@Pali
Lei è Mary Ward ed è stata la prima persona nella storia a morire in un incidente stradale.
Il 31 agosto 1869, quando lei aveva quarantadue anni, Ward viaggiava assieme al marito Henry e altri due parenti di lui su un veicolo sperimentale. Mentre si trovava lungo le strade di Parsonstown (l'odierna Birr), il mezzo di trasporto svoltò bruscamente un angolo. Lei venne sbalzata fuori dal veicolo, e morì quasi all'istante dopo essere stata schiacciata dalle ruote del mezzo.
Da quel giorno le vittime della strada sono aumentate sempre più, hanno perso i nomi, oggi sono numeri, carne da macello per le statistiche... Ma stiamo parlando sempre di esseri umani e anche un solo decesso è una sconfitta.
Dopo la morte del pilota brasiliano Ayrton Senna nel 1994, Max Mosley, allora presidente della Federazione Internazionale dell'Automobile, decise di dare una svolta importante all'intero comparto automobilistico, sia nel mondo del motorsport, sia con le auto di tutti i giorni.
Si decise di intraprendere questa svolta attraverso la scienza. Ogni dato viene attentamente analizzato ed elaborato. Nacque Euro NCAP e ogni vettura, sia da pista che stradale, deve essere sottoposta a crash test e altre verifiche necessarie per essere guidata. La sicurezza venne messa al primo posto. L'obbiettivo è uno solo: qualsiasi cosa accada, il rischio di morte deve ridursi il più possibile.
Dipende anche da noi... una distrazione, anche una sola, alla guida può essere fatale. Il codice della strada va rispettato, non perché altrimenti rischiate una multa, chissenefrega dei soldi, una qualsiasi infrazione può portare a conseguenze gravissime per voi per gli altri. Attenzione sempre, anche quando siete passeggeri o pedoni.