@Carlous_Rex

27/07/2023 alle 20:01

GERMANIA: LA PAURA ANCESTRALE DEGLI STATI UNITI - Parte 2 di 2

GERMANIA: LA PAURA ANCESTRALE DEGLI STATI UNITI - Parte 2 di 2

Tra il 1989 e il 1991 un susseguirsi di eventi epocali culminò con la riunificazione tedesca, il crollo del Patto di Varsavia e lo scioglimento dell'URSS. Gli USA erano entrati nel loro momento unipolare: la Russia smetteva di dominare l'intero Heartland, il Giappone, il cui PIL ad inizio anni novanta corrispondeva alla metà di quello americano, entrò nel suo decennio perduto; per quanto riguarda la Cina, le speranze erano quelle di farla integrare nel sistema economico globale a guida americana. Eppure Washington guardava con preoccupazione il fronte europeo: la rinascita di uno Stato forte nel bel mezzo dell'Europa poteva frantumare gli equilibri che permettevano, all'unica superpotenza rimasta, di influenzare il vecchio continente.

( Caduta del muro di Berlino)<br /> <br /> LA GERMANIA UNIFICATA: UNA POTENZA "CIVILE"<br /> <br /> Nel 1991, sulla scia del crollo della Jugoslavia, la Germania riconosceva l'indipendenza della Slovenia e della Croazia. Gli altri Stati europei non reagirono bene a tale decisione: la paura era che la Germania non avesse fatto i conti con il suo passato e adesso voleva ristabilire la sua sfera d'influenza nella regione danubiano-balcanica. La verità era che i tedeschi non avevano fatto "del tutto" i conti con il loro passato, ma di questo ne parleremo dopo. Negli anni 90' prendeva vita l'Unione Europea come la conosciamo oggi. Per il tandem franco-tedesco un'Europa unita, forte economicamente e con un grosso esercito avrebbe potuto tenere testa agli USA, in modo da colmare lo squilibrio tra le due sponde dell'Atlantico che si era visto nella guerra del Golfo. Nel 1995 Austria, Svezia e Finlandia entreranno nell'UE, mentre nel 2004 entreranno Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia e Ungheria.

(l'Unione Europea nel 2013, dopo l'entrata della Romania, Bulgaria e Croazia)<br /> <br /> La Germania decise di espandere la propria influenza con il Soft power, stringendo accordi economici con il suo estero vicino, in particolare nell'Est Europa e nei Balcani. La Bundeswehr non venne potenziata: la Germania voleva dimostrare a tutto il Mondo che ormai aveva abbandonato il suo passato militarista ed intendeva diventare una potenza "civile". Questo fu un grave errore fatto dai tedeschi: come gli americani ci insegnano, il Soft power non è nulla senza l'Hard power (l'esercito). Ma per il momento, ciò non avrebbe danneggiato la Germania.

(Soldato dell'esercito tedesco)<br /> <br /> L'INTERMARIUM E LA NUOVA EUROPA<br /> <br /> Negli anni 90 l'Est Europa assume un nuovo volto, simile a quello della stagione di Weimar. Alla fine del decennio la Germania ritornerà a fare uso della politica del pendolo, inaugurando una partnership con Mosca, culminata con la costruzione del gasdotto Nord Stream 2. D'altra parte, lo stato miitleuropeo era a conoscenza che, a differenza degli anni 20' o 70', la Russia non era più in grado di proiettare potenza nell'Est Europa: i tedeschi pensavano che ormai erano "soli" e potevano plasmare a loro piacere il loro estero vicino. Si sbagliavano di grosso: ad intrufolarsi in questa regione furono gli americani. I motivi erano duplici: contenere la Russia e la Germania. I nuovi stati est-europei erano nati dallo scioglimento del blocco di Varsavia, perciò il sentimento anti-russo era più che mai vivo nell'opinione pubblica. Perciò essi vedevano nella NATO l'ancora di salvezza dalle grinfie dell'Orso siberiano. Gli USA scalpitavano affinché questi entrassero nell'alleanza atlantica, tanto che molti Paesi entrarono prima nella NATO che nell'UE. Washington si innalzava come supremo difensore dell'Europa Orientale, mente gli Stati est-europei iniziavano a non vedere di buon occhio la Germania, soprattutto per il suo rapporto con la Russia.

