie di Fangio e le due vittorie di Collins. Fangio si presenta a Monza con l'obbiettivo di portare a casa il quarto titolo piloti e riesce a conquistare la pole position, davanti ai compagni Castellotti e Musso, mentre Moss, si piazza soltanto settimo, a 3 secondi dall'argentino. Al via Castellotti e Musso scappano in testa, con Fangio che rimane in lotta per il terzo posto con Schell, Collins e Taruffi. Nella lotta si inserisce pure Moss, conquistando il comando della gara al quinto giro, dopo che Castellotti e Musso rimangono attardati al pit stop. Per la prima parte di gara Moss guida il gruppo, seguito da Schell e Fangio, con quest'ultimo virtualmente campione. Al diciassettesimo giro però il campione in carica è costretto a ritirare la vettura per un guasto al motore. All'epoca era possibile cambiare sedile con un compagno di squadra e quindi ripartire col piazzamento di quest'ultimo. Fangio ripartì quindi con la vettura di Castellotti, rimasto attardato nelle retrovie. Moss continua a guidare il gruppo, l'unica posizione che gli può dare la possibilità di vincere il mondiale, visto il ritardo accumulato da Fangio. Ma questo non basta, perché nel caso di un podio di Collins, il titolo andrebbe all'americano. Questa possibilità si concretizza al trentesimo giro, con Musso e Collins che si spalleggiano per la seconda posizione. Fangio abbandona la possibilità di vincere il mondiale, ritirando la vettura sempre al trentesimo giro, mentre Collins si appresta a rientrare ai box per il pit stop. Al trentacinquesimo un colpo di scena incredibile. Collins, rientrato ai box per il rifornimento, vede Fangio fermo ai box. Clamorosamente, l'americano esce dalla vettura e lascia il volante al suo compagno di squadra, rinunciando così di fatto al titolo mondiale. Con Moss al comando e Fangio terzo, l'argentino ritorna virtualmente al comando della classifica. Nel finale di gara la Ferrari di Musso strappa la prima posizione a Moss, ma dopo soli due giri, cede lo sterzo del pilota italiano e l'inglese torna al comando, seguito da Fangio. Stirling Moss taglia per primo il traguardo, ma questo non basta per vincere il mondiale, perché Fangio con 3 punti (metà a causa della condivisione della vettura, come definito dal regolamento) conquista il suo quarto titolo iridato. La piccola Connaught di Ron Flockhart, conquista per la prima e unica volta il podio, completandolo con il 3° posto, mentre Stirling Moss porta a casa la magra consolazione della sua terza vittoria nel mondiale di Formula 1.

🇮🇹 Maserati 250F - Progettista: Gioachino Colombo; Telaio: Tubolare; Motore: Maserati 2.5 L6; Potenza: 240 CV a 7.200; Trasmissione: manuale a 5 marce; Lunghezza: -; Larghezza: -; Passo: 2.230 mm; Peso: 630 kg; Gomme: Pirelli; Carburante: Shell; Risultato: 02 h 42'6".0

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1 commento

@MrLoverman

7 mesi fa

sempre meglio di ciò che vediamo oggi

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