@Vitupero
HABEMUS PAPAM
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Dopo il V° scrutinio gli eminentissimi cardinali hanno eletto il nuovo Papa. Il cardinale protodiacono annuncia ai fedeli e al modo il nome del successore dell'Apostolo Pietro con la consueta formula del Habemus Papam. È il primo I gennaio dell'anno del Signore MMXXV, durante il Giubileo della Speranza aperto dal precedente pontefice Francesco; Papa Vitupero I si presenta al mondo con brevi e semplici parole, che fanno trasparire la sua totale riconoscenza e il suo totale affidamento alla Santissima Trinità che l'ha chiamato a guidare la barca di Pietro, consapevole del difficile tempo storico nel quale è chiamato a reggere la Santa Chiesa Cattolica. Durante il suo discorso accenna i temi più delicati e sulla quale ha intenzione di iniziare a lavorare fin dall'inizio del suo ministero; in primis la riconciliazione e la riappacificazione delle nazioni in conflitto, il cessate il fuoco nei territori martoriati dalle guerre, da parte di tutte le parti coinvolte, procedendo laddove fosse necessario a recarsi personalmente sui luoghi per testimoniare la vicinanza e la misericordia di Cristo, e a sua volta è pronto a ospitare in Vaticano i colloqui per le mediazioni. Affronta il tema del riscaldamento globale e invita tutti i leader a considerare seriamente la promozione di leggi e contromisure per limitare i danni già percepibili in varie parti del mondo. È aperto al dialogo interreligioso purché ci sia rispetto delle tradizioni e del culto, in un comune sentimento di concordia e unità.
Si impegna e giura solennemente di reggere la Chiesa di Dio fedele al Vangelo, consapevole di poter andare contro a varie opposizioni, ma assicura che non andrà contro ai suoi (della Chiesa) insegnamenti e alla tradizione che i suoi predecessori hanno tramandato. Rende noto che nei prossimi giorni assumerà ufficialmente la missione a lui affidata, dando inizio al Suo ministero petrino. Dopo il messaggio, imparte la prima benedizione Urbi et Orbi (a Roma e al mondo).
Chiede ai fedeli preghiere perché possa sempre compiere la volontà di Dio nelle sue azioni e mai la volontà umana.