(L'iniziativa dei tre mari)<br /> <br /> Fu così che nacque il progetto dell'Intermarium, diventato realtà con l'iniziativa dei tre mari (atto a sviluppare una fitta rete di comunicazioni tra i membri aderenti, escludendo la Russia). Mentre gli Stati dell'Europa occidentale entravano in crisi diplomatica con gli Usa a causa della guerra dell'Iraq nel 2003, Germania e Francia in testa, i Paesi dell'Europa orientale si dimostrarono favorevoli all'intervento, con la Polonia che ne prese parte direttamente. Addirittura il presidente americano Bush jr. e Rumsfeld, segretario della difesa degli USA, etichettarono la Polonia come parte della "nuova Europa", gruppo di nazioni fedeli agli americani e in contrapposizione al binomio franco-tedesco. Nonostante ai tempi questa dichiarazione poteva essere criticata, col senno di poi è risultata essere veritiera.

(Donald Rumsfeld)<br /> <br /> Ad aiutarci ci viene in contro Brzezinski, noto politico e politologo americano. Nel 1997, nel suo libro "The Grand Chessboard", egli scriveva:<br /> <br /> "Nel lungo periodo, una zona integrata di sicurezza militare della NATO su entrambi i lati della Germania ancorerebbe in modo più solido la Germania in una cornice multilaterale. Inoltre, l'espansione del Triangolo di Weimar (Germania, Francia, Polonia) potrebbe diventare un modo subdolo per bilanciare la leadership tedesca in Europa.<br /> <br /> Anche se la Polonia dipende dal supporto tedesco per entrare nell'alleanza, una volta dentro è probabile che emerga una prospettiva geopolitica condivisa franco-polacca.<br /> <br /> Washington dovrebbe tenere presente che la Francia è solo un avversario di breve periodo per quanto riguarda la costruzione europea e il funzionamento della NATO. Dovrebbe tenere a mente che la Francia è un partner essenziale nell'importante compito di chiudere permanentemente una Germania democratica nell'Europa. Questo è il ruolo storico del binomio franco-tedesco.<br /> <br /> La Francia non è forte abbastanza per ostruire gli USA nelle priorità fondamentali della politica europea di Washington o per diventare lei stessa leader dell'Europa. Quindi, le sue peculiarità e le sue crisi isteriche possono essere tollerate.<br /> <br /> <br /> Parole rivelatesi profetiche...

( Xi jinping accoglie Macron a Pechino, in una delle tante "crisi isteriche" francesi)<br /> <br /> L'ENTRATA IN CAMPO DELLA MUTTI<br /> <br /> Come abbiamo osservato, negli anni 90 la Germania ebbe un'opportunità storica, la quale non riuscì a sfruttarla, un po' per colpa sua, un po 'per colpa di agenti esteri. Ma all'inizio degli anni 2000' non tutto era perduto: con la politica del congagment russo da parte degli USA, che proprio in quegli anni raggiungeva il suo picco, la Germania poteva espandere e poi consolidare la sua sfera d'influenza. A prendere il timone di Berlino fu la personalità politica europea più importante dell'ultimo ventennio: la Merkel. Ma prima facciamo un passo indietro e vediamo come la Mutti, soprannome datole in patria, conquistò la cancelleria tedesca. Nata nel 1954 ad Amburgo, Angela si trasferì nella Germania orientale quando aveva pochi mesi. Ella crebbe nella DDR, e per oltre 20 anni militò nelle fila della Libera Gioventù Tedesca, movimento giovanile della SED, il partito che dominava la Repubblica Democratica Tedesca. Ma come ben sappiamo, la Merkel non era di certo una comunista, ed appena il muro cadde entrò nella CDU. Qui conquistò le simpatie di Kohl, primo ministro all'epoca, e svolse vari carichi ministeriali. Nello stesso periodo la CDU/CSU era tempestata di inchieste giudiziarie, che spaziavano dai dossier DDR fino alla mini-tangentopoli tedesca, che portarono all'uscita di scena di vari esponenti del partito, fino ad arrivare a Schauble (che ritornò più tardi, dopo essere stato dichiarato innocente) e Kohl. La Merkel, uscita del tutto illesa da questi scandali, prese il comando del partito e, nel 2005, divenne Cancelliera della Germania.

(Merkel e Kohl seduti al Bundestag)<br /> <br /> Se la Merkel regnò (quasi) incontrastata per 16 anni è grazie alla sua abilità di rassicurare sia il tedesco medio che l'industria tedesca. Anch'essa sostenitrice della famosa politica del pendolo, intratterrà un rapporto speciale con la Russia, avvicinandosi in materia economica, condannandola quando "invase" la Georgia, venendole in contro durante la crisi in Ucraina nel 2014, con gli accordi di Minsk. Altrettanto speciale era il rapporto con gli Stati Uniti: per quanto li ammirasse, ella non poteva agire secondo gli interessi americani, poiché gli USA andavano contro quelli tedeschi ( vedasi la gestione della situazione in Ucraina, la costruzione del Nord Stream 2, il progetto di integrazione europea ecc.). Nonostante ciò, la Mutti agirà raramente contro gli interessi americani. Anzi, probabilmente senza volerlo, scaverà la fossa dell'Europa "unita ed indipendente" che Washington temeva; ma di questo ne parleremo più tardi. Tra il 2013 e il 2014 la Merkel e gli USA arrivarono ai ferri corti. Nel giugno del 2013 verranno pubblicati i file di Snowden, agente dei servizi segreti americani, i quali riveleranno come la Germania fosse la nazione più sorvegliata d'Europa.

(Edward Snowden)<br /> <br /> Ogni giorno l'NSA (branca dei servizi segreti americani) insieme al GCHQ inglese monitorano oltre 500 milioni di comunicazioni. Andando avanti con le settimane, verranno rivelati fatti più scioccanti: la BND, il servizio segreto tedesco, raccoglieva dati sui cittadini tedeschi per conto dell'NSA. Inoltre l'NSA spiava il telefono privato della Merkel dal 2002. Infuriata, la cancelliera non ratificherà l'accordo del TTIP e ammonirà gli americani, dicendo che "non si spiano gli alleati". Successivamente una delegazione dei membri della BND andò in America per chiedere l'entrata nei Five Eyes, l'alleanza dei servizi segreti degli Stati Uniti, Regno Unito, Canada, Australia e Nuova Zelanda. Ovviamente la richiesta non fu accolta. Nel 2015 il quotidiano tedesco Der Spiegel rivela che dal 2004 il BND tedesco opera insieme all’NSA in un centro di raccolta dati presso la cittadina di Bad Aibling. Questo centro era rivolto contro i colossi dell'industria tedesca e, tra l'altro, la Merkel ne era a conoscenza già dal 2010. Allora perché la Merkel si infuriò contro gli Usa e la BND solo quando i file Snowden vennero rivelati al pubblico nel 2013?

(Immagine raffigurante i five eyes)<br /> <br /> LA CRISI GRECA E L'ANTIEUROPA<br /> <br /> Ma intanto, che fine ha fatto l'Unione Europea? Nei primi anni 2000' il processo di integrazione subì un rallentamento. La Merkel era una forte sostenitrice di un Europa unita e forte, ma allo stesso tempo non sembrava volerla rendere "indipendente" dalla NATO. Le crisi finanziare del 2008 e del 2011 metteranno in crisi l'UE e l'euro. Mentre, sulla scia della crisi ucraina del 2014, si vedeva come certi Paesi dell'Unione andassero contro altri, i sentimenti euro-scetticisti crebbero in gran parte del continente, capitalizzandosi nella Grecia. Qui la Merkel dovrà agire affinché il Paese ellenico non uscisse dall'unione tanto amata dalla Mutti. Eppure, la cancelliera non troverà sostegno in patria, dove la maggior parte dei tedeschi era contrario a salvare la Grecia, bensì dagli USA: Barack Obama sosterrà una Troika più leggera e il Fondo Monetario Internazionale lavorerà insieme alla BCE per la stesura della Troika stessa. Il 5 luglio del 2015, però, le tensioni salgono alle stelle. A seguito di un referendum popolare sull'approvazione della Troika, i greci votarono in massa per il NO, il quale raggiungerà il 61% dei voti. Ma qui inizieranno i colpi di scena: il ministro delle finanze greco, tra tutti il sostenitore più accanito del NO, si dimetterà dopo qualche ora dal referendum. I creditori del debito pubblico greco diedero a Tsipras, primo ministro greco, anche lui sostenitore del NO, solo due scelte: o accettava la Troika, oppure doveva uscire dall'Eurozona. Dopo varie discussioni parlamentari ( ed un governo caduto), Tsipras opterà per la seconda opzione. Anni dopo, l'allora ministro delle finanza dichiarerà di aver subito minacce ambigue dai suoi omologhi europei. Inoltre egli rivelerà come, prima che rassegnasse le sue dimissioni, Tsipras gli disse che i servizi segreti di alcuni Paesi esteri volevano allestire un colpo di Stato contro la Grecia.<br />

(Varoufakis, ex ministro delle finanze)<br /> <br /> A fine 2015, la Merkel fu nominata persona dell'anno dal Time e dal financial Times. Ma perché gli Stati Uniti erano contrari all'uscita della Grecia dall'UE? D'altronde non avevano paura che un'Europa unita, a trazione tedesca, potesse distaccarsi dalla sfera Angloamericana e creare un polo indipendente? In verità, l'UE si stava mettendo le bastoni tra le ruota da sola: dopo oltre vent'anni dalla sua nascita, non aveva ancora una strategia comune a livello unitario. Inoltre si stavano creando varie divisioni all'interno dell'unione, e non solo tra i Paesi della Vecchia Europa e della Nuova. Perciò gli americani decisero di sostenere il processo di integrazione europea, in modo da creare uno Stato forte abbastanza da tenere gli Stati Europei sui binari della politica di Washington, ma non forte abbastanza da poter essere indipendente dagli americani. La vecchia e cara politica del Congagment, usata già contro i tedeschi nel secondo dopoguerra. Ma adesso che il mondo unipolare stava finendo e si stavano sviluppando nuove minacce per la casa bianca ( Cina e Russia ) gli alleati europei dovevano essere messi in riga, mettendoli a conoscenza che non avrebbero potuto collaborare contro i nemici americani, come avevano fatto dalla fine della guerra fredda.

(Angela Merkel nominata "Persona dell'anno" sulla rivista Time)<br /> <br /> SCACCO MATTO A BERLINO<br /> <br /> Con l'amministrazione Trump, le due sponde atlantiche entrarono in crisi. Ma se da un lato sia i repubblicani che i democratici erano conviti che gli europei dovessero investire di più sulla sicurezza collettiva della NATO ( e non su quella europea, che andrebbe contro gli interessi di Washington), dall'altra parte le voci non si univano in un unico coro. Macron dichiarava che la NATO era "morta cerebralmente", la Germania entrava nella famosa guerra dei dazi contro gli USA; la Polonia aumentava le spese militari, puntando a diventare il terzo esercito più grande dell'alleanza atlantica, dopo quello americano e turco; Orban giocava su due tavoli..... Nel 2020 arrivò la pandemia e Biden vinse le elezioni. La Merkel si ritirò dalla scena politica un anno dopo e Scholz divenne cancelliere. Il socialdemocratico non ebbe vita facile: qualche mese più tardi la Russia invase l'Ucraina e tutti i nodi vennero al pettine. La Germania entrò in una tempesta perfetta, succube di tutti gli errori che aveva fatto negli ultimi trent'anni. Se durante la guerra fredda la Germania veniva considerata come un Gigante economico ma nano politico, gli eventi dell'ultimo anno hanno dimostrato come questo termine le si addice ancora.

(Putin nel celebre discorso in cui annuncia " l'operazione militare speciale ")<br /> <br /> Ma quali sono stati questi errori? Cerchiamoli di elencarli velocemente. 1) Non investire nell'esercito. A più di un anno dal promesso riarmo tedesco, non è ancora stato versato un euro dei 100 miliardi annunciati da Scholz. Nonostante sia colpa della burocrazia, questo piano sarebbe dovuto essere annunciato già 20-30 anni fa. Se gli Stati dell'EST Europa hanno scelto gli Stati Uniti al posto della Germania, è per il fatto che gli USA avrebbero garantito la difesa di questi Paesi in cambio di una politica anti-russa (ben accetta tra le opinioni pubbliche di quei Paesi). 2) Abbandono del nucleare. Non credo ci sia molto da spiegare: abbandoni la tua più grande risorsa energetica, che ti garantiva indipendenza, per diventare dipendente dal gas russo.<br /> 3) Aver accelerato il processo di integrazione europea, senza tener conto che alcuni Paesi non potevano o non volevano farlo.<br /> Questi sono solo alcuni degli errori commessi, ma di certo sono quelli più importanti.

(Olaf Scholz intervistato dalla Bundeswehr)<br /> <br /> Al giorno d'oggi, la locomotiva d'Europa si è fermata. I Paesi intorno ad essa sono ostili, a causa della sua scarsa condotta ha perso l'amicizia con la Francia (che di certo non vuole essere relegata ad un ruolo minore), viene criticata da tutti, il Nord Stream viene sabotato e non fa niente. E chi l'avrà sabotato? La Germania soffre in parte del PTSD del nazismo, incapace, dopo aver perso due guerre, di agire secondo i propri interessi. La Germania non è una potenza, è un Paese sconfitto, e tale sembra voler rimanere.

Dicono che l'Europa sia unita, ma questa cartina dimostra che non lo siamo.<br />

+11 punti
17 commenti

@Ginevra_2003

2 anni fa

uhhh ho visto solo oraaaa

+1 punto

@Namskot

2 anni fa

Molto ben fatto, di sfuggita parlando della Germania hai parlato dei problemi interni ed esterni dell'Unione europea che sono parecchio complessi. 😊 Comunque un altro sbaglio che la merkel ha fatto è stato l'eliminazione di Berlusconi nel 2011. Lui poteva esserli molto più utile, alla costruzione dell europa, di tutte quelle figure debosciate e

+1 punto
OP

@Carlous_Rex

2 anni fa

@Pier001

+1 punto